Capitolo 15 [100 km]

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PoV Sydney

Apro gli occhi faticosamente, un abbaglio mi trafigge le pupille.

Avrò dormito a malapena due ore.

Mi sembra di avere gli occhi chiusi con la colla, cerco con tutta me stessa di svegliarmi.

Dannazione! Dovevo chiudere le tapparelle, la mia vista mi avrebbe ringraziata ora.

Mi volto alla mia sinistra e vedo Kai con gli occhi ancora chiusi che dorme beatamente.

Mi soffermo a guardarlo attentamente.

Certo che è davvero bello, cavolo.

Ha delle ciglia molto lunghe, che fanno da cornice ai suoi occhi spiccatamente verdi.

Non riesco a distogliere l'attenzione nel guardare i dettagli del suo volto.

Noto solo ora che non ha nei sul viso, a parte uno tra i peli del suo sopracciglio destro.

Respira lentamente, sembra stia dormendo molto bene.

Beato lui, lo invidio.

Giro lo sguardo verso l'orologio appeso nella parete della  mia camera.

Cazzo! Sono le  8:00.

È tardi, dobbiamo andare a scuola.

Mi rendo conto che sto per fare una cosa che probabilmente mi farà odiare, ma è questione di priorità.

Sveglio Kai non nei migliori dei modi.

Lui, proprio come nel mio caso fa una grande fatica ad aprire gli occhi.

Kai: "Ma sono morto? Mi sembra di stare in paradiso"

Afferma, guardandomi dritto negli occhi.

Anche di prima mattina inizia con le sue frasi d'effetto, ma gli sembra il caso?

Sydney: "Ma sta zitto, lascia il romanticismo da parte, siamo in ritardo!"

Si mette seduto sul mio materasso e afferra il mio viso con delicatezza, per poi baciarmi sulle labbra.

Sydney: "M-ma"

Kai: "È tardi, lo so"

Dice, indicando l'orologio sulla mia parete.

Ora la domanda è d'obbligo, se lo sa perché si muove così tanto lentamente da sembrare un bradipo?

Si alza piano piano dal letto, come se avessimo ore di tempo per prepararci.

Si stira.

Sicuramente non posso lamentarmi per lo spettacolo.

Ha un fisico pazzesco.

Sydney: "Ma sì, fa pure con calma"

Mi guarda con un occhio aperto e l'altro no.

Sto per scoppiare a ridere.

Kai: "Non posso?"

Sydney: "Che cosa, Kai?"

Chiedo spazientita, marcando il suo nome con cinismo.

Kai: "Ammirarti, Sydney"

Afferma, prendendomi palesemente per il culo.

Certo che non riesce proprio a essere meno diretto.

Sydney: "Ma smettila! Sei proprio un finto romantico"

Non faccio neanche il tempo a finire la frase, che si precipita verso la mia direzione.

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