21: Due ninja sospetti.

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Stavo accompagnando Sasuke nell'appartamento che il Terzo gli aveva lasciato, era tornato in forze ma il suo viso sembrava tormentato da qualcosa che non capivo:

«Sasuke-kun, se vuoi posso dormire con te stanotte.» ho detto, posandogli una mano sulla spalla, lui l'ha scacciata senza guardarmi.

«No.» ha semplicemente detto, affrettando il passo per superarmi, ho aggrottato le sopracciglia e ho digrignato i denti, mi stavo innervosendo.

«Smettila.» ho detto con autorità, fermandomi sui miei passi, Sasuke anche si è bloccato ed è rimasto immobile mostrandomi la sua schiena «So del Segno maledetto.» ha spostato il peso da un piede a un altro sentendomi nominare il marchio, ma non si è voltato.

«E allora? Se ne è già occupato il maestro Kakashi mentre tu non c'eri.» dal tono che aveva usato sembrava mi stesse incolpando della mia assenza.

«Adesso è colpa mia? Ero in missione.» ho detto, stringendo il pugno.

«Non ti sto dando la colpa.» ha iniziato a camminare, io non l'ho seguito.

«Se fai qualcosa di sciocco ti giuro che non avrò pietà.» ho detto, con la testa bassa e il pugno chiuso, Sasuke si è bloccato e si è girato verso di me con le mani in tasca.

«Neanche io avrò pietà.» ha detto, ma io ho alzato la testa e prima che potesse fare qualcosa, con uno scatto velocissimo, sono arrivata davanti a lui, prendendolo per il colletto della maglia e alzandolo a mezz'aria per metterlo alla mia altezza, lui ha iniziato a muoversi stringendo la mia mano che lo stava tenendo «Ma che ti prende?!»

«Non devi mai sottovalutarmi, Sasuke. So cosa hai in mente e non ti permetterò mai di farlo.» lo stavo guardando con rabbia, le sue iridi nere uguali alle mie e altrettanto profonde, una gocciolina di sudore gli stava scendendo dalla tempia, l'ho lasciato cadere a terra e con un balzo me ne sono andata, sicura di essere sparita senza che Sasuke se ne accorgesse.
Lo avevo detto che con lui ci sarebbero servite le maniere forti.

...

Due giorni dopo l'invasione di Konoha si è tenuto il funerale del Terzo Hokage, Sarutobi Hiruzen. Tutti i grandi ninja erano presenti alla cerimonia, c'era il maestro Asuma in prima fila insieme al nipote del Terzo, Konohamaru.
Io, Mizai e Guiyo stavamo l'uno accanto all'altro, con le teste basse, circondati dagli altri Jonin che stavano in classe con noi. Più dietro avevo visto anche il team 7, Naruto era in lacrime e la sua disperazione mi faceva male.
Subito dopo la cerimonia, io e i miei due compagni di squadra siamo andati a mangiare una ciotola di ramen da Ichiraku:

«Avete sentito le voci che circolano nel villaggio?» ha iniziato Guiyo, soffiando sulla sua ciotola.

«Del nuovo Hokage?» ha chiesto precisamente Mizai, io non sapevo minimamente di cosa stessero parlando dato che negli ultimi giorni ero occupata a pensare a Sasuke.

«Scusatemi ma non so di cosa state parlando.» ho detto, cercando spiegazioni.

«Sei sempre la solita, Hisujee...» ha commentato a bassa voce Mizai, lanciandomi un'occhiataccia, ma poi ha continuato a parlare «Hanno chiesto a Jiraiya di diventare il Quinto Hokage.»

«A Jiraiya?!» non mi sembrava un'ottima idea, anche se lo avevo visto solo una volta e per un istante, non mi dava l'idea di un Hokage.

«Perché fai quella faccia?» mi ha chiesto Guiyo, guardandomi curioso «È uno dei Sannin.»

«Sì, lo so...» ho spostato lo sguardo sulle mie bacchette «Solo che non sembra un Hokage.»

«Comunque non ha accettato.» ha concluso Mizai, imboccandosi.

«E quindi chi sarà il nuovo Hokage?» ha chiesto Guiyo, osservando la nostra amica.

«E chi lo sa...ma si dice in giro che è stata affidata una missione a proposito di questo proprio a Jiraiya.» ha spiegato lei, chiudendo un occhio mentre soffiava sul boccone di miso. Io e Guiyo ci siamo guardati non capendo il riferimento di Mizai.

...

Non riuscivo a trovare Sasuke da nessuna parte, ormai era quasi pomeriggio inoltrato e lui non stava né nel suo appartamento e né nel campo di addestramento. Mi sono preoccupata e sono andata in ogni luogo, correndo alla velocità della luce pur di trovare Sasuke.
L'ultimo posto che mi mancava era il clan Uchiha. Sono rimasta ad osservare per un po' le sue porte, vecchie e trascurate, sono entrata camminando, passando davanti la mia casa e dirigendomi a casa di Itachi, o meglio, di Sasuke. E lui stava proprio lì, lanciava kunai addosso al muro con il simbolo del ventaglio rosso e bianco.
Mi sono avvicinata a lui, sedendomi sullo scalino del portico dove io e Itachi abbiamo condiviso parecchie conversazioni:

«Ti mancano, vero?» ho detto, prendendo alla sprovvista il ragazzino accanto a me, lui si è bloccato con il kunai ancora in mano, ha abbassato il braccio e ha lasciato l'arma cadere a terra.

«Tutti i giorni.» ha abbassato la testa, allo stesso modo anche la sua voce «Mi riviene in mente quella notte ogni volta che penso a loro, è come una maledizione.»

«Io sogno mia madre tutte le volte che dormo.» ho detto, mettendogli una mano dietro la schiena e muovendola su e giù.

«So che sogni anche lui.» ha aggiunto Sasuke, con tono di disprezzo «Perché li ha uccisi?» mi ha guardato con i suoi grandi occhi neri che qualche tempo prima erano sempre felici, in quel momento invece erano due pozzi di tristezza «Io non ho fatto niente, sono rimasto a guardare mentre lui sterminava il nostro clan, Jee-chan.» la sua voce era rotta dall'emozione, una lacrima mi è scesa lungo la guancia e io ho lasciato che facesse il suo percorso, Sasuke mi ha passato un dito sul viso per asciugarla.

«Non ho risposte per te, devi scusarmi.» mi sono fatta forza e gli ho sorriso «Ma riuscirò a trovarle.»

«Scusate se interrompo questo momento...» la voce di Kakashi è spuntata dal tetto «Ma volevo chiedere a Sasuke se voleva prendere un tè con me.»

...

Sasuke e Kakashi stavano prendendo un tè nel negozio, avevo anche visto all'interno Asuma e Kurenai, io ero rimasta fuori appoggiata con la schiena al muro del locale, non mi andava di entrare. Mentre osservavo Sasuke e Kakashi parlare, due individui con dei mantelli neri e nuvole rosse disegnate sono entrati nella sala da tè.
Ho sgranato gli occhi alla vista di quei vestiti, ho lanciato uno sguardo all'interno per avvertire Kakashi, ma lui già aveva dato il segnale a Kurenai e Asuma. Poi lui e Sasuke sono usciti fuori:

«Hisujee, riaccompagno Sasuke a casa, tu resta qui.» mi ha detto, ammiccando verso i ninja dell'Organizzazione Alba «Asuma e Kurenai usciranno tra poco, tu vai con loro.» ho annuito, capendo le sue intenzioni.

«Perché deve andare con loro?» ha chiesto Sasuke, guardandoci con attenzione.

«Devono discutere di una missione.» ha mentito Kakashi, spingendo il ragazzino verso la strada che portava al suo appartamento.

Uchiha Chronicles: Akatsuki arc.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora