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«Oggi prepariamo la pozione polisucco!» affermò il professore di pozioni e sentì dei sospiri dal fondo della classe, cioè dai Serpeverde. Eden invece era particolarmente interessata, Hermione le aveva parlato di questa pozione che avevano già studiato, ma lei non l'aveva mai preparata. «Qualcuno mi sa dire di cosa si tratta?» chiese e la mano di Hermione scattò verso l'alto, come solito. «Malfoy, la vedo annoiato, perché non risponde lei?»

«Finalmente perdono un po' di punti.» disse Oliver, un ragazzo di Grifondoro che sembrava soddisfatto e pronto a vedere la perdita da parte delle Serpi. Tutti si girarono verso il biondo che intanto stava sbuffando di nuovo rumorosamente.

«La Pozione Polisucco serve a dare a una persona l'aspetto fisico di un'altra.» rispose il ragazzo guadagnandosi dieci punti per la sua casata.

«Stronzo.» sussurrò Oliver alzando gli occhi al cielo, cosa che imitò Hermione tornando a guardare davanti a se.

«Bene, ora vorrei che ognuno andasse al calderone e preparassero la pozione. Individualmente.Vi ricordo di lasciare sulla mia scrivania i rotoli di pergamena con i temi che vi avevo assegnato, prima di andare via.»
disse il professore e tutti si alzarono per sistemarsi così come aveva chiesto. «Forza ragazzi! Capisco che è lunedì mattina ma sembrate dei morti.» commentò il professore quando notò che tutti si muovevano con estrema lentezza. Il professore ovviamente non sapeva che la sera prima si era svolta una festa nella stanza delle necessità. Avevano partecipato tutti, o meglio, quasi tutti. Hermione essendo prefetto aveva voluto non saperne niente, Eden non era riuscita a dire di no a Ginny che l'aveva pregata e supplicata. La festa era organizzata dai Corvonero, aveva fatto conoscenza di varie persone ma aveva trascorso la maggior parte del tempo a controllare Ginny.

I vari pensieri l'avevano distratta dalla pozione e si rese conto di non ricordare più cosa aveva già aggiunto e come continuare. Si guardò intorno e notò che tutti erano impegnati nella preparazione, Hermione era occupata e lei sembrava l'unica ad essersi persa come una stupida.

«Polvere di corno e gira verso destra.» le sussurrò Malfoy mentre cercava un ingrediente nello scaffale affianco la ragazza. Eden rimase sorpresa, ormai erano due settimane che facevano le ronde insieme ma non si sarebbe aspettata che l'avrebbe aiutata. La ragazza continuò a guardarlo sorpresa e lui sbuffò. «Fallo prima che esploda, novellina.» concluse tornando al suo calderone. Eden decise di seguire i suoi consigli sperando che non esplodesse veramente.

La lezione finì tranquilla, nessun calderone esplose e tutti sembravano soddisfatti. Uscendo dall'aula si rivolse un'ultima volta verso il biondo, voleva ringraziarlo ma come sempre lui non la stava guardando.

«Cosa ti ha detto Malfoy?» le chiese Hermione e riportò lo sguardo su di lei. «Allora? Cosa ha detto quel furetto? Sei rimasta ferma per un po'.»

«Lui in realtà-»

«Lo uccido, questa è la volta buona!» la sovrastò sfilando la bacchetta, pronta per puntarla contro il ragazzi.

«Hermione! Non mi ha detto niente, ero ferma perché non sapevo come continuare, mi ero dimenticata gli ingredienti.» ammise imbarazzata, lasciando le guance colorarsi dal solito rosso che era tipico caratterizzarla. Hermione ripose la bacchetta e sospirò sollevata. «Come ti ho già detto non mi ha preso di mira. Probabilmente quando lo faceva in passato era solo perché era più piccolo.»

«Certo era più piccolo, ma Malfoy è Malfoy e lui non cambia.» disse la ragazza affiancando Eden per raggiungere la sala Grande e poi dirigersi di corsa nella classe di trasfigurazione dove trascorsero il resto della giornata.

Quando finalmente arrivarono nella sala comune si stesero sul divano distrutte. Le lezioni avevano preso il regolare orario e cercavano di preparare i maghi nel miglior modo possibile, riempiendoli di compiti e verifiche.

«Hermione, se vuoi puoi rimanere qui sta sera. Ti copro io con la ronda.» si propose la ragazza sapendo che Hermione utilizzava ogni minimo minuto per studiare, portarsi avanti con il programma e lasciarsi il sabato libero per incontrare il suo ragazzo.

«Non devi, posso venire.» disse Hermione sorridendo per ringraziarla. «Riposo solo cinque minuti.» promise stendendosi sul divano.

«Non si alzerà mai più.» sussurrò Ginny notando la scena. Aveva il suo solito completino di Quidditch e l'aria di chi non si era ancora ripreso dalla sera precedente.

«Com'è andata oggi?» chiese la ragazza seguendo Ginny nella sua camera. Voleva approfittare di quel momento, doveva capire cosa stava succedendo.

«Bene, sono sicura che li stracceremo sabato. Corvonero non ha possibilità.» rispose la ragazza mentre si preparava per andare a cena. «A te com'è andata?»

«Bene, una giornata comune.. volevo chiederti una cosa.» iniziò la ragazza facendo ridere la rossa, che aveva già capito che la ragazza voleva chiederle altro. «Come mai Hermione è così preoccupata per me, soprattutto se Malfoy è intorno?»

«Quel ragazzo non fa per te. Hermione è così, si preoccupa per tutti soprattutto perché conosce bene quella serpe e sa cosa potrebbe fare. Ti ha raccontato che durante gli anni precedenti l'ha presa in giro e non vuole che accada anche con te. Lascialo perdere, okay? Capisco che è accettabile ma ce ne sono altri milioni più carini.»

«Cosa? No! Io- lui non mi piace!» riprese la ragazza alzando la voce, diventando rossa per tutto il viso. «Non lo conosco nemmeno!»

«Ed è meglio che tu non lo conosca, okay?» chiese di nuovo la rossa ed Eden si ritrovò ad annuire imbarazzata. «Adesso andiamo a mangiare, altrimenti farai tardi alla ronda e non vedrai il tuo Romeo.» disse Ginny ed Eden stava per ribattere di nuovo ma la rossa le intimò di fare silenzio e di seguirla. Hermione continuava a dormire sul divano e decisero di lasciarla andare, sembrava distrutta. Raggiunsero la Sala Comune dove tutti erano già riuniti e pronti per mangiare.

«Hermione?» chiesero le altre ragazze appena Eden e Ginny si sedettero al tavolo. Ginny spiegò che era stanca e si era già addormentata , poi continuarono a parlare ma Eden decise di estraniarsi dalla conversazione e di portare di nuovo lo sguardo su qualche tavolo più distante su una precisa perdona che intanto parlava con il suo amico.

«La novellina continua a guardarti.» disse Blaise sorridendo. Gli apprezzamenti sulla ragazza erano avvenuti sin da subito. Le curve erano di quelle che lasciavano perdere la testa e l'immaginazione, ed era stato proprio Blaise il primo a fare apprezzamenti. La caratteristica che sorprendeva era la timidezza della ragazza che non nascondeva, cosa in netto contrasto con le caratteristiche tipiche per un grifondoro.

«Credo abbia una cotta adolescenziale per il nostro Principe.» constatò Daphne facendo ridere i due ragazzi.

«Secondo me è un bersaglio facile.» aggiunse Theodore Nott mentre guardava la ragazza in questione che era stata richiamata da Ginny. «Scommetto che alla prossima festa me la porto a letto.»

«La ragazza è timida, non è stupida Theodore.» disse Malfoy ridendo, lasciando intendere che nessuno sarebbe andato con lui. «Nemmeno con la pozione ti potresti permettere una ragazza così, fattelo dire. E poi, la ragazza ha già scelto e mi pare non sia tu. Ora, permettetemi ma ho la ronda.» concluse prima di alzarsi dal tavolo.

Eden Abernathy; Draco Malfoy. Where stories live. Discover now