Non una fine

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5 Giugno 2003

LARA

Finalmente l'effetto del jet-leg è svanito, beh, per forza, sono a New York da già due giorni. Non so dire se i mesi appena trascorsi siano stati duri o no, però sono quasi certa di essere riuscita a riacquistare la pace che tanto desideravo. Manco dalla Grande Mela da gennaio e non posso non ammettere che mi sia mancata. La capitale nipponica e la città più famosa d'America, per certi versi, a volte, si somigliano, ma per la maggior parte dei casi, sono due mondi totalmente diversi. 

E' lì che mi sono rintanata per tutto questo tempo, a Tokyo; come avevo detto, ho preso la mamma e l'ho portata con me nella sua Terra d'origine, dove ha sempre voluto tornare, senza però mai osare farlo, non voleva separarsi da papà, tanto preso dal suo lavoro da non avere mai un periodo di tempo per rilassarsi e concedersi una vacanza. Mia madre non sarebbe mai partita da sola, così un giorno l'ho chiamata per avvisarla che avevo preso due biglietti per la capitale del Sol Levante, uno per me e uno per lei e si è persino commossa quando ha realizzato che se ne sarebbe stata per un pò nel suo adorato Giappone, anche se le dispiaceva lasciare da solo papà. E' un uomo grande e grosso ed io sapevo che se la sarebbe cavata anche senza sua moglie e poi corre sempre qua e la, non avrebbe sofferto la solitudine, sarebbe stato perennemente impegnato, però so che avrebbe voluto poter venire con noi.

La mamma non ha smesso un giorno di indossare gli abiti tradizionali, si è cambiata in aereoporto, non appena siamo giunte nella capitale giapponese e si è sfilata il kimono solo al rientro negli Stati Uniti. La mia dolce genitrice è come rinata dopo questo viaggio e devo dire che anch'io ho subito lo stesso effetto: questo Paese meritava una seconda chance e adesso che gliel'ho concessa, sento di amarlo ancora di più e che tutti i rancori del passato sono svaniti.

I mesi di pausa mi sono serviti, ho ritrovato me stessa, ho ritrovato il sorriso e la tranquillità, ho smesso di pensare a ciò che mi opprimeva e ho dedicato tempo a me, coccolandomi, viziandomi, facendo ciò che più mi andava. E' stato un periodo lungo, al termine del quale mi sono sentita come rinvigorita. Il Giappone ha visto nascere la nuova Lara Cassidy, priva di insicurezze e paure, ha fatto sorgere una ragazza completamente diversa da quella di prima, pronta ad affrontare tutto quanto, pronta a tornare negli Stati Uniti con un'energia tutta nuova. La Lara Cassidy di oggi non ricorre agli ansiolitici e agli antidepressivi, la ragazza che questo specchio riflette ha già scacciato via tutte le sue paturnie ed è pronta per ricominciare.

"Siete incantevole, signorina" fa Mary, quasi commossa. La buona, cara, vecchia Mary, come mi è mancata!

Ho finalmente comprato un appartamento tutto mio, per la verità ne ho presi due perchè son due le città che sento come casa mia: una delle mie due dimore si trova in Giappone, ovviamente, l'altra mi ospita al momento.

Ho richiesto di poter essere truccata, acconciata, abbigliata e accessoriata qui, a casa mia e per fortuna, me l'hanno concesso. Chissà se adesso, dopo aver rischiato di perdermi, sono più prudenti e disponibili con me, pronti a soddisfare anche le mie richieste! Non volevo che questa casa si riempisse di hairstylist e make-up artist, Mary, che ha le mani d'oro, sarebbe stata più che sufficiente; è stata lei, dunque, a farmi i capelli, a scegliere il vestito e a truccarmi per l'occasione.

Sorrido contemplando la mia immagine: "hai cercato di farmi somigliare a Audrey Hepburn, per caso?" le chiedo divertita, Mary mi ha consigliato di indossare un semplice tubino nero con le spalline che mi arriva a metà polpaccio, dei guantini e dei tacchi a spillo, poi ha raccolto le mie ciocche in uno chignon, completando la mia acconciatura con un piccolo diadema, luccicante come la collana che mi ha legato al collo; non posso fare a meno di pensare che si sia ispirata all'attrice protagonista di "Colazione da Tiffany", tutto sommato devo ammettere che ha fatto proprio un ottimo lavoro, si, il risultato mi piace e poi credo che abbia cercato di far combaciare il mio look con quello dei ragazzi.

CRY BABYHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin