Capitolo 38 [Velluto]

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PoV Sydney

È il 14 Novembre, il cielo è azzurro e il sole scalda i nostri abiti scuri.

Mi guardo attorno, poche persone, quelle essenziali in realtà.

Per un momento così delicato d'altronde è sempre meglio stare con chi si ha più vicino, non riempirsi di vuote presenze.

Ripongo l'attenzione di fronte a me.

Kai è sulla mia destra che tiene la mia mano stretta alla sua, questo piccolo gesto mi conforta più di quanto possa trapelare dal mio viso struccato.

Per questo giorno ho deciso di non curarmi particolarmente del mio aspetto, anche perché non è una sfilata ma un funerale.

La voce del pastore della nostra zona, George, mi riporta all'evento, lasciando volare via i miei pensieri.

Pastore: "Ricorderemo questo giovane ragazzo come colui che ha salvato la vita a un uomo donandogli il proprio cuore.

Lo ricorderemo quando sorrideva e ingenuamente, a causa della sua età ne combinava una delle sue.

Ricorderemo i suoi capelli chiari e gli occhi color nocciola;

Sarà sempre dentro di noi.

Kevin, sappi che abbiamo messo da parte la rabbia e il rancore che hai causato alla nostra piccola cittadina.

Perdoniamo ogni errore, perché con la tua grande generosità e la tua voglia di far vivere il povero Peter ci hai aperto gli occhi su quanto qualcuno possa avere l'animo buono nonostante l'ambiente che frequenta.

Grazie giovanotto, che tu possa riposare in pace.

Addio"

Il funerale si è deciso di celebrarlo affianco al bosco, dove c'è un piccolo cimitero.

Kevin ci andava spesso, anche insieme a me, per fare una lunga passeggiata o una pedalata con la sua bici dalle ruote rosso fuoco

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Kevin ci andava spesso, anche insieme a me, per fare una lunga passeggiata o una pedalata con la sua bici dalle ruote rosso fuoco.

Mi scende una lacrima al ricordo di questi dettagli.

Può sembrare una stranezza, ma negli States si usa costruire cimiteri anche nei parchi dove giocano bambini e passeggiano coppie, per poter coinvolgere anche chi non c'è più nella quotidianità.

Spesso questi luoghi sono suggestivi e a dir poco enormi, ma abbiamo scelto un luogo più appartato per ricordare il carattere di Kevin, docile e tranquillo.

Io desidero ricordarlo in questo modo.

...

Siamo tutti attorno alla bara di mogano.

La bara viene lentamente posata sotto al suolo e coperta successivamente dalla terra.

È un momento difficile per tutti, vedere i genitori di Kevin piangere in quel modo e i fratelli raggruppati per consolarli è devastante per me.

Nonostante la rottura tra me e Kevin, considero la sua famiglia come miei parenti.

Raggiungo sua madre, le metto il braccio intorno alla vita.

Sydney: "Sai, forse doveva andare così, credo fermamente che al destino non possa sfuggire nessuno"

Mamma Kevin: "Tesoro, hai ragione, per come stavano andando le cose, forse questa è stata la soluzione migliore per tutti, ma..."

Sydney: "Sì?"

Lei si asciuga le ultime lacrime e prende un respiro profondo prima di continuare a parlare.

Mamma Kevin: "Ma mi mancherà, mi mancherà così tanto..."

Sydney: "Mancherà molto anche a me. Rimarrà sempre con noi, capito?"

Affermo, abbracciandola.

Passa qualche secondo e ci liberiamo dal nostro abbraccio.

Mamma Kevin: "Devo darti una cosa"

Curiosa, attendo che continui a parlare.

Mette la sua mano dentro alla tasca del proprio cappotto, per poi afferrare una piccola scatola, ricoperta di velluto blu.

Me la porge.

Sydney: "Che cos'è?"

Mamma Kevin: "Aprilo a casa con calma, all'interno c'è anche un piccolo biglietto. Non prenderla troppo male però, il passato è passato, ma mi sembrava giusto darti ciò che sarebbe stato tuo"

Biglietto? 

Troppo male? 

Passato?

Ho una sfilza di domande che mi stanno tamponando la testa, proprio non capisco.

Giustamente, per non far preoccupare la madre di Kevin, le sorrido e ci salutiamo affettuosamente.

Mi volto e scorgo più in là i miei zii e Kai che parlano, zia Christie si asciuga le lacrime.

 Vederla in questo stato mi ferisce profondamente.

Noto Kai avvicinarsi però a mia zia e abbracciarla.

Dio.

È una scena che mi fa sorridere, mi rincuora averlo qui con me.

Esserci fidanzata si sta rivelando, giorno dopo giorno, la scelta migliore che potessi mai fare.

Kai, mentre ha ancora tra le sua braccia zia Christie, alza gli occhi fino a che non raggiunge il mio viso.

Mi sorride, e a me sorride il cuore.

Questo però, è un segreto che lo stronzo non scoprirà mai.

Mi incammino verso i miei cari, con però una scatola dentro alla tasca e tanti pensieri che mi frullano in testa.





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