Cap.4

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Pov's San

"...dove?"chiesi.
"È lì. Insieme a Wooyoung-hyung"disse indicandomi con la testa.
Io mi girai e li vidi camminare mano per mano. Sospirai al pensiero di non riuscire a conquistare il cuore di Jiu. Sono felici insieme. Non hanno mai litigato. Sono belli. I più popolari a scuola. Sono una bellissima coppia. E si amano alla follia. Non potrò mai e poi mai conquistare Jiu, nemmeno sognarlo.
"Hyung! Ci sei?!"
Venni risvegliato dai miei pensieri grazie alla voce di Jongho che mi chiamava.
"Emh..cos'hai detto?"chiesi.
"Ho detto di smetterla di fissarli. Potrebbero accorgersene"disse facendomi notare che, effettivamente, li stavo fissando da un po'.
"Ah, si. Andiamo?"chiesi buttando nel cestino il fazzoletto che mi avevano dato insieme al gelato che, ormai, avevo finito da un pezzo.
Continuammo a camminare per il parco.
Mentre parlavo con Jongho, guardavo gli alberi di ciliegio e le persone correre.
Jongho mi fece una domanda ed io risposi per poi sentire la suoneria del mio telefono.
Lo presi e, senza guardare chi fosse risposi.

San:
Pronto?

???:
Pronto? Parlo con Choi San?

San:
Si. Con chi parlo?

???:
Sono il dottor.Park

San:
Ah, salve. È successo qualcosa a mia mamma?

DP:
Beh, si. Tua mamma e tua sorella hanno subito un incidente stradale e adesso sono in ospedale.

San:
I-In che ospedale sono?

DP:
Al "XxxxX"

San:
O-Ok, arrivo subito. Grazie mille.

Spensi la chiamata e misi via il cellulare.
"Che è successo?"mi chiese Jongho vedendo la mia espressione preoccupata.
"Mia mamma e noona sono in ospedale"
"Mh? Cosa? Perché?"chiese scioccato.
"Hanno subito un incidente stradale. Devo andare, ci sentiamo dopo"dissi.
"Okok, vai"disse.
Corsi verso l'ospedale e chiesi informazioni.
"Salve, sto cercando (nome mamma) e (nome sorella)"dissi ad una dottoressa che stava dietro il bancone.
"Lei chi è?"mi chiese.
"Sono il figlio"risposi.
La dottoressa digitò qualcosa sul computer per poi rispondermi:
"Stanza 157, secondo piano"
"Grazie mille"dissi.
Andai al secondo piano e cercai la stanza. Travata. Stavo per entrare quando sentì una voce dietro di me:
"Perché sei qui, San?"



Pov's Jiu

Sono al parco insieme a Wooyoung. Stiamo camminando mano per mano, ma le mie gambe non vogliono saperne di continuare a camminare. Aish..stupida ora di motoria e stupida prof. Cos'è successo? Vi chiedete. Giovedì, all'ultima ora, avevo motoria e la prof ha deciso, con il suo fantastico cervellino, di farci correre per tutta l'ora. E quando dico "tutta" intendo proprio TUTTA.
"Oppa"lo chiamai.
"Dimmi"disse.
Smisi di camminare. Mi girai verso di lui, cinsi le braccia intorno al suo collo e misi la faccia nel suo collo annusando il buonissimo odore di fragola che mi piace tanto.
Sentì le sue braccia cingermi la vita e le sue labbra stamparmi un dolce bacio sui capelli. Rilassai il corpo e non sentì più il dolore alle gambe che avevo prima. Però restai in quella posizione. Adesso non mi fanno più male, ma so che, quando ricomincerò a camminare, mi faranno ancora male.
"Mi fanno male le gambe"dissi dandogli un leggero bacio sul collo.
"Come mai?"mi chiese.
Gli raccontai la storia dell'ora di motoria e lui stette ad ascoltarmi.
Iniziò a toccarmi le gambe facendomi dei massaggi super rilassanti.
"Così va meglio?"chiese sussurrandomi all'orecchio.
Io annuì con il capo e chiusi gli occhi.
Diedi dei baci sul collo di Wooyoung e lo sentì sorridere.
DRIIIN
Sbuffai e presi il telefono dalla tasca dei jeans per poi rispondere.
Era...un dottore. Mi stava dicendo che mia mamma aveva subito un incidente stradale e adesso era in ospedale. Chiesi quale fosse l'ospedale per poi salutare il dottore e spegnere la chiamata.
"Successo qualcosa?"chiese Wooyoung.
"Ne..devo andare all'ospedale"dissi.
"Per cosa?"chiese.
"Mia mamma ha subito un incidente stradale. Devo andare"dissi.
"Vuoi che ti accompagno?"chiese.
"No, è qui vicino. Ci vado da sola, tranquillo"
"Ok, vai vai"disse.
Gli diedi un bacio e corsi verso l'ospedale.
Entrai, chiesi informazioni e salì al secondo piano dove c'era la stanza di mia mamma.
Chiesi al dottore se potessi entrare ma lui mi disse che dovevo aspettare ancora un po'.
Così, andai a prendermi una bottiglia d'acqua, visto che avevo corso in più che mi facevano male le gambe.
Inizia a berla e mi sedetti sulle sedie davanti alla stanza di mia mamma.
Nella camera affianco c'erano la signora e la ragazza che avevano subito, insieme a mia madre, l'incidente.
Buttai la bottiglia vuota e ne andai a prenderne un'altra. Sono quel tipo di ragazza che, quando fa una corsa di soli cinque minuti, beve tre bottiglie d'acqua.
Stavo ritornando dove ero prima quando vidi un ragazzo familiare in piedi davanti alla porta della signora e della ragazza.
"Perché sei qui, San?"
Lui si girò e disse:
"Per mia mamma e mia sorella, tu?"
"Per mia mamma..anche loro per l'incidente?"
Lui annuì con il capo.
Si sedette sulle sedie a peso morto e respirò profondamente, come se avesse corso.
Mi sedetti di fianco a lui e gli passai la bottiglia d'acqua ancora chiusa.
Lui la prese e ne bevette metà.
Parlammo e parlammo, anche se, alcune volte, ci metteva un po' a formare una frase e continuava a balbettare o ad arrossire.
Era in imbarazzo? Perché? Bah...
"Ecco a te"disse una dottoressa dandomi un barattolino bianco con dentro le medicine che avevo ordinato la settimana prima.
La ringraziai e presi il barattolino.
"Per cosa sono?"chiese San.
"Emh..niente. Sono per mio papà"mentì.
"Ma c'è scritto il tuo nome e la tua data di nascita"disse indicando la scritta in nero.
Io rimasi zitta e le nascosi nello zaino.
"Sono per te?"
"Si..."

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