Ragazze perdute, ossessionata.

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La mattina dopo mi svegliai abbracciata a Jamie sopra il suo divano con la sua giacca di pelle come coperta.

Avevo un suo braccio attorno alla mia vita, mentre l'altro lo teneva dietro la sua testa.

Era così dolce vederlo dormire e non volevo assolutamente che si svegliasse, ma non riuscii a trattenermi, mi sporsi verso le sue labbra e lo baciai, i suoi occhi si aprirono all'istante, erano più chiari del solito. Mi staccai dolcemente e gli sorrisi, mi accarezzò il viso e sorrise.

"è un bellissimo modo per svegliarsi"-disse prendendomi il mento.

"è bellissimo svegliarsi al tuo fianco"- dissi strusciando il volto nella sua mano.

Era così dolce, quasi non riuscivo a credere di aver trovato un ragazzo così favoloso.

Dopo una lunga doccia calda e una colazione abbondante, ci dirigemmo verso il mio appartamento.

"ora gira a destra"-dissi guardando la strada-"eccoci qui"

"carina"-mi disse parcheggiando.

"grazie"- risposi, gli sorrisi, scesi dall'auto e mi diressi verso la porta, l'aprii ed entrai, jamie entrò dopo di me, mi sentii sollevata, dopo che Stefan mi aveva detto che i vampiri non possono entrare in una casa senza l'invito e dopo che quel ragazzo in discoteca mi aveva detto quelle cose, temevo che Jamie potesse avere qualcosa di soprannaturale in sé ,ma ora ero certa che non poteva essere possibile.

Andai in camera, mi tolsi i vestiti e mi rivestii con un croptop nero, dei pantaloni neri di eco pelle  un giubbotto di pelle e degli stivaletti neri con borchie da motociclista. Sapevo che l'outfit avrebbe fatto impazzire Jamie.

Tornai in sala, dove c'era Jamie che osservava la "mia" casa. Gli arrivai alle spalle, lo abbracciai e gli baciai il collo.

In quel momento il mio cellulare iniziò a suonare. Lo presi dalla tasca facendo un sospiro scocciato, mi scostai da Jamie e risposi.

"pronto?"-dissi

"Nicole"- rispose Stefan affranto

"che succede?"-dissi calma

"si tratta di Elena, sa che sono un vampiro e oggi mi vuole incontrare, ma, ma non so...io la amo Nicole e lei pensa che io sia un mostro, dovevi vederla l'altra sera... ha iniziato a piangere e mi ha fatto capire che abominio sono"-mi disse

"shh stai tranquillo, vengo da te okay? Dove sei?"-dissi passando una mano tra i miei capelli. Jamie mi rivolse uno sguardo curioso, chiedendomi col labiale chi fosse. Alzai una mano come per dirgli di aspettare.

"non c'è bisogno che tu venga"- mi disse, ma dal suo tono di voce si capiva che non era sicuro di ciò che dicesse.

"perché? Stefan non posso lasciarti così, tu ci sei stato per me ed io voglio fare lo stesso. Se hai bisogno io ci sono"- dissi togliendo lo sguardo dagli occhi di Jamie

"non volevo questo, io..."- disse, ma lo interruppi

"okay, vieni da me, a casa mia, parleremo io e te, sistemeremo le cose "-dissi sicura

"non so"-disse

"ti aspetto qui fuori e non accetto un no come risposta, se mi hai chiamato Stefan è per un motivo"-dissi, poi attaccai, non volevo che ribattesse.

"Jamie, so che quello che sto per chiederti sembra assurdo...ma ho bisogno che tu te ne vada"-gli dissi

"cosa?"-mi disse

Born in Mystic Falls.Where stories live. Discover now