1.

1.3K 90 107
                                    

È un'estate come un'altra.
Solita noia.

Ogni anno io e i miei genitori torniamo qui, al Caravan Park La Vesima.
La prima volta che ci recammo in questo posto fu per una promessa fatta da mio padre: portarmi all'acquario di Genova, che dista solo 17 km dal campeggio.
Da quell'anno non abbiamo più cambiato meta per le vacanze, oramai siamo di casa.

Sì, è bellissimo, ma gli anni sono passati, e se prima mi bastava poco per divertirmi, ora - che ho sedici anni - dovrei svagarmi come ogni altra ragazza della mia età, pensando alla musica, alle discoteche (posti affollati che in realtà non attirano molto la mia attenzione), e ai ragazzi.
Beh, a dire il vero ai ragazzi non dovrei pensarci troppo, essendo fidanzata!
Lui si chiama Stefano e siamo cresciuti insieme, abbiamo frequentato le stesse scuole e siamo usciti con gli stessi amici, da sempre. Praticamente condividiamo tutto... Forse fin troppo.

Quest'anno le vacanze mi hanno permesso di stare un po' lontana da lui, per schiarirmi le idee, cosa che mi risultava impossibile in città perché non mi ha mai dato occasione per restare un attimo da sola, in pace, standomi sempre col fiato sul collo. È troppo oppressivo, a volte si comporta più come un fratello maggiore che come un fidanzato, e sinceramente non so più cosa provo per lui.
Forse ho sbagliato a definirci fidanzati.. Lo siamo per modo di dire: le uniche effusioni che ci scambiamo sono dei timidi abbracci ed il tenerci per mano, e mi sto rendendo conto che questo non mi basta più, questo non è amore.

«Emma? Emma, mi senti?», quasi mi viene un infarto. Incantata nei miei pensieri, non mi sono nemmeno accorta dell'arrivo di mia madre nella cucina.

«Scusa mamma, ero sovrappensiero. Buongiorno!», le dico sorridendo, e mi avvicino a darle un bacio sulla guancia.

«Buongiorno tesoro, sei sempre la solita! Sbrigati con la colazione, dobbiamo fare qualche commissione prima di andare in spiaggia.»

Annuisco, facendo velocemente colazione e, appena finito, correndo a buttarmi sotto il getto dell'acqua calda e rilassante della doccia.
Mentre mi preparo, decido di lasciare i miei lunghi capelli biondi mossi, e sopra il mio bikini preferito indossare un semplice vestito a fantasia: con questo caldo è impossibile indossare altro.

Io e mia madre siamo andate in giro per negozi alla ricerca di souvenir da portare a parenti ed amici al ritorno dalla vacanza, ed io ho trovato un bellissimo portafoto rappresentato da un delfino su un tappeto di conchiglie da regalare a Bea, la mia migliore amica. È il regalo perfetto! Già immagino la sua reazione entusiasta, ha portafoto di tutte le forme possibili, una vera e propria collezione. Anche questo avrebbe racchiuso un momento da noi immortalato in una delle migliaia di foto che siamo abituate a farci.

Quando usciamo dal negozio di souvenir mi ritrovo di fronte ad una biblioteca, e non posso fare a meno di entrarvi.
Avviso frettolosamente mia madre, dicendole che sarei entrata "un momento" (nonostante lei sappia che il mio giro prenderà molto più tempo!), e mi precipito all'interno in un attimo.

Ho sempre amato le biblioteche, uno scrigno prezioso di parole, frasi e storie in cui potersi immergere.

Mi dirigo spedita verso gli scaffali in cui sono catalogati i libri che più mi interessano: i romanzi rosa. Ebbene sì, sono un'inguaribile romantica!
Talmente la fretta di raggiungere i miei amati libri che non guardo neanche dove metto i piedi, scontrandomi con qualcuno.

Intontita alzo gli occhi, ed il mio cuore perde un battito.

Davanti a me c'è un ragazzo slanciato dai capelli castani corti e spettinati, ed un paio d'occhi azzurro cristallino, che mi guardano curiosi. Uno spettacolo.

«Scusami...», è l'unica cosa che riesco a balbettare.

Mi sorride, poi continua per la sua strada.
Il suo sorriso mi attraversa completamente, arrivando in qualche modo alla mia anima.
Non avevo mai visto una creatura così bella, ma so anche che mai più lo rivedrò.




Il mio destino - La mia rivincita [ Moments Series]Where stories live. Discover now