E tutto comincia adesso!!

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Storia originale

Titolo: E tutto comincia adesso!!

Autore: Giulia8852

Trama: Mathilde è una piccola bimba che vive nella città di Napoli. I suoi genitori sono morti e ogni giorno ne sente la loro mancanza. La sua passione è per il Natale, una festa che crede straordinaria. Ma la notte di questa magnifica festa nessuno riceve il proprio regalo...

Recensione: Quindicesima recensione per Recensioni Bbbelle. Nonostante il caldo ci stia divorando e le letture su Wattpad ci aiutino nell'intento di distrarci dal sudare, oggi parliamo di una storia originale che ha come fulcro il Natale.

Notiamo sin dal primo capitolo che la protagonista (e narratrice!) di questa storia è una bimba di nome Mathilde. Bel nome.

Si presenta a noi immediatamente, dicendoci che frequenta la quinta elementare e che ogni primo dicembre si dedica alla scrittura di un tema sul periodo natalizio. Una scelta di narrazione molto particolare: solitamente non si sceglie il punto di vista di una bambina per descrivere una storia, specialmente se in prima persona. 

Mi piace il fatto che il lettore sia catapultato nella vita della piccola protagonista, tuttavia ci sono delle cose che non mi convincono come, per esempio, i luuuunghi dialoghi. Che intendo?

Per esempio, nel secondo capitolo, la maestra di Mathilde le fa i complimenti per il suo tema natalizio. Non credo che una persona, nella vita reale, si metterebbe mai a parlare così a lungo. Secondo me bastavano magari delle frasi più brevi, magari intervallate dalle descrizioni delle emozioni che Mathilde provava al momento in cui venivano dette. Forse, in questo modo, il tutto poteva essere più verosimile. Stessa cosa per quanto riguarda il discorso del preside.

Le descrizioni del luoghi scarseggiano un po'... ma non credo che, questa volta, sia un grande problema. Parliamo pur sempre di una bimba delle elementari che parla della sua vita: probabilmente, nella realtà, nessun bambino si soffermerebbe nel parlare del colore del pavimento di casa sua o delle pareti della sua classe. Comunque, qualche piccola descrizione sarebbe gradita, giusto per farsi dare un'idea generale.

Come caratterizzazione dei personaggi ci siamo: ricordiamoci che vediamo il mondo dal punto di vista di Mathilde. Le nozioni che ricaviamo dalle sue parole sono sufficienti a farci capire il rapporto che lei ha con gli altri e con la scuola. 

L'unica cosa che mi ha fatto un po' storcere il naso è la morte dei genitori: non credo che sarebbe semplice, per una bimba di quinta elementare, dire immediatamente (in un figurato "primo capitolo") di essere orfana di entrambi i genitori. Credo che sarebbe qualcosa che proverebbe a tenere nascosta e che, se tirata fuori, possa scatenare una grande rabbia in lei. Ovviamente ognuno reagisce in maniera differente e consona al proprio carattere, eppure credo che questa apparente consapevolezza di Mathilde stoni un po' con il resto della storia.

A livello di trama, credo che sia il caso di aspettare per vedere arrivare un po' di ciccia. Nei primi quattro capitoli veniamo inseriti nella routine di Mathilde e della sua vita. 

Sono assolutamente invidiosa di lei che, alla veneranda età di dieci anni, è già in possesso di una Huawei p20 Lite. 

DAMN GIRL, GIMME THAT PHONE.


Grammaticalmente e sintatticamente non ho trovato grandi errori e questo è assolutamente un punto a favore. Mi sono annotata giusto due cose qua e là, che allego:

* in generale, occhio alla punteggiatura. A volte le frasi sono troppo lunghe e hanno bisogno di una virgola per ripristinare il respiro naturale di lettura

* "Si Chiama Giorgia" nel primo capitolo

* "Maestra, ma cosa sono le doti?" nel secondo capitolo

* sarebbe meglio scrivere i numeri a parola, come per esempio nel quinto capitolo. Per quanto riguarda i compiti segnati sul quaderno, credo che la scrittura vada bene così: magari li avrei scritti in grassetto o in corsivo per evidenziarli dal resto del paragrafo, ma questa è una pura scelta estetica

* nel primo capitolo forse ci sono troppi puntini di sospensione... ne bastano la metà, a mio parere, e si otterrà un risultato ancora più efficace! (idem per i punti esclamativi)

L'utilizzo delle emoji a cuoricino nel titolo dei capitoli mi sembra geniale: dà un grande rimando ad un mondo infantile e, ahimè, lontano. 

É stata una piacevole lettura, leggera e senza pretese. La consiglio per chi volesse fare un piccolo salto nel passato e ricordare le marachelle da bimbi delle elementari.


Mathimargo




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