The end of the affair.

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I giorni passavano veloce, Klaus guidò per molte miglia e ci fermammo di città in città, pernottando in vari alberghi, sempre nelle più costose suite s'intende.

Stefan aveva bisogno di sangue e Klaus non aveva più intenzione di lasciare tracce.

Klaus era solito accompagnarmi nei pub delle città mentre Stefan restava in hotel a consumare i suoi "pasti", all'inizio c'era molta tensione fra noi, ma con il passare dei giorni l'ibrido aveva iniziato a mostrare il suo lato umano, ricordandomi i dolci giorni passati, ma non appena tornavamo da Stefan ritornava nei panni dell'egocentrico grande lupo cattivo.

Una sera Klaus guidò tutta la notte, evitando di sostare in qualche Hotel, fino ad arrivare alla meravigliosa Chicago.

Guardavo le luci della città dal finestrino, con stupore. Migliaia di anni e non ero mai stata in questa bellissima città.

Klaus parcheggiò e scese dall'auto.

" Bentornato a Chicago Stefan"- disse

"Che ci facciamo qui?"- chiese Stefan aiutandomi a scendere dall'auto, da vero gentiluomo.

"So quanto amavi questo luogo, ti riporta alla mente i bei tempi da squartatore?"- chiese l'ibrido andando verso la porta di un retrobottega.

"Non ricordo quasi niente, sangue, molte feste, i dettagli sono confusi"- rispose Stefan con il suo solito tono serio. Ultimamente aveva perso il sorriso, nemmeno io riuscivo a farlo stare meglio e la sua fame era quasi incontrollabile, certi giorni non potevo stargli vicino. Se ne pentiva sempre ovviamente, ero il suo ultimo legame umano d'altrone.

"Beh questo è davvero un peccato mortale, sono i dettagli che creano la leggenda"- rispose Klaus aprendo la porta.

Salimmo le scale ed entrammo in una stanza molto grande, dallo stile industrial/grunge.

Stefan si appoggiò alla finestra, ammirando la città che illuminava la notte. Lo raggiunsi con un mezzo sorrisino sulle labbra, posando la testa sulla sua spalla.

"Chicago era magica"- disse Klaus alle mie spalle

"Si, beh ti credo sulla parola, come ti ho detto non ricordo niente"- rispose Stefan scostandosi

"Allora pensiamo agli affari"-rispose un po' seccato Klaus

"A che ti serviamo ancora? Ci siamo divertiti, con i tuoi ibridi hai fallito. Non vuoi dimenticare tutto?"- chiese Stefan seguendolo

"Incontreremo la mia stregha preferita, se qualcuno può aiutarci col problema degli ibridi è lei"- rispose Klaus con un mezzo sorriso-"vieni Tesoro, ti mostro la tua camera"

Raggiunsi Klaus, che mi mise un braccio intorno alle spalle.

Arrivata alla camera rimasi senza parole, era bellissima. Il letto era vicino alla finestra, il che consentiva di avere una visual da favola. Attorno non c'erano molti mobile, un armadio in legno, un comodino e una poltrona vicino ad una piccolo libreria, rivolta verso il letto.

Mi avvicinai al letto e accarezzai le coperte, seta pura.

"Klaus è meravigliosa"-dissi

"e non è tutto"-disse con un ghigno, si avvicinò all'armadio, aprì entrambe le ante, mi fece cenno di avvicinarmi, dietro c'era una porta-" è stata una mia idea"

Klaus aprì la porticina, seguii Klaus dentro l'armadio. Tutto era buio, ma poi Nik accese una lampada, mostrando una bellissima stanza, poco più grande della mia ma con la stessa visuale.

"questa è..."-dissi senza aver il tempo di finire

"la mia stanza, se hai bisogno di qualunque cosa non esitare ad entrare"-disse con sguardo persuasivo.

Born in Mystic Falls.Where stories live. Discover now