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«Infine, questa è la sala grande. La Sala Grande è l'area principale di riunione per gli studenti della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Qui consumiamo i pasti, riceviamo la posta e celebriamo gli eventi più rilevanti.» concluse la ragazza mora poco distante da lei. Sembrava quasi entusiasta di farle fare il giro della scuola e ne fu grata. Solo poche ore prima Eden tremava come una piuma fuori dall'ufficio della preside, con la paura di rimanere sola durante tutto l'ultimo anno.

«E cosa in cosa consistono questi colori diversi?» domandò semplicemente la ragazza, imbarazzata dagli sguardo che tutti tutti le rivolgevano mentre camminavano verso un tavolo con colori rosso e oro che spiccavano.

«Differenziano le casate. Noi siamo Grifondoro, coraggiosi e nobili. Poi ci sono i Corvonero, caratterizzati dai colori blu e bronzo, sono saggi e creativi. Poi ci sono i Tassorosso, caratterizzati dai colori giallo e nero, sono dediti al duro lavoro e alla lealtà. Infine ci sono i Serpeverde, caratterizzati dai quei terribili colori verde e argento, sono astuti, intraprendenti e stronzi!» concluse Hermione sedendosi al suo solito posto, lasciandole poi lo spazio per prendere posto accanto a lei. La ragazza la seguì ancora turbata dall'ultimo aggettivo ma non ebbe modo di chiedere altro che una ragazza rossa si presentò.

«Io sono Ginevra Weasley. Tu devi essere la novellina di cui tutti parlano.» disse allungandole la mano. La strinse sorridendo ed annuì. «Ti piace il Quidditch? Io sono la cercatrice della nostra casa!»

«Non vado molto d'accordo con la scopa.. ho paura delle altezze.» ammise ancora imbarazza dalla situazione. «Però posso tifare per te.» concluse facendo sorridere la rossa che riprese a mangiare. Tutti i presenti in sala sembravano interessati dalla presenza di una nuova testa al tavolo dei Grifoni, erano tutti girati verso di lei, sussurravano tra di loro e la indicavano.

«Hai sentito cosa hanno detto quelle serpi?» sentì in lontananza e si chiese cosa avesse fatto di male quella casata. «Solo perché sono bravi in pozioni non devono per forza sempre prendere in giro il povero Neville!» continuò la voce incuriosendo ancora di più la ragazza che alzò lo sguardo verso il tavolo incriminato. Tra i tanti spiccavano dei capelli biondi chiari, quasi bianchi.
Doveva essere un purosangue, di quelli importanti e lo dedusse dal suo completo scuro e dall'anello che portava alla mano sinistra, era sicuramente uno stemma di famiglia. Non riuscì a guardarlo bene in viso, era girato verso il ragazzo al suo fianco e sembrava anche interessato a quello che stava dicendo. Il ragazzo con cui parlava si riferiva sia al biondo e che ad un'altra ragazza, anche loro avevano quell'aria altezzosa tipica dei purosangue.

«Quello è il tavolo dei Serpeverde, perché li guardi?» chiese Ginny riprendendo la ragazza che spostò subito lo sguardo. «Non ti conviene avere a che fare con quelli, sono tutti purosangue e man-»

«E stronzi!» interruppe Hermione, lasciando uno sguardo di rimprovero a Ginny. «Oggi ci sono gli allenamenti di Quidditch, vero Ginny?» chiese cambiando discorso e la rossa annuì, riprendendo a parlare del Quidditch. Quello era il primo anno in cui non c'erano Harry e Ron e voleva dimostra ad ogni costo di poter vincere la coppa anche senza di loro. Mentre le due sembravano prese dal discorso, lo sguardo di Eden tornò inevitabilmente sul tavolo delle serpi. Era il tavolo più silenzioso, in pochi prestavano attenzione al resto che li circondava e soprattutto la presenza dei ragazzi al tavolo era minore degli altri tavoli.

Ancora una volta Ginny la riprese e poi le tre ragazze uscirono dalla sala. Mentre camminavano verso il campo, Eden si strinse il mantello sulle spalle e si guardò intorno. La sua vecchia scuola era bella ma Hogwarts la superava di molto, gli spazzi erano molto ampi e aveva superato tutte le aspettative che le persone avevano creato raccontando di quella scuola.

«Potter e Weasley sono fuggiti ed avete subito cercato una nuova persona per rimpiazzare il vuoto?» domanda un ragazzo fermando le tre poco prima dell'entrata del campo. Eden lo riconobbe: era lo stesso ragazzo che parlava con il biondo al tavolo dei Serpeverde.

«Zabini, non sei per niente simpatico e cortese.» rispose la rossa alzando gli occhi al cielo, poi lo superò aspettando che anche le altre due la seguissero, ma un altro ragazzo si aggiunse alla discussione che bloccò la strada alle due. Era lo stesso ragazzo di prima, sul quale aveva fermato la sua attenzione, il biondo.

«Blaise, andiamo?» chiese lasciando uno sguardo indifferente ad Hermione, poi portò lo sguardo sulla nuova arrivata. Era poco più bassa della Mezzosangue, aveva dei capelli castani lisci e lunghi nascosti dietro la schiena, sembrava più piccola di loro, il viso era pulito, stranamente elegante, gli occhi avevano sfumature verdi, la divisa le calzava alla perfezione e lasciò Draco piacevolmente sorpreso. «Granger, non sapevo portassi i primini in giro. Opere di carità?»

«È del nostro anno, idiota.» rispose annoiata Hermione afferrando per il braccio di Eden al suo fianco e trascinarla via ma ancora una volta Zabini le fermò. «Cosa volete ancora?»

«Non ce la presenti, Granger?» domandò Blaise, porgendo poi la mano verso Eden. «Blaise Zabini, incantato.»

«Piacere Eden Abernathy.» si presentò guardando Blaise negli occhi. Blaise le afferrò la mano e le baciò il dorso come un gentiluomo di altri tempi, poi l'attenzione di Eden si rivolse al biondo al suo fianco.
Un meraviglioso ed avvolgente azzurro.

«Un'altra Mezzosangue nella scuola.» affermò il biondo alzando gli occhi al cielo, poi si allontanò dal ragazzo moro che lo seguì in silenzio. Hermione costrinse letteralmente la ragazza a seguirla sugli spalti del campo, per guardare l'allenamento.

«Sei rimasta in silenzio tutto il tempo.» interruppe il silenzio Hermione verso metà partita, tornando a guardarla. Era ancora confusa per l'incontro fatto con i due ragazzi, soprattutto dalla strana sensazione provata alla vista del biondo. Ma non lo disse.

«Non ci capisco molto di Quidditch, mi dispiace. Ginevra sembra tenerci molto.» rispose dispiaciuta guardando distrattamente le figure che si muovevano davanti ai suoi occhi.

«Chiamala Ginny, è strano sentire Ginevra. E si, ci tiene moltissimo.» afferma Hermione poi sorride dolcemente avvicinando alla ragazza. «Nemmeno io capisco molto di Quidditch, vengo a guardarla solo per renderla felice.»

«Nella mia scuola era diverso, poi come ti ho detto non mi piace volare quindi non mi sono mai interessata.» spiegò Eden, venendo poi interrotta da varie urla che si alzavano dal gruppo di Serpeverde che guardavano la partita.

«Com'era la tua scuola?» chiese Hermione curiosa. La preside le aveva chiesto di farle fare un giro per la scuola, spiegarle bene cosa le aspettava ma non le aveva dato altre informazioni, se non quella di non fare alcun riferimento ai mangiamorte.

«Molto più piccola, eravamo meno studenti. Era una scuola normale, credo.» rispose alzando le spalle, sperando che Hermione lasciasse cadere il discorso, cosa che fece. L'allenamento finì poco dopo e le due ragazze si ritrovarono di nuovo travolte dalla rossa che inveiva contro i loro avversarvi parlando di falli e cose simili.

Eden Abernathy; Draco Malfoy. Where stories live. Discover now