°I Need You°

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Quegli occhi blu vagavano incessanti per tutta la stanza: spalancati e ansiosi.
Nagisa era seduto in mezzo al letto, con le gambe strette al petto e la bianca camicia che lo riusciva vagamente a coprire per quanto fosse grande.
Il celeste era in completa paranoia: tutto ora gli sembrava ostile e lui si sentiva così maledettamente vulnerabile. Karma non si faceva vedere da un tempo che per il minore sembrava un'eternità e sentiva il fortissimo bisogno di averlo lì con lui, di avere lì una singola cosa che non gli sembrasse cattiva.
La luce accesa e la pistola sul comodino non gli bastavano per sentirsi tranquillo.
L'aria si stava facendo soffocante ed i suoi polmoni lavoravano sempre più veloci.
L'unica cosa udibile era quel respiro affannoso proveniente dal celeste.
E passava minuti a pregare che Karma aprisse la porta e andasse lì da lui a farlo sentire al sicuro, a liberarlo da tutti quei tormenti che gli stavano accoltellando la mente.
Voleva urlare, ma le grida si bloccavano in gola.
Sentiva di star soffocando in un abisso di caos e paura.
Si sentì lo schiocco della serratura.
Shiota alzò lo sguardo.
Quella porta che separava lui dal resto del mondo si era aperta, rivelando quel diavolo dai capelli rossi che Nagisa tanto bramava.
E tutto appariva purché un diavolo maligno in quel momento.
Karma era semplicemente entrato, chiudendosi la porta alle spalle, mentre il minore teneva puntati i suoi occhi blu su di lui.
Non ci mise molto prima che l'angelo tornasse a respirare normalmente.
Il maggiore si avvicinò al letto, ma Nagisa non gli diede neanche il tempo di dire una parola che lo aveva avvolto con le sue esili braccia, stringendolo forte e costringendolo ad appoggiarsi col ginocchio sul letto per non cadere.
Così, senza preavviso.
In un attimo.
Semplicemente ne aveva bisogno.
Semplicemente aveva sentito così tanto la mancanza del rosso che sentiva il bisogno di sentire il suo calore.
E, nonostante si aspettasse un possibile distaccamento del maggiore, quest'ultimo lo aveva circondato anch'esso con le sue braccia, più forti dell'angioletto, spingendogli la testa sul suo petto e accarezzandogli i capelli.
E Nagisa, finalmente, si sentì al sicuro.
Si sentiva al sicuro percependo quel dolce odore che il rosso aveva addosso;
Si sentiva al sicuro sentendo la voce bassa di quel diavolo sussurrargli parole rassicuranti;
Si sentiva al sicuro con quelle mani che gli passavano nei capelli sottili, lasciandogli finalmente la testa leggera.
Akabane si era sorpreso per quella inaspettata reazione, ma gli andava bene così: dopotutto, anche se non lo voleva ammettere, quel piccolo angelo gli era mancato più di qualsiasi altra cosa in quei lenti e strazianti minuti.
E mentre il maggiore sussurrava parole di conforto, il celeste dipinse sul suo volto un piccolo sorriso, stringendosi forte all'altro, rimanendo così per un tempo che sembrava infinito.

<||Take Me with You||> {°Karmagisa°}Where stories live. Discover now