Capitolo 10 [Il pavimento]

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PoV Sydney

Ho appena finito il libro che avrei dovuto leggere quest'estate.

Come mio solito mi sono ridotta a fare il tutto all'ultimo, perché la mia voglia di non fare nulla supera di gran lunga la forza di volontà.

Sono in camera mia da qualche ora ormai.
Sto cercando con tutta me stessa di tenermi il più occupata possibile mentalmente, così da non dover pensare a ciò che è accaduto stamattina.

Devo dire che stare con Kai mi ha confuso le idee, però la sua presenza è servita a non farmi stare troppo male.

Ripenso a quello che mi ha raccontato su Kevin e Nevada.

Chissà come deve essere stato stressante per lui ritrovarsi con le spalle al muro, minacciato per mano di un coglione che tradisce la propria fidanzata.

Mi sembra di essere in un film, diamine.

Ho sentito zio Peter rientrare, chissà quante macchine avrà riparato oggi.

Alle volte credo che lui a posto di due semplici mani abbia dei veri e propri attrezzi da meccanico, è un vero prodigio nel suo settore.

Così forte da riuscire ad ottenere clienti provenienti da fuori città.

Spesso, durante la cena, ci racconta delle conversazioni avute con le persone che vanno da lui per riparare o migliorare la propria auto.

Mio zio ne ha conosciute di persone, anche parecchio strane, ma questa è un'altra storia.

Mentre sono persa tra i miei mille pensieri sento la voce di zia Christie chiamarmi.

Zia Christie: "Amore, scendi! Ci sono ospiti e la cena è pronta"

Ospiti?

Probabilmente mi avevano avvisata dell'arrivo di qualcuno, ma non mi ricordo al momento.

Sarà forse qualche vecchio amico di famiglia di cui nemmeno conosco l'esistenza.

Pessimo tempismo comunque, non tira proprio aria buona stasera.

Metto velocemente in ordine la scrivania, preparo lo zaino e spengo la luce di camera mia.

Percorro il corridoio e faccio sì per entrare in bagno quando mi accorgo di una figura.

Alto, ben piazzato, non posso crederci.

PoV Kai

Peter è un uomo straordinario, mi ha accolto a casa sua come se ci conoscessimo da sempre.

Ho conosciuto la moglie, la signora Christie.

È davvero adorabile, una donna molto affettuosa.

Stanno cercando di farmi sentire a mio agio.

Mi piacerebbe se ci fossero più persone così al mondo.

Da quando ho messo piede nella loro casa mi hanno parlato molto di loro nipote.

A loro dire l'hanno cresciuta come una figlia, sono curioso di conoscerla sinceramente.

Prova a immaginarla, chissà se quando la vedrò corrisponderà all'immagine che ho in testa.

Signora Christie: "Caro, è pronto"

Kai: "Può dirmi dov'è il bagno?"

Signora Christie: "Che sbadata! Al piano superiore, devi percorrere il corridoio e te lo ritroverai di fronte"

Le sorrido e mi ci dirigo.

Prendo un po' di sapone e inizio a sciacquarmi le mani, quando all'improvviso entra qualcuno.

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