Prologo. Cento volte sì.

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Amelia.
Quando mi sveglio nella mia camera d'hotel, il sole illumina il cuscino vuoto accanto al mio.
Mi alzo e mi stiracchio, una nuova bella giornata é appena iniziata.
Mi trovo qui per un viaggio di lavoro.
Mi sono laureata e sono riuscita ad ottenere il lavoro dei miei sogni. Ho insegnato per un po ', ho fatto l'assistente universitaria. E poi ho realizzato il sogno della mia vita. Ho pubblicato un libro. Ed ha avuto un gran successo. Adesso sto per incontrare l'editore che ha comprato i diritti per la Francia.

Mi trovo a Parigi di nuovo dopo tutti questi anni, questa volta da sola.
Vado a fare la doccia e a vestirmi.

Quando esco dal bagno, trovo un vassoio sul letto.
C'é un biglietto che dice:

''10 heurs, Cafe du Pont Neuf."

È dell'editore.
Esco e prendo un taxi che mi porta lí. Il cameriere mi chiede se avevo prenotato e quando dico il mio nome mi conduce ad un tavolino fuori, con una bella vista su una terrazzina panoramica. Il Pont Neuf é uno dei miei posti preferiti di Parigi. E pensare che ci sono stata solo due volte, anni fa.

Quando sento dei passi avvicinarsi alzo gli occhi dal menu e resto a bocca aperta. Mi alzo dal tavolino.
- che ci fai qui?-chiedo senza fiato.

Lui ride - passano gli anni ma le sorprese continuano a piacerti.

- invece le sorprese le odio. Sono solo le tue a piacermi.-rido, mentre mi getto tra le sue braccia.

- non ci vediamo da soli due giorni, ti sono mancato così tanto?

- tu mi manchi sempre troppo, Ignazio.

Ci sediamo, la sua sorpresa è stata totalmente inaspettata.

Quella volta a Parigi é stata bellissima. Io e lui abbiamo passato una vacanza meravigliosa, e quando siamo tornati a Bologna abbiamo davvero iniziato una nuova vita insieme. Abbiamo lavorato e investito su di noi e la nostra storia. E giorno dopo giorno il sole ha ripreso a splendere. Viviamo insieme da sette anni. Il suo lavoro va sempre alla grande, se è possibile ancora meglio. Il mio lavoro mi da' soddisfazioni, la nostra vita insieme procede perfettamente. Probabilmente adesso capisco cosa voglia dire fare progetti di vita con qualcuno.

-non mi hai ancora detto perché sei qui.-dico risvegliandomi dai miei pensieri.

- è facile. Sette anni fa precisi siamo stati in vacanza qui.

- sette anni precisi? Davvero? Non ricordavo che fossero proprio questi i giorni.

-e invece si. E mi è sembrato un segno del destino.

- e quindi sei venuto a farmi una sorpresa per l'anniversario della nostra vacanza.

- e non solo questo. -sospira- senti. Io e te viviamo insieme da sette anni. E io non ho mai smesso di amarti. Se è possibile ti amo ogni giorno di più. E quindi...beh è possibile che adesso tu non sia perfettamente d'accordo, ma...-poi si alza. E come in un film si inginocchia davanti a me. Non ci credo.

E poi apre una scatolina. E dentro c'è un anello. E io non ci sto capendo niente.

-Amelia, amore mio, lo so che non è mai stato uno dei tuoi progetti. E so anche che io e te stiamo benissimo anche così ed é per questo che qualunque tua risposta non cambierà le cose tra noi. Ma devo chiedertelo proprio qui, proprio oggi. Ti amo. Ti amo da morire dal primo momento che ti ho vista in quel caffè con i capelli umidi e gli occhi persi, quando con una domanda idiota ho avuto la fortuna che tu entrassi nella mia vita. Ne abbiamo passate davvero tante insieme e ne siamo usciti più forti. La nostra quotidianità é la cosa più bella che ho dopo di te e voglio che duri per sempre. Indipendente che ad unirci ci sia un vincolo o no. Quindi Amelia, calpesta le tigri di carta per tutta la vita insieme a me. Mi vuoi sposare?

Non credo di aver abbastanza fiato nei polmoni per rispondere. Ma lui mi sta guardando e io non riesco a fare altro che alzarmi di scatto e baciarlo.
Lui si tira su, io lo guardo - si. Cento volte si.

Ride e mi solleva da terra volteggiando. Rido anche io, poi mi rendo conto di una cosa -no. - dico, mentre lui corruga la fronte - ti sposo una volta sola. Una è l'unica necessaria.

Il suo volto si allarga in un sorriso, mi bacia di nuovo -per tutta la vita.

E alla fine si, mentre la gente seduta in un caffè di Parigi applaude pur non sapendo nulla di noi, mi rendo conto che al per sempre ho iniziato a crederci anche io. Che volete farci?

HOLAA!
Vi suona familiare? La storia riprende dove era finita la precedente, ma non temete, oggi arriverà anche il primo capitolo! Vi bacio.

Ovunque sei é vicinissimo. Ignazio Boschetto.Where stories live. Discover now