<||Take Me with You||> {°Karmagisa°}

°Morning °

Com'era normale per lui vedere buio. Anzi: forse è meglio dire che la luce non la vedeva da tempo.
Era stato gettato nelle tenebre e costretto a conviverci.
Vedeva buio anche adesso. Perché questo buio?
Il rosso aprì gli occhi.
La vista era ancora un po' offuscata.
Ma che ora era?
Il ragazzo si alzò col busto, accendendo la lampada sul comodino per far luce. Si massaggiò la testa, sbadigliando ancora assonnato.
Erano le nove del mattino, eppure voleva dormire ancora.
Karma voltò lo sguardo verso l'altro lato del letto: quasi non caddè giù dal letto. Sul lato sinistro, Nagisa era addormentato, con tutti i capelli azzurri sparsi sul cuscino ed il viso in un espressione rilassata, quasi angelica.
Akabane lo guardò sorpreso: ma certo! Avevano dormito insieme la notte scorsa! Come avevano fatto a dimenticarlo?
Osservò quel piccolo angelo dormiente affianco a lui, ricordandosi del giorno prima.
Ma che gli era preso? Perché Nagisa si era comportato così?
In effetti, il diavolo non sapeva proprio nulla sul celeste: aveva sempre parlato lui, mentre l'altro rimaneva zitto ad ascoltare, così da non parlare mai di lui.
Di certo, però, non avrebbe potuto obbligarlo a parlare.
Osservò quei lineamenti fini, la pelle candida e le labbra sottili e rosate: come diavolo faceva a essere così dannatamente bello?
Il rosso arrossì leggermente a quella visione, ammirando la bellezza di quel ragazzino.
Quello era proprio un angelo.
Accarezzò piano i capelli soffici azzurri, spostandoli un po' dal volto candido di Shiota e sistemandoli leggermente. Passò delicatamente le mani su quel morbido viso, percorrendo la soffice guancia rosata, gustandosi quella morbidezza sui polpastrelli delle dita. Quasi non riusciva a distogliere lo sguardo da quel dolce viso addormento.
"ma che sto facendo?" pensò Karma, ritraendo la mano, rosso in volto, distogliendo in seguito lo sguardo.
Quel piccoletto gli causava sensazioni strane.
Sospirò, il rosso malpelo, alzandosi dal letto e guardando per un'ultima volta Nagisa. "vorrei tanto sapere che ti passa per la testa, Nagisa" pensò, per poi aprire la porta della camera ed uscire.