Cap.68

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Pov's Jiu

È già passato un mese dalla nascita di Areum e abbiamo notato che, anche lei, ha lo stesso carattere di San. Giocherellona e casinista, proprio come il fratellone Chani. I due piccoli si amano alla follia, vogliono sempre giocare e non si staccano mai, certe volte si addormentano pure abbracciati.
Areum ha i miei stessi occhi e le fossette di San, è semplicemente bellissima.

"Buongiorno amore"
Sentì delle labbra stamparmi un bacio sulla guancia mentre due mani mi tenevano i fianchi, sorrisi e continuai a cucinare la colazione mentre San mi stringeva a se.
"Buongiorno"risposi dandogli un bacino sul naso e facendolo ridacchiare.
"Stanno ancora dormendo?"mi chiese.
Io annuì con il capo, ma subito dopo sentimmo qualcuno correre giù per le scale.
"Buongiorno tornado"disse San prendendolo in braccio e dandogli un bacio sulla guancia.
"Uonfiorno puapa"rispose a bocca piena.
"Cosa stai mangiando?"gli chiesi.
Lui smise subito di masticare e rimase a guardare San con le guance gonfie e gli occhi spalancati. Mio marito ridacchiò e Chani rispose velocemente:
"Sto mangiando la barretta di cioccolato che mi ha dato ieri sera papà"
"Mi avevi promesso che non glielo avresti detto!"esclamò San offeso.
"Ma poi si arrabbia!"si difese il piccolo.
"Con te non si arrabbia perché poi fai la faccia da cucciolo e si addolcisce, con me non funziona più!"controbatté il padre.
"Te l'avevo detto, papà. Mi sposerò la mamma e non ti amerà più, ecco perché non funziona più quando fai la faccia da cucciolo"rispose, facendomi scoppiare a ridere.
"Mi sa che Areum sta piangendo"disse poi, facendomi zittire.
Restammo in silenzio per alcuni secondi fino a quando non sentimmo un pianto.
"Hai ragione"sussurrai.
"Mamma"
Guardai Chani e lo vidi con una faccia da cucciolo e il broncio. Io capì subito cosa volesse, così mi avvicinai e gli diedi tanti bacini sua guancia facendolo ridacchiare.
"E a me?"chiese San tristemente.
"Te l'ho già dato"risposi per poi fargli la linguaccia e salire le scale, dirigendomi verso la camera di Areum.
Mi avvicinai alla culla e la presi in braccio per poi darle un bacio sulla fronte e sedermi sul suo lettino rosa.
Mi sollevai leggermente la maglietta e slacciai il reggiseno per poi iniziare ad allattarla, mentre i due principini correvano per la casa facendo casino alle otto e mezza di sabato mattina.
Poco dopo smise di bere il latte e si mise le manine sulla bocca per poi pulirsela velocemente e guardarmi sorridendo.
Io ridacchiai e le diedi un bacino sul mento per poi allacciarmi il reggiseno e sistemarmi la maglia. La presi in braccio e la misi sul fasciatoio per poi toglierle il pigiama e cambiarle il pannolino. Visto che è estate e oggi fa molto caldo, la lasciai solamente con addosso il pannolino cosicché non avrebbe avuto caldo e non avrebbe sudato. La presi in braccio e scesi le scale, entrando in salotto dove San e Chani stavano giocando con alcuni giocattoli. Feci sedere Areum di fianco al fratellone, il quale si girò subito e le diede un bacino sulla guancia paffuta.
"Buongiorno principessa"disse San prendendola in braccio e riempiendola di bacini dappertutto.
Lei iniziò a ridere, facendo sorridere San, e mise il dito cicciottello nella fossetta del padre per poi ridere ancora e battere le mani contenta. Lui sorrise e sfregò il suo naso contro quello piccolino della figlia per poi darle un bacino sulla fossetta e ritrovarsi sdraiato a terra a pancia in giù, con Chani sdraiato sulla sua schiena e Areum seduta davanti a sé. Lui mise le mani sulla vita della piccola e la portò più vicina a lui per poi iniziare a baciarle la pancia, facendola ridere e sdraiare dalle risate.
"Papà, Areum ha solo una fossetta"disse Chani, mettendo il dito sulla guancia della sorellina.
"Oh!"
Areum prese il dito del fratello nella sua manina e lo tirò, facendo cadere Chani dalla schiena del padre.
"Attento"disse San ridacchiando e prendendolo prima che potesse picchiare la testa a terra.
Io sorrisi ed entrai in cucina per poi prendere una mela e tornare in salotto, mi sedetti sul divano e li guardai giocare contenti.
"Papà, ti ricordi Giulia?"gli chiese Chani.
"Si"rispose.
"L'altro giorno le ho regalato dei fiorellini e lei mi ha dato un bacino sulla guancia"sussurrò il piccolo mentre arrossiva.
San spalancò gli occhi e lo guardò scioccato per poi guardarmi e dire:
"Ha solo tre anni, ma ci sa fare con le sue amichette eh"
Io ridacchiai e Chani gli chiese:
"Tu come hai fatto a chiedere alla mamma di metterti con te?"
Si sdraiò a pancia in giù davanti al padre, appoggiò i gomiti al pavimento e mise le mani a coppa per poi appoggiarci il mento sopra e guardare l'uomo davanti a sé.
"Oh, allora...prima le ho chiesto di uscire con me, mentre glielo chiedevo sorridevo sempre perché so che le piacevano le mie fossette, quindi mostra sempre le fossette"iniziò San indicandogli la tanto amata fossetta.
Chani ridacchiò ed annuì con il capo.
"Ogni volta che uscivamo insieme la portavo in posti diversi, così facevamo cose nuove e ci divertivamo di più. Le compravo il gelato, lo zucchero filato, qualche regalo ed ero sempre contento. Poi un giorno l'ho invitata a cena e, dopo mangiato, siamo andati nel suo parco preferito..."
Si fermò un attimo e sorrise per poi continuare a parlare:
"Poi le ho detto di aspettarmi un attimo, sono andato nella mia macchina e sono tornato da lei con un mazzo di rose. Mi sono confessato, le ho detto quello che provavo e cosa mi piace di lei, e le ho chiesto se volesse essere la mia fidanzata. Lei ha detto di sì, le ho dato le rose, ci siamo abbracciati e ora è tua mamma"
Sentimmo qualcuno battere le mani, così abbassammo gli sguardi e vidimo Areum che batteva le mani contenta con un sorriso stampato in volto. Sorridemmo e Chani chiese:
"Papà, dici che se faccio così con Giulia potrà diventare la mia fidanzata?"
"Si, ma la parte del matrimonio e dei figli no. Quello per il momento no"disse San, facendomi ridacchiare sotto i baffi.
Ripresero a giocare tutti e tre insieme, stando sul pavimento con i vari giocattoli colorati mentre il caldo sole di Giugno riscaldava la casa e l'ambiente esterno.
Io rimasi lì a guardarli.
Choi San. Mio marito.
Choi Chani. Il nostro primo figlio.
E Choi Areum. La nuova arrivata.
Certe volte mi chiedo:
"Cos'ho fatto per meritarmi così tanta gioia nella mia vita? Cos'ho fatto per meritarmi San, il quale mi ha aiutata ad andare avanti fino ad oggi. Cos'ho fatto per meritarmi Chani e Areum, i figli più belli che potessi desiderare. La mia vita è semplicemente perfetta grazie a loro tre"
"Amore? Che hai?"mi chiese San mettendo una mano sul mio ginocchio e sedendosi di fianco a me sul divano, mentre i due fratelli giocavano insieme sul pavimento.
"Mh? Niente, stavo solo pensando a quanto ti amo. E a quanto amo loro due"risposi.
Lui sorrise ed avvolse le mie spalle con un suo braccio per poi darmi un bacio.
"Ti amo anch'io, e anche loro ti amano"
Io sorrisi e ci demmo un ultimo bacio per poi appoggiare la testa sulla sua spalla e continuare a guardare i nostri figli giocare contenti.
"Sei ancora il ragazzo timido che mi ha chiesto di uscire con lui cinque anni fa?"gli chiesi.
"Per te lo sarò sempre"mi sussurrò all'orecchio per poi darmi un bacio sulla fronte.


𝓝𝓸𝓷 𝓲𝓶𝓹𝓸𝓻𝓽𝓪 𝓬𝓸𝓼𝓪 𝓼𝓾𝓬𝓬𝓮𝓭𝓪, 𝓯𝓲𝓷𝓸 𝓪 𝓺𝓾𝓪𝓷𝓭𝓸 𝓱𝓸 𝓵𝓸𝓻𝓸 𝓪𝓵 𝓶𝓲𝓸 𝓯𝓲𝓪𝓷𝓬𝓸 𝓼𝓽𝓸 𝓫𝓮𝓷𝓮.




•THE END•






SPAZIO AUTRICE

HI~

Come state?

Siamo giunti alla fine di questa lunga fanfiction su San!

Spero che sia stata di vostro gradimento l'intera storia, fatemelo sapere con qualche commento!

Ora vorrei ringraziarvi con tutto il cuore per il supporto che avete dato a me e a questa storia.
Per me significa molto perché so che quello che immagino e scrivo piace alle persone, e soprattutto che scrive 'bene' (non sono Dante Alighieri per scrivere benissimo).
Ma comunque per una ragazzina di 13 anni, con pochi amici e poca conoscenza su libri/storie; avere più di 10 mila letture, più di mille voti e più di 200 commenti tutti molto pieni di amore e battute che ogni volta mi fanno spaccare dalle risate, posso dire di aver raggiunto un gran traguardo con solamente una storia saltata fuori dal nulla.
L'ho iniziata a scrivere che non sapevo nemmeno di cosa avrebbe parlato questa storia, come farla continuare bene senza annoiare i miei lettori e soprattutto come finirla.
Sinceramente all'inizio ho pensato: 'di sicuro questa storia avrà pochissime letture e pochissimi voti, non so nemmeno di cosa parla. Io, l'autrice di questa storia, non so di cosa parla la mia storia'
Ma poi ho pensato: 'beh, io ho tanta immaginazione. Libero la mia immaginazione e quello che mi viene in mente lo scrivo'
Ed eccoci qua.
All'ultimo capitolo della storia.
Vi ringrazio dal più profondo del mio cuore. Grazie mille, davvero.❤️


P.s. visto che questa storia è finita, continuerò a scrivere le altre Quindi preparatevi ;)❤️

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𝓣𝓱𝓮  𝓼𝓱𝔂  𝓫𝓸𝔂 ♡𝔸𝕥𝕖𝕖𝕫-𝕊𝕒𝕟 ♡Where stories live. Discover now