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A pranzo, affronto l'argomento scuola con mia madre. Ascolta quello che ho da dire e la scopro entusiasta dall'idea. Non vedo mia madre così raggiante da molto tempo, non perde nemmeno un secondo e corre in cucina a prendere il suo telefono dal bancone per avvisare il direttore della scuola che l'indomani sarei andata a trovarli. Io, non lo so come mi sento, prima, parlandone con Stefano sembrava tutto normale ma adesso che la cosa si sta per concretizzare, sto già pensando di ritornare sui miei passi. Andare in camera mia e non lasciarla fino a domani pomeriggio, quando ormai le lezioni saranno terminate.
Invece, rimango seduta a tavola ad osservare tutto quello che sta succedendo intorno a me, e penso come una scelta presa qualche ora prima, potesse cambiare l'umore delle persone che avevo accanto.
Dopo aver aiutato mia mamma a sparecchiare e lavare i piatti, raggiungo Stefano in salotto.
Decido di mettere un film e passare il pomeriggio accoccolata a lui sul divano. Mi distendo e lui fa lo stesso accanto a me, gli do le spalle ma percepisco la sua presenza, mi sta tenendo stretta tra le sue braccia. Guardiamo per un po' la tv, poi mi giro piano verso Stefano e ricambio l'abbraccio, con una mano accarezzo il suo braccio, indossando una semplice t-shirt nera si intravede la sua muscolatura. Non ha mai praticato chissà che sport, ma qualche volta alla settimana si presta a correre e a fare qualche sollevamento pesi a casa. Questo lo ha sempre portato ad avere un fisico asciutto ma anche muscoloso. Scorro con le mie dita le sue braccia, fino ad arrivare al collo. Inizio a disegnare cerchi sulla sua pelle, sono nervosa. Non abbiamo mai avuto un contatto del genere, ma a lui non sembra dargli fastidio. Mi guarda negli occhi, e lo fa con un'intensità tale da farmi sentire nuda sotto al suo sguardo. Si avvicina al mio viso lentamente, fino ad appoggiare le sue labbra sulle mie, ci lasciamo andare ad un lungo ed appassionato bacio.
Le mani vagano sui nostri corpi, pronte ad esplorare e vivere il momento, poi mi ricordo che ci troviamo in salotto e che mia madre potrebbe entrare nella stanza da un momento all'altro. Quindi mi alzo lentamente, prendo la mano di Stefano e gli faccio segno di seguirmi. Corriamo come degli stupidi su per le scale ed entriamo in camera mia. Chiudo alle nostre spalle la porta e ci ritroviamo uno davanti all'altra con il respiro corto. Lo spazio tra di noi, diminuisce sempre di più fino a sfiorarci il naso, indugiamo un po' giusto il tempo di trovare il coraggio, di spingerci oltre le nostre emozioni.
I nostri corpi si uniscono, le mani di Stefano percorrono il mio corpo fino a toccare le mie curve, il tocco è dolce e gentile, mi prende la mano e l'appoggia sul suo petto. Sento il mio palmo irrigidirsi al contatto con i suoi addominali, solo un sottile tessuto mi separa dal contatto diretto con la sua pelle. Un mare di sensazioni prendono il sopravvento e la curiosità e eccitazione crescono. Anche dagli occhi di Stefano, percepisco il sentimento che lo sta divorando, finisce di tracciare il suo percorso arrivando all'orlo della mia maglietta, mi guarda aspettando un permesso che io gli do silenziosamente. Sfila dolcemente il tessuto che copriva i miei seni fino a quel momento e mi ritrovo solo con un reggiseno azzurro pastello addosso. Sono imbarazzata - è passato parecchio tempo dall'ultima volta che ci siamo ritrovati in questa situazione - ma lo sguardo di Ste mi sprona a fare lo stesso con lui, faccio un lungo respiro, le mie mani prendono l'estremità della sua maglietta e gliela tolgo. Ci ritroviamo così, meno vestiti e con molte emozioni. Prendo per mano Stefano e ci dirigiamo verso il mio letto, decido di sdraiarmi e il mio fidanzato fa lo stesso. Ci mettiamo uno di fronte all'altro, timidamente lo tocco con le dita come se avessi tra le mani una scultura di cristallo che potrebbe frantumarsi, da un momento all'altro.
Mi sento così vulnerabile, il ragazzo davanti a me osserva i miei movimenti, in silenzio, senza mai distogliere lo sguardo. I suoi occhi sono diversi, le verdi iridi più intense mi scrutano e mi fanno sentire la ragazza più bella del mondo.
Mi avvicino di più a lui, tracciando sul suo corpo piccoli baci fino ad arrivare al collo. Sento il suo respiro farsi irregolare e capisco che tutto il controllo che ha, lo sta avendo per me. Prende anche lui a baciarmi, e io scoppio a ridere quando il suo respiro accarezza la mia pelle. Non ci siamo mai sentiti così complici come in quell'istante, l'imbarazzo iniziale piano piano sta andando via e la voglia di scoprire il nostro amore si fa spazio nel mio cuore e nella mia mente.
Stefano mi abbraccia di nuovo, un sorriso meraviglioso gli illumina il viso, mettendo in risalto le sue fossette. Mi prende per il viso e mi stampa un bacio ricco d'amore. Non vorrei stare in nessun altro posto al mondo, sono esattamente dove voglio essere, accanto al ragazzo che amo.
Dei piccoli rumori provenienti dalla porta ci distolgono dal momento, mia madre, «Emma, sei qui? Io sto andando a fare delle commissioni» ci rimettiamo subito le magliette, io mi sdraio in pancia in giù prendendo il libro che ho sul comò, Stefano si siede accanto a me.
«Si, mamma. Entra pure» mamma, mi guarda mentre io sfoglio il libro facendo finta di leggere, non dice nulla, ma so già che me la ritroverò più tardi in cucina a farmi un interrogatorio.
Io e lei siamo fatte così, a volte come cane e gatto ma ci vogliamo un gran bene.

«Va bene, e che vi avevo lasciato in soggiorno e non vi ho più visti. Pensavo foste usciti. Ci vediamo più tardi, ciao Stefano», dice lei entrando in camera, guardandosi un po' attorno e poi dirigendosi nuovamente verso l'uscita.

«Ciao, Emanuela e grazie ancora per il pranzo, come sempre, delizioso», mamma sorride al complimento e se ne va, chiudendo la porta dietro di sé.
Rimetto a posto il libro e ritorno da Stefano, che mi accoglie di nuovo.
«Grazie per il bellissimo pomeriggio» gli dico, sfiorandogli le labbra, ricambia il bacio accarezzandomi dolcemente il viso con le dita.

«Grazie a te, per mettermi di viverti, ora devo andare. Domani mattina ti passo a prendere, ti accompagno a scuola», lo prendo per mano, scendiamo per le scale e lo accompagno alla porta. Ci salutiamo di nuovo, labbra con labbra, occhi con occhi. Il mio cuore strabocca ancora di emozioni.

Non vedo l'ora che sia domani, la paura è passata. Domani è il giorno in cui riprendo in mano la mia vita.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 22, 2019 ⏰

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Il mio destino - La mia rivincita [ Moments Series]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora