<||Take Me with You||> {°Karmagisa°}

°Russian Roulette °

<<sai, se ti raccontassi qualcosa di me, le opzioni sarebbero due: la prima è che potresti addormentarti, la seconda che mi spareresti per quanto io sia noioso... >> <<ma quanto sei tragico... >>
Karma e Nagisa stavano parlando come ogni sera, mentre il rosso insisteva nel far parlare il celeste <<no, davvero: non ho nulla di interessante da dire... >> cercava scuse Shiota, mentre il diavolo continuava ad insistere <<no, questo non è vero... >> Nagisa lo guardò dritto negli occhi per un attimo, socchiudendo la bocca, con le parole che si fermavano a metà percorso della gola.
Scosse la testa, l'angelo, guardando sorridendo il suo interlocutore <<no, va bene così: mi trovo meglio ad ascoltarti che a parlarti di cose di cui non c'è bisogno di parlare >> disse il minore, mentre l'altro rimase un attimo immobile. Sospirò, Akabane, guardando l'altro leggermente deluso <<un giorno riuscirò a farti parlare... >> fece il ragazzo, mentre l'altro sorrise semplicemente <<mai. >> rispose il celeste. Al diavolo sfuggì un sorrisetto furbo <<se stiamo facendo una scommessa, la cosa mi interessa ancora di più... >> disse, mentre l'altro alzò un sopraciglio <<sento come se fare una scommessa con te fosse come vendere l'anima al diavolo in persona... >> fece l'angelo; Karma rise guardando l'altro come affascinato, catturato dalle parole del suo interlocutore <<sono davvero così malvagio? >> chiese, curioso della risposta. Nagisa lo guardò per qualche secondo, per poi sorridere dolcemente e fare cenno di "no" con la testa <<no: sei forse la persona più buona che abbia mai incontrato... >> confessò bianco su nero il minore, lasciando il maggiore di sasso sul posto, arrossendo di poco.
Il diavolo distolse leggermente lo sguardo, giusto per non far vedere di essere arrossito, ridacchiando sottovoce <<beh... Grazie... >> fece il ragazzo, un po' imbarazzato ma felice allo stesso tempo. <<certo: questa passione per la roulette russa non aiuta molto a pensarlo, ma fa nulla... >> ridacchiò ironico il celeste, mentre l'altro lo guardò con un sorrisetto in volto <<che ci posso fare? Mi piace come gioco... >> si giustificò il ragazzo, mentre l'altro lo osservò incuriosito <<perché ti piace così tanto? >> domandò l'angelo.
Akabane sorrise furbo, mostrando un'espressione mista tra estasi e sadismo. <<mi piace perché mi diverte l'idea di mettere in gioco la propria vita contando solo sulla sorte... >> spiegò il diavolo, con tutta l'attenzione di Nagisa su di lui <<anche se devo ammettere che un po' baro... >> ridacchiò piano il rosso <<so perfettamente quando e su chi il colpo andrà a segno, calcolando la posizione dei proiettili all'interno della pistola e su di chi sarà il turno... >> spiegò con fare sadico, mentre Shiota lo guardava affascinato ma spaventato allo stesso tempo <<e mi piace anche perché... La prima volta ci ho giocato con una persona particolare... >> il suo sorriso bramava sangue e questo fece rabbrividire il celeste. Karma scosse la testa, tornando in sé e, vedendo come aveva fatto sentire il celeste, ridacchiò nervoso, cercando di cambiare argomento <<comunque non ci gioco seriamente da tempo... > fece, non guardando l'altro negli occhi, leggermente a disagio.
Nagisa notò lo stato del rosso, capendo di averlo fatto sentire a disagio <<n-non importa, Karma... Sono affari tuoi, non dovevo intromettermi... >> sorrise il piccoletto, cercando di rassicurare il maggiore <<ma no: è tutto ok, davvero... >> ridacchiò piano il diavolo. Shiota lo guardò negli occhi, scrutando tutte quelle emozioni che non riusciva a comprendere e, semplicemente, sorrise a tutto ciò per quanto sembrasse fuori luogo e surreale <<comunque... Se mai avessi bisogno di dirmi qualcosa... Qualsiasi cosa... Sappi che puoi farlo tranquillamente: ti ascolterò e prometto di non dire mai nulla a nessuno>> disse l'angioletto, facendo rimanere di stucco l'altro.
Com'era strano quel puffetto. Chissà come era riuscito a colpirlo nei punti giusti solo con le parole.
Karma sorrise <<questo vale anche per te, Nagisa... >> disse, guardando il suo interlocutore che, in tutta risposta, annuì con quel dolce e caldo sorriso in viso.