Ripartire, a fatica

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Mi stiracchio nel letto e strizzo gli occhi a causa della luce dei raggi solari. Mi giro a pancia sotto incurante del fastidio provocatomi dall'ematoma all'addome.

Penso a Ignazio, anche se non dovrei. Penso a quanto era bello dieci giorni fa, quanto era dolce e premuroso nonostante tutto e penso anche che non posso chiamarlo perché rischierei di metterlo nei guai con Michele più che con la sua fidanzata o meglio finta fidanzata
Sono dieci giorni però che non mi cerca, non mi scrive, neanche un segnale di fumo. Sembra essere scomparso nel nulla.
Prendo un respiro profondo richiudendo gli occhi, stringo tra le mani il lenzuolo prima di rigirarmi nuovamente sulla schiena ed alzarmi dal letto.

Trovo Guido sul divano e mi avvicino a lui che subito mi avvolge un braccio attorno alla vita facendomi sedere al suo fianco
G<<piccolo mio...

Io<<Ciao... I ragazzi?>> gli chiedo dolcemente tirandomi le gambe al petto.

G<<All'università, Mattia aveva l'esame oggi.>> mi dice e posso notare quanto sia agitato.

Io<<Matti è bravo...

G<<si ma era molto in ansia, per fortuna tuo fratello gli fa compagnia e lo sopporta>> ridacchia alzandosi

G<<ti preparo la colazione, resta qui se vuoi>>

Io<<No, vengo con te!>> gli dico seguendolo in cucina nascondendo le mani dietro la schiena.

G<<Tu stai bene, sì?>> mi chiede e io annuisco sorridendogli.

Mi siedo a tavola e aspetto che mi prepari la colazione che finisco con piacere.
G<<andiamo a mettere la pomata all'addome, nel frattempo ti dico cosa ho pensato di fare stasera per festeggiare l'esame di Mattia >>

Io<<Sei certo che andrà bene?>> gli chiedo con un sopracciglio alzato e lui annuisce.

G<<Magari con prenderà il massimo, ma lo porterà a casa.>> mi dice serio.

Io<<lo spero...soprattutto perché non faceva esami da un poco>> gli dico sincero togliendo la maglia per poi sdraiarmi sul letto.

Guido sospira come al solito ogni volta che solleva le garze
Io<<non passa...

G<<passa ma molto lentamente >>

Io<<No, non passa. Lo sai anche tu. Come so che sospetti anche che ci sia qualcosa in più sotto quest'ematoma.>> gli dico ormai conoscendo i suoi silenzi.

G<<non sospetto nulla Piero, ma sto solo pensando che dovremmo pensare a una soluzione diversa>>

Io<<tipo? >>

G<< una terapia ad onda d'urto solitamente aiuta>>

Io<<Come quella per il polso?>> gli chiedo e lui annuisce.

G<<Simile, sarà fastidiosa, ma efficacie.>> mi dice iniziando a massaggiare e io sospiro.

Io<<fa malissimo già così...

G<<lo so tesoro ma non posso darti continuamente antidolorifici capisci?>> annuisco provando a restare rilassato nonostante il dolore.

G<<ti può rassicurare sapere che Franz piangeva dai dolori quando gli mettevo la crema ed era molto più tranquillo con l'onda d'urto >>

Io<<con me non ne parla mai...se lo fa è solo di sfuggita...

G<<Non gli piace ricordare quei periodi.>> mi dice e io annuisco alzando poi il busto quando mi rimette le garze. Faccio in tempo a rimettere la maglia che sentiamo aprire la porta di casa.

Piccola stella_Where stories live. Discover now