°Storage Room °

3.5K 269 15
                                    

Era strano come i suoi passi sembrassero così leggeri.
Erano inudibili, quatti, come quelli di un gatto.
Sembrava un fantasma che si muoveva nei corridoi, senza rilasciare suono alcuno.
"è pieno di polvere..." pensò Nagisa mentre girava per le stanze a pulire con la scopa.
Karma e gli altri uomini erano tutti in salotto, mentre il celeste puliva in giro per il posto, cercando di trovare un modo comodo per portare avanti l'attività senza che quelle diavolo di manette ai sui polsi lo intralciassero.
Nelle camere da letto, nel ripostiglio d'armi e nello studio non poteva entrare: semplice e diretto, come gli aveva detto Karma.
Shiota levava via quello sporco, con la testa tra le nuvole, pensando alla sera che sarebbe venuta ed il tempo che avrebbe passato col rosso; sorrise fra sé e sé, col cuore che batteva leggermente più veloce per l'eccitazione. Camminava un passo davanti all'altro, come se non notasse nulla della situazione attorno a lui, con la mente piena solo e solamente di un bel rosso scarlatto.
Arrivò davanti ad una porta di ferro lucente che subito lo riportò alla realtà: era grande e possente, con una maniglia argentea dalla forma tondeggiante.
Karma non gli aveva detto che gli fosse vietato entrare lì nè gliela aveva fatta presente.
L'angioletto la osservò per qualche secondo, indeciso sul da farsi, per poi alzare le spalle e aprire la porta: non era neanche chiusa a chiave, non c'era da preoccuparsi.
La stanza era completamente buia: dalla luce che filtrava dal corridoio vi erano visibili alcune scatole di cartone, scaffali ed altre cose che sembravano abbandonate lì da chissà quanto a giudicare dalla polvere in giro.
Nagisa cercò l'interruttore con la mano, ma non riuscì a trovarlo "strano" pensò, avviandosi all'interno della stanzina per cercare qualcosa che potesse attivare la luce. Quel luogo dava l'aria di essere una specie di sgabuzzino vecchiotto e poco curato, dove vi erano gettate le cose meno importanti.
Il celeste si guardò attorno, girando in mezzo agli scaffali e le scatole abbandonate lì; a parte la polvere che faceva tossire ogni due per tre, in quella stanza vi erano principalmente oggetti comuni, come libri o vecchie cianfrusaglie.
"qui non c'è nulla di che... Forse è il caso che-" ma i suoi pensieri furono interrotti alla vista di un grande album pieno di fotografie, di cui alcune uscivano addirittura dalle pagine stra colme di quella lucida carta stampata.
Nagisa vi si avvicinò, notando poi, tra il buio della stanza, una particolare foto che sporgeva dall'album. Il ragazzo la estrasse da quelle pagine vecchi ed ingiallite, per poi osservare l'immagine come meglio poteva, spostandosi poco più verso la luce: la foto rappresentava degli uomini in nero e decisamente poco rassicuranti ed in basso due bambini: una femmina dai capelli medio-lunghi e una squallida canottiera bianca, con sotto dei jeans corti e sgualciti ed un bambino poco distante da quest'ultima, con lo sguardo vitreo, in una postura smorta ed i capelli, che sembravano essere rossi, che gli comprivano parte del viso, mentre tra le docili mani teneva una grossa pistola nera, mentre i suoi occhi dorati guardavano un punto non preciso.
Un bambino così familiare.
Shiota strabuzzò gli occhi, cercando di osservare meglio la foto <<ma cos->> tutti i suoi pensieri furono fermati all'improvviso da un rumore di passi pesanti che si avvicinavano alla stanza dov'era lui...

&lt;||Take Me with You||&gt; {°Karmagisa°}Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang