39 - Harry & Chloe - A new beginning

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Chloe

Un'atmosfera da film western, ecco cosa mi sembra di vivere, mentre papà osserva prima me e poi Harry, e ancora me.

Abbiamo deciso di comunicare la notizia insieme, ma è chiaro che stiamo per dare una notizia importante e l'aria è tesa. In realtà volevamo aspettare, volevamo approfondire l'argomento, chiarirci più a lungo, ma siamo a casa dei miei genitori, che ormai sono a conoscenza del fatto che ci sia qualcosa che mi turba e non posso rimandare oltre questo chiarimento – dato che mia madre si è già fatta strani pensieri su di me.

Harry si è pentito di avermi convinta a venire qui, a Montréal, ma non si può tornare indietro. Possiamo solo affrontare la situazione e forse sono io a dover parlare per prima.

O almeno è quello che credo stia aspettando Harry, dato che continua a osservarmi come se avessi tutte le risposte.

Inspiro una grande quantità d'aria, poi cerco di far uscire la voce.

«Mamma, papà, c'è una cosa che io e Harry vogliamo dirvi» dico loro, allungando una mano verso Harry, che afferra prontamente, ma senza l'ombra di un sorriso.

«Sei incinta?» Resto a bocca aperta, a causa della domanda a bruciapelo di mio padre.

«Robert!» lo rimprovera mamma.

«Che c'è!?» brontola lui.

«Lasciala parlare» continua mia madre.

Inspiro di nuovo, mentre le dita di Harry rafforzano la presa sulle mie, poi do voce ai miei pensieri. «Hai ragione, papà, sono incinta» confesso diretta, perché è inutile girarci intorno.

Cala un silenzio irreale, dopo la voce alta di mio padre, dopo il rimprovero di mamma, e dopo la mia dichiarazione, dichiarazione che lascia i miei genitori senza parole, nonostante sia chiaro avessero già capito di cosa si trattasse.

E, dopo un tempo che mi sembra infinito, è la voce di mio padre la prima che torna a farsi sentire. «Che avevo detto?» domanda ovvio, rivolgendosi a mia madre, che alza gli occhi al cielo spazientita.

«Smettila, Robert, e lascia che parlino loro» insiste mia madre, includendo Harry nel discorso.

«In realtà non c'è granché da dire» interviene Harry, con un tono di voce quasi tremante, che mi farebbe ridere, se non fossi così agitata. Ha detto chiaramente di essere arrabbiato con me e lo capisco, ed è questo che mi fa stare in ansia. Chiariremo, lo so, ma dover rimandare non mi piace. Sono stata una sciocca, spero solo di non dover pagare le conseguenze della mia leggerezza. «Chloe è incinta, ci sposeremo, è successo solo prima del previsto, ma prima o poi ci saremmo ritrovati comunque in questa situazione...» 

«Hai ragione» lo interrompe mio padre, con uno strano sguardo. «Perché non ci beviamo qualcosa per festeggiare, io e te, mentre lasciamo loro due a scambiarsi qualche chiacchiera tra donne?» lo invita mio padre, alzandosi in piedi.

Harry si volta a guardarmi, come se potessi dirgli cosa fare, poi mi si avvicina, mi lascia un bacio sulla guancia e mi sussurra all'orecchio. «Se non torno entro mezz'ora, chiama un'ambulanza».

Non trattengo un sorriso, quando lo guardo alzarsi e seguire mio padre fuori dalla cucina. È in quel momento che i miei occhi tornano in quelli di mia madre e li vedo sorridere, insieme alle sue labbra, mentre allunga le sue mani verso le mie. Sono seduta di fronte a lei, poso le mani sul tavolo e stringo le mie dita alle sue.

«Ero così preoccupata» mi confida.

«Io lo sono ancora, mamma: non era programmato, questa cosa mi ha preso alla sprovvista e ho fatto arrabbiare Harry. Per di più non ho potuto parlarne con lui, perché papà non mi ha dato modo di farlo...»

Their Stories || H.S. || The BeginningWhere stories live. Discover now