Cap.56

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Pov's Jiu

Si avvicinò al mio volto e...mi diede un bacino sul naso. Io arrossì e cercai di non farglielo notare coprendomi il viso con le mani. Lo sentì ridacchiare e tirò via le mie mani per poi dire:
"Non coprirti, sei carina tutta rossa"
Arrossì ancora di più e lui sorrise per poi darmi un altro bacino sul naso.
"Dai, andiamo"disse.
Mi aiutò a scendere dal lavandino ed uscimmo dal bagno. Ci mettemmo le scarpe e scendemmo, prese le chiavi di casa ed uscimmo. Chiuse la porta e ci dirigemmo verso il parco. Quando arrivammo, iniziai a guardarmi intorno; era bellissimo: è un prato enorme con un fiume lunghissimo e, ai lati di esso, ci sono tantissimi alberi di ciliegio. Ci sono anche alcuni ponti che passano sopra il fiume per andare dall'altra parte del parco. Sopra le ringhiere di essi ci sono delle rose tutte colorate e bellissime.
"Wa..."sussurrai.
"Ti piace? Ci venivamo sempre"
"Veramente?"
"Mhmh. Sembravi una bambina quando venivamo qui, eri sempre contenta"disse sorridendo dolcemente.
Io ridacchiai ed afferrai il suo polso per poi correre verso il ponte.
Guardai l'acqua trasparente e pulita scorrere sotto di noi e i pesciolini nuotare contenti, mangiando ogni tanto qualche pezzo di pane che le persone gli lanciavano.
Ad un certo punto, vidi una rosa bianca con le sfumature gialle davanti ai miei occhi. Mi girai verso San e lo vidi tenere in mano il fiore con un sorriso dolcissimo stampato in volto.
"Per te"disse solamente.
"Grazie"risposi sorridendo e prendendo la rosa dalle sue mani.
Sentì le mie guance riscaldarsi leggermente ed abbassai lo sguardo sul fiore, cercando di coprire il mio rossore sulle guance con i capelli.
Poco dopo alzai la testa e vidi in lontananza un camioncino tutto colorato con attorno bambini e ragazzi più grandi.
"Oh! Zucchero filato!"esclamai.
Lui si girò verso il camioncino e sorrise per poi afferrare la mia mano e portarmi verso di esso.
Quando arrivammo, abbassò lo sguardo verso di me e mi chiese:
"Che colore vuoi?"
"Mmh...bianco"risposi.
"Ok, io viola"disse al signore.
Prese il portafoglio e pagò per poi prendere i due batuffoli colorati e porgermi il mio. Ringraziammo il signore e cominciammo a camminare per il parco mentre tra di noi regnava il silenzio e si sentivano solamente le urla dei bambini che giocavano contenti.
All'improvviso, mi fermai per un altro giramento di testa. Guardai lo zucchero filato che tenevo in mano per poi guardare quello di San, mi girai ed osservai il camioncino e il signore. Iniziarono a venirmi in mente tutte le volte che io e San abbiamo preso lo zucchero filato insieme, nello stesso camioncino e nello stesso parco.
"Hey, tutto bene?"mi chiese.
"Si"risposi.
"Ancora i giramenti?"
Io annuì con il capo
"Cosa ti sei ricordata?"
"Quando prendevamo sempre lo zucchero filato insieme"risposi.
Lui sorrise e sentì il mio telefono squillare. Lo presi, cercando di non far cadere la rosa che avevo messo nella tasca della felpa, e vidi che era mia madre, schiacciai il cerchio verde ed appoggiai il telefono all'orecchio.
"Pronto? Mam-"

"Mamma:
Dove sei?!"

"Al parco con San"

"Mamma:
Ah...sei in giro?!"

"Si, mi hanno fatta uscire oggi"

"Mamma:
Ha firmato lui?"

"Si"

"Mamma:
Ah, ok. Per che ora torni a casa?"

"Boh"risposi.

"Mamma:
Non potresti tornare ora? Devo andare un attimo via e Hyonsu non può restare a casa da solo"

"Va bene, arrivo"

"Mamma:
Ci vediamo dopo~"

"A dopo~"

Spensi la chiamata e misi il telefono nella tasca della felpa.
"Devi tornare a casa?"mi chiese mentre mangiava un pezzo del suo zucchero filato.
"Si"
"Per oggi basta ricordi, non voglio farti svenire per colpa dei giramenti di testa"disse.
Io ridacchiai e circondò le mie spalle con il suo braccio destro per poi avvicinarmi a lui e abbracciarmi.
"Sei stata brava"mi sussurrò.
Sorrisi e ricambiai l'abbraccio. Poco dopo ci staccammo e, dopo che mi prese in giro dolcemente per il mio rossore sulle guance, cominciammo a camminare verso casa mia ridendo e scherzando su tutto quello che ci passava per la mente.
"Uff, l'ho finito"disse San con il broncio guardando il suo stecchetto di zucchero filato.
"Pure io"
Prese il mio stecchetto di legno e lo buttò in un bidone della spazzatura insieme al suo.
Quando arrivammo davanti a casa mia, suonai al campanello e poco dopo la porta si aprì.
"Salve signora"disse San inchinandosi.
"Ciao San, grazie per aver firmato. Io non lo sapevo ed ero al lavoro"
"Oh, si figuri"
"Mammaaaaaa!"
Lei roteò gli occhi e ridacchiò per poi andare nel salotto dove si trovava Hyonsu. Entrammo e ci togliemmo le scarpe.
"Io vado, ci metto poco. Hyonsu sta guardando i cartoni, non si è nemmeno accorto che siete arrivati"disse mia mamma mentre indossava i suoi stivaletti neri col tacco.
"Va bene"risposi ridacchiando.
"Ci vediamo dopo"
Prese la borsa e le chiavi dell'auto.
"Ciao~"
"Arrivederci"

Due settimane dopo

Sono a casa mia con Hyonsu e San. Mi sta aiutando molto in questo periodo, in tutto. I ricordi di lui iniziano a tornare, ne sono contenta. E, insieme ai ricordi di lui, ritornano anche i ricordi di noi.
A scuola va tutto bene, ho ancora i voti alti e alcuni compagni li ho riconosciuto subito mentre altri purtroppo no.

Io e il biondino stiamo sistemando la tavola, abbiamo appena finito di mangiare il pranzo cucinato da mia madre che ora è al lavoro.
"Noonaaaa!"
Mi asciugai le mani ed andai velocemente in salotto per poi vedere Hyonsu guardare tranquillamente i cartoni in televisione.
"Cosa c'è?"chiesi.
"Tu e San Hyung siete tornati insieme?"chiese contento.
"No..."risposi.
"Hyung!"
"Che c'è piccolo?"chiese mentre masticava un po' del suo ramen.
"Perché tu e noona non siete ancora tornati insieme?"gli chiese con il broncio.
Mi guardò e, tristemente, rispose:
"La tua noona...non si ricorda di me"
"Ah...giusto..."
"Yah, più o meno mi sto ricordando di te"dissi.
"Hai ragione, ne sono felice"rispose il biondo sorridendomi dolcemente.
"Cosa stavi guardando?"gli chiese poi.
"Spongebob"rispose il piccolo.
Intanto che i due parlavano, io andai in camera mia a mettere in carica il telefono.
Poco dopo sentì qualcuno correre su per le scale e la porta si spalancò di scatto.
"Si bussa prima di entrare!"dissi guardando male il ragazzo davanti a me.
"Magari ero in intimo!"continuai.
"Ti ho vista tante volte in intimo, Jiu"sussurrò ghignando.
"Quando?"chiesi confusa.
"Quando ti ricorderai tutto lo saprai"rispose.
Io arrossì e gli chiesi:
"Perché correvi prima?"
"Non ti trovavo più, mi sono spaventato"
Ridacchiai e mi sdraiai sul letto.
"Uff, lunedì c'è scuola. Non posso cambiare classe e venire nella tua?"mi lamentai.
"Non c'è spazio"rispose sdraiandosi di fianco a me sul letto.
"Mi mettono nell'armadio!"esclamai.
Lui ridacchiò e disse:
"Sei piccola, magari ci stai"
"Cosa vuol dire che sono piccola?"chiesi guardandolo male.
"Nel senso che sei magra e piccina di statura"
"...lo so di essere piccola di statura, grazie"
Lo sentì ridacchiare leggermente e girò la testa di lato per poi iniziare a guardarmi mentre io fissavo il soffitto bianco.
"Mi manca"sussurrò senza staccare gli occhi dal mio viso.
"Cosa?"
"Mi manca abbracciarti, darti il buongiorno e la buonanotte con un bacio, tenerti per mano, abbracciarti da dietro mentre prepari la colazione, diventare geloso perché un ragazzo ti guarda troppo..."
"Facevamo tutte queste cose quando stavamo insieme?"chiesi.
"Si. E mi manca farle..."rispose tristemente.
"Ma tu non ti ricordi di me, non ti ricordi di tutte le cose che abbiamo fatto insieme...non ti ricordi di noi. So che ti stai impegnando tanto per ricordarti di me e di noi, sono fiero di te. Sei stata brava, ma c'è ancora tanto da ricordare"continuò.
"Abbiamo pure fatto...quello"disse.
"Q-Quello...?"chiesi confusa.
"Si...quello"
Io lo guardai confusa e lui picchiettò la mano sopra il letto per poi toccare i suoi vestiti e indicare le sue parti intime.
"Quello..."disse poi.
"Oh..."
"Due volte quando eravamo al mare"disse.
"Se ci penso ancora adesso, mi viene voglia di farlo di nuo-"
"Choi San, o la smetti o ti prendo a calci da quelle parti. Poi voglio vedere se vuoi farlo ancora con me"dissi colpendolo con un cuscino mentre la mia faccia andava a fuoco.
"Sei tutta rossa~. Aww"
Io sbuffai e smisi di colpirlo.
"Che carina che sei tutta rosaaa~"disse strapazzandomi le guance.
"Ti prendo a calci veramente"
"Ok, la smetto. Voglio avere dei figli tra qualche anno"disse.
"E li farò con te"continuò per poi farmi l'occhiolino.
Io arrossì e dissi:
"Sei morto, Choi San"

𝓣𝓱𝓮  𝓼𝓱𝔂  𝓫𝓸𝔂 ♡𝔸𝕥𝕖𝕖𝕫-𝕊𝕒𝕟 ♡Where stories live. Discover now