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La settimana trascorse tranquilla per la nuova arrivata. L'attenzione dei vari studenti si era spostata su altro e lei non era più oggetto di occhiate e bisbigli.

A differenza di quello che credeva, Hermione e Ginny le stavano accanto e sembravano davvero interessate a sviluppare un amicizia con lei.
Di Ginny aveva scoperto della sua famiglia, le aveva raccontato di come era nata la passione per il Quidditch e le stava insegnando le informazioni di base, ma soprattutto aveva scoperto che era la fidanzata del Prescelto, Harry Potter.
Aveva scoperto che anche Hermione era fidanzata con Ron, il fratello di Ginny. Le aveva raccontato della sua famiglia babbana, della passione per la lettura e le aveva consigliato alcuni libri da leggere e posti strategici nella biblioteca per poter stare da sola.

Anche le lezioni erano trascorse tranquillamente, i professori non avevano prestato attenzione a lei, che intanto rimaneva in silenzio al fianco di Hermione che ad ogni domanda alzava la mano per rispondere. Tra le varie cose aveva prestato attenzione ancora una volta al biondo che sembrava essere soggetto d'attenzione di molte ragazze della scuola. Hermione e Ginny l'avevano ripresa più volte, non poteva interessarsi ad uno del genere, 'non fa per te', eppure aveva qualcosa che l'affascinava.

«Ricordati che tra poco abbiamo la ronda.» le ricordò Hermione mentre leggeva un libro. La ragazza annuì e tornò nella sua camera per prepararsi. Era diventata un prefetto ed era tutto nato dalla voglia di volere la spilla simile a quella di Hermione, fortunatamente o sfortunatamente - a seconda dei punti di vista - la conversazione era stata ascoltata dalla preside che le aveva concesso la spilla e i doveri ed i privilegi dei prefetti.

Dopo essersi infilata il mantello seguì Hermione nei corridoi del castello, ancora non aveva ben capito come funzionavano le scale e perché ci fossero così tanti passaggi segreti.

«Granger, adesso hai un ombra?» chiese il biondo arrivando al punto di riunione dei prefetti. Nessuno dei presenti rispose alla domanda del ragazzo, anzi sembravano non averlo preso per niente in considerazione, Eden aveva capito che il battibecco tra i due succedeva spesso e nessuno ci faceva più caso.

«Corvonero con Tassorosso e Grifondoro e Serpeverde? Che ne dite?» chiese un ragazzo appartenente alla casata di Corvonero mentre scriveva su una pergamena.

«Ragazzi? Rispondiamo? Avrei da fare dopo la ronda.» continuò un ragazzo di Serpeverde che affiancava il biondo con disinteresse.

«Questa collaborazione tra case è terribile, come ha potuto pensare la preside che noi potessimo collaborare?» chiese una ragazza di Corvonero guardandosi intorno. «Collaborare con loro, poi.»

«Ciò non entusiasma nemmeno noi, cara.» continuò l'altro ragazzo Serpeverde allontanandosi dal muro dov'era poggiato, ma il biondo lo fermò con un semplice 'non ne vale la pena'.

«Malfoy che non accetta una litigata anzi la evita, forse la guerra ha cambiato veramente tutti, anche persone come lui.» commentò una ragazza di Tassorosso facendo ridere alcuni dei presenti.

«Ma non dovremmo essere i primi a rispettare le regole? Non si fuma nel castello.» chiese Eden ad Hermione cercando di mantenere un tono basso, senza alcun successo perché il biondo scoppiò a ridere.

«La novellina fa la ronda con me, le vorrei spiegare come funzionano veramente le regole in questa scuola.» disse il ragazzo facendo un passo verso di lei, indicandole poi il corridoio. «Noi andiamo ai piani superiori.»

«Non mi pare che nessuno dei presenti abbia accettato!» disse Hermione stringendo i pugni mentre Eden la guardava confusa. Cosa doveva fare?

«Mi sono mai interessato di questo, Granger?» chiede il ragazzo riportando poi lo sguardo sulla ragazza che intanto non sapeva se muoversi dal suo posto o meno. «Andiamo.» disse di nuovo con tono freddo e decise di muoversi velocemente per seguirlo. In un certo senso era anche inquietante, ecco perché nessuno lo infastidiva. Mentre Hermione continuava a stringere i pugni guardando la ragazza seguire la figura della Serpe si rese conto che non avrebbe potuto proteggerla per sempre e quindi forse era meglio che si interfacciasse subito con la freddezza del furetto così che ogni minimo interesse potesse volare via.

«Sei così indisponente che nemmeno le scale si muovono quando passi.» disse la ragazza appena arrivarono ad un piano superiore. Se solo pensava al fatto che la mattina si preparava mezz'ora prima di tutti perché non aveva ancora capito come funzionassero quelle dannate scale, le veniva voglia di dargli un pugno.

«Indisponente, non me lo aveva mai detto nessuno.» commentò il biondo camminando lentamente per il corridoio. «Mi riservano parole peggiori, di solito.» continuò rispondendo allo sguardo confuso della ragazza.

«Sono pur sempre una donna educata.» lo riprese imbarazzata. I suoi genitori le avevano insegnato a portare sempre rispetto, mica poteva dirgli veramente cosa pensava...

«Ed io un purosangue.» concluse il biondo mettendo un punto al discorso. Che poi di cosa stavano parlando veramente? Sembrava più una partita di scacchi, lui voleva scoprire cosa lei sapeva e lei cercava di capire perché lo odiassero tutti. Camminavano per i corridoi e si rese conto che lui, a differenza di Hermione, conosceva quasi tutti i passaggi segreti. «Come mai sei venuta in questa scuola?»

«Volevo cambiare.» rispose alzando le spalle prima di aprire la porta di un aula e controllare che fosse tutto in ordine.

«L'ultimo anno? Intraprendente da parte di una ragazzina timida.» continuò il ragazzo cercando di scoprire la verità. Nella scuola giravano parecchie voci sul suo conto, alcuni addirittura pensavano fosse una fuggitiva o una mangiamorte pentita. Draco ovviamente non credeva a nessuna delle due, la ragazza era troppo timida anche a guardarlo, non poteva aver combinato nulla di grave e soprattutto se fosse stata una mangiamorte l'avrebbe sicuramente vista a casa sua durante la guerra.

«Essere timidi non significa essere stupidi.» disse la mora continuando a perlustrare il corridoio. Draco continuava ad essere piacevolmente sorpreso dalla nuova ragazza, non sembrava nemmeno far parte dei Grifondoro. Senza che se ne accorsero arrivarono alla torre d'astronomia, Hermione le aveva raccontato che qui era morto il loro precedente preside.

«Lì non ci va nessuno, è inutile controllare.» disse Malfoy alle sue spalle ma la ragazza voleva vedere, Ginny le aveva detto che la vista da lì era meravigliosa. Così decise di non dare retta al ragazzo e di continuare per la sua strada. Il ragazzo non voleva seguirla, non entrava lì da quella notte, ma voleva capire cosa volesse fare quella stupida di notte in un posto in cui nessuno più entrava da tempo.

«Hermione mi ha raccontato che qui è morto il vostro preside, ma Ginny mi ha detto che c'è una vista meravigliosa.» disse la ragazza tenendo le mani ben strette sul muretto mentre guardava il cielo. «Deve essere stato terribile scoprire che un professore ha ucciso il preside.»

«Il professore?»

«È quello che mi ha raccontato Hermione. No?» chiese confusa dalla sua risposta, così il biondo decise di annuire e darle ragione. Perché la Granger le aveva raccontato metà della storia?

Eden Abernathy; Draco Malfoy. Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin