12. Mi manchi.

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Amelia.
Quando torno a casa dopo una giornata pesante, trovo il salotto al buio e un bagliore tremolante che proviene da due candele sul tavolo.

Mi avvicino alla fonte di luce, la tavola è apparecchiata in modo elegante ma non c'è nulla da mangiare ancora.

Dovevamo ordinare la pizza.

E poi noto una piccola busta accanto al mio posto a sedere.
Sul retro, la grafia di Ignazio dice "Amelia".

La apro, all'interno c'è un foglio ripiegato.
Credo che sia una lettera, ma c'è il logo di un hotel.
È una conferma di prenotazione.
Due giorni in un resort sciistico in Trentino.

-allora, che dici?-chiede Ignazio che silenziosamente mi è comparso alle spalle e mi lascia un bacio sul collo.

Lo guardo-e il lavoro?

-puoi portartelo dietro. E poi Domenica non lavori, perderesti solo il Sabato.

-non lo so...se mi distraessi troppo mi sentirei in colpa per non aver lavorato, se lavorassi troppo mi sentirei in colpa nei tuoi confronti.

Ride- lavorerai e ti distrarrai, sei sempre stata brava ad equilibrare le cose. Dimmi di sì.-sussurra.

Mi giro a guardarlo negli occhi, mi fa il labbruccio.

Come posso resistergli?
-e va bene.-cedo alla fine.

Ignazio esulta e poi mi bacia, sollevandomi da terra.

-hai fame?-chiede tra un bacio e l'altro.

-da morire.-rispondo mentre il mio stomaco brontola.

Ride- allora mangiamo velocemente, ci stai?

-ci sto.- acconsento.

Scompare in cucina e mi impedisce di seguirlo, stasera è particolarmente bello.
Poco dopo rientra con un vassoio pieno di prelibatezze.

- e la pizza?-chiedo sogghignando.

Lui alza le sopracciglia con aria di sfida -la pizza mi fa un baffo.

A fine dolce (ovviamente al cioccolato), Ignazio alza la musica e mi prende per mano coinvolgendomi in un lento.
Mi tiene stretta a sé io sfioro il tessuto sottile della sua camicia.
- siamo romantici stasera, eh?-sussurro.

- io sono sempre romantico. Sei tu che sei allergica.

Rido, non posso dargli torto.

Poi lo bacio. Prima piano, poi sempre più approfonditamente. Fino a quando non boccheggiamo alla ricerca d'aria.

Ignazio mi tira su, mi fa sedere sul tavolo mentre si piazza tra le mie gambe e sta esplorando ogni centimetro della mia pelle mentre io smanetto con la cerniera dei suoi jeans.

Mi guarda per un secondo- Amelia mia-sussurra- quanto mi manchi in questo periodo. -poi mi bacia di nuovo.

Io mi fermo - ma siamo stati insieme, anche stamattina...

-si, ma non come sempre. So che sei molto impegnata e assolutamente non è una critica. Ma è la verità, mi manchi e non vedo l'ora di poter tornare alla normalità.

Lascio che mi baci ancora e poi gli tiro giù piano i jeans, ma la mia mente non ne vuole sapere di spegnersi.
Cosa è cambiato?
Io sono sempre io. O no?

Mi sta sfilando il vestito quando si accorge che il mio sguardo è perso nel vuoto. Si ferma di nuovo- che succede? Non ti va?

Scuoto la testa- si che mi va, non è questo. É che ciò che hai detto mi ha impensierita.

-che mi manchi?

-si.

-non era mia intenzione.

-lo so. Mi chiedevo solo il perchè. Sono stata diversa? Fredda, distante?

Scuote la testa- sei stata stanca. Tutto qui Amelia, davvero. Non intendevo nient'altro. Solo che con tutto quel lavoro arrivi a casa esausta.

lo guardo negli occhi- mi stai dicendo la verità? Se fosse qualcos'altro me lo diresti?

Mi prende il viso tra le mani- giuro.

Gli sorrido- manca anche a me non averti sempre a disposizione come toy boy.

Ride- rimediamo subito. E rimedieremo anche questo weekend.

Poi mi bacia e mi stringe a sè, e armeggia con gli ultimi indumenti che mi sono rimasti addosso.

Le sue mani e la sua bocca esplorano il mio corpo, finiamo in camera da letto, e io mi ritrovo a fluttuare in un'ondata di piacere e serenità come, mi rendo conto solo ora, non succedeva da giorni.

Quando si stende accanto a me mi abbraccia, il suo cuore batte forte e io lo ascolto come la più bella delle melodie, chiudendo gli occhi e inspirando il suo profumo.

-sei tutta mia-mi sussurra mentre la sua mano mi sfiora piano, su e giù, braccio, fianco, braccio, fianco.

Mi fa venire un brivido e sento di nuovo qualcosa risvegliarsi. É assurdo che dopo tanti anni mi faccia sempre lo stesso effetto.

Mi tiro su a guardarlo, lui coglie la malizia nel mio sguardo e sorride- che succede?-chiede in un finto tono innocente.

-mmh. -lo guardo, poi mi chino a baciargli il collo- stavo pensando- sussurro tra un bacio e l'altro- che mi piaci proprio come toy boy.

Lui ridacchia mentre succhio la sua pelle e poi ci soffio sopra. Faccio sfiorare piano le nostre intimità.

Rabbrividisce un po'- te l'ho detto che prima o poi mi farai morire?-chiede ad occhi chiusi.

-te lo meriti-dico piano.

Lui sospira- non chiederei morte più dolce.

Continuo a lasciare una scia di baci discendente, man mano che mi avvicino al centro del suo piacere, il suo corpo diventa sempre più elettrico, ogni tocco delle mie labbra fa più effetto del precedente, fino a quando non arrivo alla meta agognata e lo sento trattenere il respiro per un attimo.

-anche tu sei tutto mio. -sussurro in un secondo- tutto. Ogni cosa.

Lui sospira profondamente -prenditi tutto.

È notte fonda quando mi alzo dal letto per bere un bicchiere d'acqua.
Guardo dalla finestra le luci tremolanti della città.
Sono felice della proposta di Ignazio, anche se mi preoccupa distrarmi troppo e rendermi irreperibile.
Chissà cosa ne penserà Franz.

Ma salve amiche mie bellissime! Che pensate del capitolo e della sorpresa di Ignazio? E soprattutto, quel pensiero finale per Franz...che senso ha? Fatemi sapere nei commenti i vostri pensieri. Vi bacio.

Ovunque sei é vicinissimo. Ignazio Boschetto.Where stories live. Discover now