17: I Tre Ninja Leggendari.

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Alle prime luci dell'alba, come promesso, ci siamo messi in marcia verso Konoha.
Tomoshi era molto stanco, ma dalla sua natura pigra era evidente che sarebbe stato stanco in qualsiasi occasione. I rami sotto i nostri piedi scorrevano veloci e il bosco era tranquillo, nessuna traccia di Orochimaru o ninja traditori:

«Non capisco perché svegliarsi così presto.» si è lamentato Tomoshi tra uno sbadiglio e l'altro.

«Se non la smetti di lamentarti ti dò fuoco.» ho detto, guardandolo male, lui stava per rispondere ma ci ha ripensato.

«Al villaggio staranno facendo gli esami di selezione dei Chunin...» ha cambiato discorso, cercando di farmi calmare «Chissà come starà andando mio cugino.»

«Tuo cugino?» Sasuke non mi aveva detto che c'era un Nara tra i suoi compagni di classe, ma d'altronde Sasuke non parlava mai dell'Accademia.

«Sì, si chiama Shikamaru ed è il figlio del capo clan.» dalla sua voce si capiva che ne andava molto fiero «È veramente in gamba, già padroneggia la Tecnica del Controllo dall'ombra e l'ultima volta che abbiamo parlato stava imparando la Tecnica dello Stritolamento dell'ombra.»

«È già più bravo di te e ha solo dodici anni.» ho detto, scherzando, quando facevo quelle battute mi ritornava in mente Shisui.

«Sei proprio simpatica quando fai così, Hisujee.» ha risposto Tomoshi, quasi sembrava infastidito ma il sorriso sulle labbra diceva tutt'altro.

...

Ci siamo fermati in un punto nascosto nella foresta, mancava poco all'arrivo al villaggio ma Tomoshi sentiva il bisogno di riposare.
Ci siamo seduti sotto l'ombra di un albero, nel frattempo stavamo parlando tra noi:

«Comunque in una sola missione siamo riusciti a beccare due dei tre Sannin.» ha detto Tomoshi, aveva gli occhi chiusi e la testa posata sulle mani, mentre la schiena poggiava sul tronco dell'albero.

«È veramente incredibile, anche se Jiraiya sembra tutto tranne che un Sannin.» ho detto, ricordando le osservazioni del ninja sul mio aspetto fisico.

«Perché, non lo sai come lo chiamano?» Tomoshi ha sorriso maliziosamente, mantenendo sempre gli occhi chiusi «L'Eremita pervertito.» mi sono fatta rossa, in quel momento ho ringraziato la pigrizia di Tomoshi che gli ha impedito di vedere il mio imbarazzo.

«Orochimaru invece...» solo a nominarlo mi si accapponava la pelle.

«Se avesse davvero lui tua madre, cosa faresti?» mi ha chiesto il mio compagno, aprendo gli occhi per vedere la mia reazione.

«Io...» ho distolto lo sguardo, pensando a cosa avrei fatto «Lo seguirei fino al suo nascondiglio e da lì lo costringerei a liberarla. In un certo senso spero davvero che l'abbia presa lui.» ho confessato, dopotutto avrebbe significato che comunque era viva e che le mie speranze non erano vane.

«Ti capisco, sapere che è viva ma in mano a Orochimaru è sempre meglio di sapere che è morta.» mi ha sostenuto Tomoshi, richiudendo gli occhi e forse cercando di addormentarsi.

«Certo che se avessimo trovato anche Tsunade...» ho continuato io, giocando con un filo d'erba accanto alla mia gamba.

«Tsunade è la più pericolosa di tutti e tre.» ha detto Tomoshi, scosso da brividi.

«Addirittura più pericolosa di Orochimaru?» mi sembrava poco credibile.

«Davvero pensi che sia la più debole?» Tomoshi ha aperto di nuovo gli occhi, questa volta visibilmente scocciato «Ha una forza sovrumana dovuta al suo controllo perfetto del chakra, è il ninja medico più esperto del mondo, ha il marchio della Tecnica della Rinascita, il Byakugou ed è l'unica in grado di richiamare la regina delle lumache Katsuyu...» ha spiegato tutto d'un fiato Tomoshi, sconvolgendomi.

«...ed è anche soprannominata l'Imbranata Leggendaria.» ho aggiunto io, riferendomi alla sua sfortuna nel gioco d'azzardo, cosa per cui è famosa tanto quanto le sue abilità da ninja.

«Non è divertente.» ha detto Tomoshi, guardandomi male per poi chiudere per l'ennesima volta gli occhi.

«Scusa, non sapevo fossi così fan di Tsunade.» mi sono stata zitta e ho chiuso gli occhi anch'io dopo una notte passata in bianco.

Ho sognato Sasuke che urlava dal dolore, Itachi che sputava sangue e io che non ero più in grado di vedere. Mi sono svegliata di soprassalto, il sudore freddo che mi imperlava la fronte coperta dal simbolo di Konoha:

«Finalmente ti sei svegliata, pensavo ti fosse successo qualcosa.» ha detto Tomoshi, sorprendendomi per il fatto che già stava in piedi.

«Perché sei già sveglio?» gli ho chiesto, sbadigliando e togliendomi il copri fronte per sistemarmi i capelli arruffati.

«Perché è molto tardi, quasi ora di pranzo.» ho sgranato gli occhi e mi sono alzata subito da terra, cercando di legare velocemente il copri fronte dietro la testa.

«Ma potevi chiamarmi!» ho esclamato, stirandomi le gambe.

«Le donne svegliano gli uomini, non il contrario.» ha asserito, io mi sono bloccata come stavo e l'ho guardato con lo Sharingan, lui si è spaventato subito «Scusa, scusa, non intendevo davvero quello che ho detto.» ho riacquistato i miei occhi neri e sono saltata sul ramo di un albero, iniziando a correre verso sud.

...

«Secondo te Jiraiya e Orochimaru sono entrambi a Konoha?» ho chiesto improvvisamente a Tomoshi, che stava saltando sui rami dietro di me.

«Jiraiya sicuramente sarà a Konoha. Orochimaru...» ha assottigliato gli occhi «Penso che dovremmo avvertire il Terzo Hokage anche di lui, è sicuramente più una minaccia che una benedizione.»

«Hai ragione, niente di buono può venirne fuori da Orochimaru nel Villaggio della Foglia.» ho detto, ribadendo le parole del mio compagno di squadra.

Mentre tornavo nel villaggio, ho capito che alla fine Tomoshi non era così male come sembrava, ovviamente se fossi capitata in squadra con lui lo avrei ucciso molto prima, ma semplici missioni in quel modo erano piacevoli in sua compagnia. Per un momento mi era passata per la mente l'idea di dirglielo ad alta voce, ma sono tornata nei miei sensi e ho capito che sarebbe solo servito a gonfiare il suo ego maschilista, cosa di cui nessuno aveva bisogno. Speravo che un giorno, magari una donna, gli avesse fatto capire che in realtà siamo tutti uguali, soprattutto nel mondo dei ninja.

«Che hai?» mi ha chiesto, osservando la mia espressione pensierosa.

«Niente, stavo pensando a un sacco di cose messe insieme.» ho risposto, sorridendo.

«Benvenuta nella mia testa.» ha detto lui, facendo una battuta, io ho riso prendendolo alla sprovvista ma, dal suo volto, ho capito che la mia reazione era stata una piacevole sorpresa.

Uchiha Chronicles: Akatsuki arc.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora