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Mi tiro mentalmente un pizzicotto per assicurarmi che sia tutto vero.
Neanche fosse un principe uscito da qualche film della Disney!
Restiamo ancora un po' a fissare quel panorama perfetto regalato dal cielo, con la sua luna e le sue stelle.

«È ora di andare.», mi dice.

Prendo il cellulare dalla pochette per controllare l'ora e sussulto, notando che la mezzanotte è già passata da un pezzo.

«Sì, forse è il caso. Soprattutto se non voglio finire a dormire sotto i ponti!»

Nonostante i miei genitori pensino che io sia con Bea, perdonando sicuramente il mio ritardo, mi conviene comunque rientrare il prima possibile per non destare sospetti.

Christian si sfila la giacca e me la adagia sulle spalle, notando forse la mia pelle d'oca, provocata dalla brezza notturna.

Mi prende di nuovo a braccetto - sorridendo entrambi per il gesto, questa volta - e ritorniamo alla macchina senza dire nulla, forse per non rovinare il momento ed in generale la serata fantastica, che purtroppo finirà da qui a poco.

Come ha già fatto nel corso della serata, mi apre la portiera per permettermi di salire in auto, e dopo poco prende posto anche lui.

La radio questa volta è tenuta ad un volume basso, creando un sottofondo piacevole, mentre la sua mano destra finisce di nuovo sulla mia gamba. Il contatto fra di noi comincia a non crearmi più quel disagio iniziale, probabilmente è il mio corpo che si sta abituando a lui.

Mentre torniamo verso casa, mi appoggio alla sua spalla, attenta a non compromettere la sua guida.

«È stata una bellissima serata. Grazie.», gli dico, sorridendo.

«Tutto merito della tua presenza. Se non ci fossimo incontrati io ora sarei a casa a fare qualche nuovo mix, e tu probabilmente saresti a leggere un libro, oppure, data l'ora, a dormire.», ed in effetti sarebbe proprio così, se ora non fossi con lui.

Mi prendo del tempo per riflettere su tutte le attenzioni che, in poco tempo, Christian ha riservato per me.

Sarà che sono cresciuta con la consapevolezza che nessuno ti dà nulla senza voler altro in cambio, stando sempre con i piedi per terra, sia nelle relazioni che nella vita di tutti i giorni, ma pensare a questi momenti mi rende irrequieta, come se dovessi aspettarmi una fine da un momento all'altro. Non voglio avere delusioni, e non mi piace essere illusa. Il mio cuore ne soffrirebbe troppo.

Il viaggio prosegue in silenzio fino all'arrivo davanti casa di Bea, dove gli ho chiesto di lasciarmi, così da poter fare due passi a piedi nel tornare a casa.

Una volta slacciata la cintura di sicurezza, mi sfilo la giacca e gliela riporgo, ringraziandolo per il gesto.

«Buonanotte, Em.», mi augura, baciandomi delicatamente le labbra.

«Buonanotte, Chry.», rispondo aprendo la portiera, e prima di scendere lo guardo un'altra volta, incapace di lasciarlo già andare. Mi allungo di nuovo verso di lui e gli schiocco un altro bacio. «A domani.», dico, sorridendogli, lasciandolo sorpreso e felice.

Mi incammino verso casa, trovando la strada deserta. Menomale che casa mia non è tanto lontana da qui.
Una volta arrivata apro piano la serratura, trovando fortunatamente tutte le luci spente, segno che i miei dormono di già. Salgo subito in camera, infilandomi il pigiama e buttandomi sul letto, sotto le coperte con il mio cellulare.

Quasi quasi mando un messaggio a Bea. Ho una voglia matta di trascorrere un po' di tempo con lei, domani.

«Ciao sister. Domani, dopo scuola, passiamo il pomeriggio insieme?»

La sua risposta arriva in un secondo, quando io pensavo stesse già dormendo.

«Certo sister, per caso volevo scampartela? Devi raccontarmi tutto. E con tutto, intendo TUTTO!»

La sua risposta mi fa ridere: è sempre la solita.

«Ok! A domani, buonanotte. Baci

Mi rigiro nel letto, felice, stanca e pronta per addormentarmi, quando mi arriva un altro messaggio, ma questa volta da Christian.

«In un solo giorno ho scoperto quanto mi sia difficile stare lontano da te. Ho trascorso un pomeriggio fantastico e una serata altrettanto bella. Spero di passare molto altro tempo con te. Sogni d'oro, Em

Un sorriso spontaneo mi piega le labbra in un espressione sognante.
Digito velocemente ed emozionata una risposta.

«È stato fantastico anche per me, e spero anche io di poter ripetere. Buonanotte, Chry

È davvero dolce... Estremamente dolce.
Diffidente come sono sento di dovermi allontanare da lui, ma in questo momento non riesco neanche a pensarci, ancora intenta a crogiolarmi nei ricordi di quella splendida serata. Come fare senza di lui, ora che so come si sta con? Come si fa a togliere il sole al cielo? Sarebbe sempre notte. E lui, ora, ha portato un bel po' di luce nelle mie giornate.

Mi addormento con questo pensiero.

Il suono della sveglia mi fa sobbalzare.

Ho ancora una tremenda voglia di dormire, essendo tornata tardi ieri sera, ma la scuola mi attende, e mi trascino in bagno controvoglia.

Mi stropiccio gli occhi mentre apro il rubinetto del lavandino: mi lavo la faccia con acqua fredda, ciò che mi serve per svegliarmi completamente.

Mi sciacquo velocemente e pesco dall'armadio un jeans comodo ed una felpa. L'inverno si avvicina.

Sistemo i capelli in una treccia e cerco di cancellare i segni delle poche ore di sonno con un po' di trucco, guardando poi il risultato allo specchio soddisfatta. Non faccio poi così paura.
Quando finisco di sistemare lo zaino con i libri e la divisa pulita sono le 07:45. Devo correre!

Scrivo velocemente un messaggio alla mia migliore amica: «Sister, ci vediamo direttamente al Break Cafè, sono in ritardo. Ordini tu per me?»

«Certo Em, però muoviti!»

«Sto arrivando!», l'avviso, e mi precipito fuori casa.

Arrivata davanti al bar, vedo Bea aspettarmi al solito tavolino, intenta a finire la sua brioches,

«Ciao Bea!», la saluto con un leggero fiatone, sedendomi di fronte a lei.

«Ehy, era ora! Te la sei presa comoda stamattina, eh?»

«Voglia zero!», rispondo con una smorfia, «Ma eccomi qui.», e metto una bustina di zucchero al mio cappuccino.

Lo bevo velocemente, così come mangio la brioches in soli tre bocconi, senza quasi masticarla, per risparmiare tempo.

«Devo pagare, Bea!», le dico, mentre mi trascina fuori dal bar.

«Già fatto, ed ora andiamo o faremo tardi a lezione!»

Le sorrido grata. «Grazie!», e le do un bacio sulla guancia.

Davanti all'istituto mi sorprende scorgere le sue bellissime fossette ed i suoi intensi occhi azzurri a scrutarmi felici, come se stessero aspettando solo me.
Cosa ci fa qui?
La mia giornata sta decisamente migliorando.

Il mio destino - La mia rivincita [ Moments Series]Where stories live. Discover now