Memorie.

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Sei anni.

Stavamo correndo lungo le strade del villaggio, Itachi guidava il gruppo mentre io e Izumi ridevamo spensierate dietro di lui. Avevamo appena finito le lezioni in Accademia e il nostro amico si era elevato rispetto a tutti noi, diventando il più bravo della classe.
Izumi si è improvvisamente fermata, ha posato le mani sulle ginocchia e ha abbassato la testa, respirando affannosamente, io mi sono accostata a lei mentre Itachi si era bloccato più avanti rispetto a noi:

«Izumi-chan, tutto bene?» le ho chiesto, posando una mano sulla sua spalla, lei ha alzato la testa e si è passata una mano sulla fronte per asciugare un po' di sudore.

«Sì, non sono abituata a correre così velocemente.» ha risposto sorridendo.

«Lo so, Itachi è piuttosto veloce...» ho aggiunto, guardando il bambino che ci aspettava «Dai, sali sulla mia schiena, ti porto io.»

«Sei sicura?» mi ha guardato con ammirazione.

«Certo, andiamo!» mi sono girata di schiena verso di lei, aspettando che salisse, Izumi lo ha fatto e io con uno scatto mi sono avvicinata a Itachi, lui è rimasto a guardarmi per un istante.

«Non è più stancante così, Jee-chan?» mi ha chiesto lui, riferendosi a Izumi sulla mia schiena.

«No, non preoccuparti.» ho sorriso, in realtà era decisamente più stancante e già sentivo il peso della bambina affaticarmi «E poi il campo di addestramento nella foresta è vicino.» Itachi mi ha sorriso ed è partito verso il bosco, seguito da me con in groppa Izumi.

...

Itachi aveva appena lanciato tutti i kunai in volo facendo centro in ogni bersaglio appeso ai tronchi degli alberi. Io e Izumi siamo rimaste a bocca aperta vedendo il bambino fare certe acrobazie in aria:

«Itachi-kun, come hai fatto?» ha chiesto la mia amica, avvicinandosi a Itachi e sorridendo con dolcezza, da sempre avevo pensato che fosse davvero carina.

«Forse è solo fortuna...» ha detto lui, grattandosi la nuca e sorridendo imbarazzato.

Ho preso un kunai e l'ho osservato per bene, girandomelo tra le mani, l'ho impugnato come si deve e ho preso la mira ad un bersaglio dietro Itachi e Izumi. L'ho lanciato e con velocità si è conficcato non solo nel bersaglio ma anche nel tronco, producendo un rumore tonfo e la caduta di alcune schegge di legno. Itachi ha sgranato gli occhi e Izumi è caduta a terra per la forza e la velocità con cui il kunai ha fenduto l'aria:

«Itachi, hai una rivale proprio qui.»

Mi sono girata di scatto verso la voce che proveniva dal bosco, un ragazzo più grande di noi è sceso sul terreno, aveva la maglia a collo alto con il simbolo degli Uchiha. Itachi ha sorriso ed è corso davanti a lui:

«Shisui-kun!» ha detto, il ragazzo si è inginocchiato con una gamba per arrivare alla sua altezza e gli ha messo una mano sulla spalla.

«Ho visto quello che hai fatto, sei stato bravo.» gli ha detto, poi si è girato verso di me e mi ha sorriso «Come ti chiami?»

«Uchiha Hisujee.» ho risposto, guardandolo con curiosità, anche se dalla sua faccia sembrava lo stessi guardando con rabbia.

«Non ti arrabbiare, dicevo sul serio prima, sei davvero brava.» mi ha detto, come se avesse letto nella mia testa, io ho sgranato gli occhi e ho abbassato lo sguardo dalla vergogna «Invece tu chi sei?» ha chiesto rivolgendosi a Izumi.

«Uchiha Izumi, sono in classe con Itachi e Hisujee.» ha risposto lei, avvicinandosi a Itachi e Shisui.

«Hisujee, come mai sei lì da sola?» mi ha domandato Shisui, alzandosi e venendo verso di me, ha allungato la mano per farmela afferrare e così ho fatto «Andiamo, vi accompagno a casa.»

...

«Come mai ti ha accompagnato quel ragazzo?» ha chiesto mio padre una volta che sono tornata a casa, Shisui ci aveva accompagnato uno ad uno.

«Itachi ce lo ha presentato oggi durante l'allenamento.»

«Itachi conosce Shisui?» ha domandato stupito mio padre, io l'ho guardato non capendo il perché di tanta sorpresa e chiedendomi come facesse a conoscere Shisui.

«È così strano come sembra?» gli ho chiesto, lui ha scosso la testa continuando a mangiare.

«Yashiro, Shisui si sarà accorto del potenziale di Itachi e avrà voluto conoscerlo...» ha continuato mia madre, guardando male mio padre «Dopotutto è risaputo che grandi ninja cercano di insegnare a futuri grandi ninja.»

«Hai ragione.»

Ho osservato i miei genitori per tutto il tempo pensando all'ultima frase che aveva detto mia madre: "...grandi ninja cercano di insegnare a futuri grandi ninja." Shisui aveva conosciuto Itachi un anno dopo la Terza Grande Guerra Ninja e da quel momento sono stati inseparabili, forse si erano avvicinati proprio per il motivo che aveva detto mia madre.
"Quindi Shisui ha voluto conoscere me e Izumi perché secondo lui saremo delle brave kunoichi?" mi sono chiesta, spostando con le bacchette alcune polpette di gambero:

«Jee-chan, perché non mangi?» ha chiesto mia madre, cacciandomi dai miei pensieri, io sono tornata nella realtà e le ho sorriso, prendendo una polpetta e infilandomela in bocca.

«Pensare così tanto alla tua età ti farà diventare vecchia prima, figliola.» ha inveito mio padre, guadagnandosi una sberla dietro la testa da mia madre.

«Ma che dici, scemo!» si è voltata verso di me sorridendo «Non ascoltare tuo padre, continua a pensare a tutto quello che vuoi.» ho riso a causa della scena che avevo appena visto, all'inizio i miei genitori mi hanno guardato in modo strano, sicuramente chiedendosi se davvero faceva così ridere il gesto di mia madre, ma alla fine non hanno potuto evitare di venire trasportati dalla mia risata.

Uchiha Chronicles: Akatsuki arc.Where stories live. Discover now