Qualcosa si aggiusta, qualcosa si rompe

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20 Dicembre 2002

LARA

Credo che ormai manchi poco all'arrivo, siamo in viaggio da diverse ore, ma quella che stiamo sorvolando è l'America, dunque atterreremo a breve.

Sono molto eccitata e sebbene sia stanca, non sono riuscita a chiudere occhio durante tutto il tempo del volo, sono così felice di rientrare negli Stati Uniti, anche se sarà per un breve periodo, dopodichè ripartiremo per completare la tourneè. Giriamo il mondo da circa tre mesi, il tour si è prolungato più del dovuto o forse sono io che ho calcolato male i tempi; quando non mi lascio prendere dalle mie paturnie, trovo che spostarmi da terra in terra sia fantastico, non ho visto molto dei luoghi in cui sono stata, ma mi sono goduta altre cose: ho incontrato tanta gente, ho imparato qualcosa di nuovo in ogni posto che ho visitato e ho arricchito, di volta in volta, il mio bagaglio di esperienze diverse. Tutto sommato penso che io sia fortunata a svolgere questo lavoro, avrà molti aspetti negativi, ma è anche qualcosa di meraviglioso; non smetterò mai di emozionarmi per tutto il calore che la gente, in ogni parte del pianeta, mi dimostra e, sebbene sia la persona che oggi più mi fa soffrire, devo riconoscere che, se adesso mi trovo ad essere Lara dei Princess, è per merito di Tyler.

"Siete di buon umore, signorina" nota Mary, io annuisco: "è così" ammetto. Non so se sia per via del nostro ritorno a casa o perchè tra qualche giorno sarà Natale, però, questa mattina, mi sono alzata dal letto col sorriso sulle labbra e ce l'ho ancora stampato in faccia. Dopo diversi mesi, rivedrò quel mio rigoroso ma, in fondo, tenero padre e quella mia mamma buona e paffuta e non solo, rivedrò lui, Danny. Ho preso dei pensierini per tutti e tre, quello della mamma proviene dalla Turchia, quello di papà, invece, dalla Spagna e il souvenir che ho scelto per Danny, invece, viene dalla capitale dell'amore: Parigi.

In quante città siamo stati in quest'ultimo periodo: abbiamo suonato in Cracovia, Varsavia, a Berlino, a Roma e Milano, ad Atene, e a Lisbona; abbiamo fatto concerti in Ungheria, Romania e Bulgaria, insomma, abbiamo quasi terminato con l'Europa, manca solamente il Regno Unito per poi tornare nel nostro continente e completare con le ultime tappe il nostro lungo tour.

"Sveglia Bella Addormentata" fa Will, mollando una gomitata a Bobby che dorme già da un bel pezzo, collassato proprio su Will, "cosa? Siamo arrivati?" chiede mentre si stiracchia, si, stiamo per atterrare. Anche Tyler si era appisolato, ma ha appena aperto gli occhi e guarda già fuori dal finestrino. Ormai ci siamo abituati a questa sensazione di pesantezza, alla forza di gravità che sembra schiacciarci durante l'atterraggio, quindi non ci facciamo più neanche caso. "New York, finalmente" dico non appena ci è permesso scendere dall'aereo, "ho una stramaledetta voglia di pancakes e tutto il cibo spazzatura che abbiamo qui" fa Bobby, si, buona vecchia America, ci sei mancata.

La gente, in aereoporto, ci nota, questa volta non abbiamo bisogno di camuffarci, ci pensano i bodyguards a far si che i fans non si avvicinino troppo. Qualcuno chiama il nostro nome, qualche giornalista viene dalla nostra parte e in un attimo, ci vengono rivolte migliaia di domande che, se anche volessimo, non riusciremmo a rispondere a tutte: "com'è stata la prima parte del vostro tour mondiale? Quando riprenderete a girare per la tourneè?", la maggior parte di esse, però, vengono rivolte a Will: "Signor O'Conney, settimane fa è stato beccato assieme ad una donna misteriosa che qualcuno ha identificato con Isabella Martin, la vocalist di un nuovo gruppo emergente, conferma? Che tipo di rapporto ha con la signorina Martin?" chiedono, "non abbiamo intenzione di rilasciare dichiarazioni" risponde il manager, ma i reporters insistono, anche a questo, ormai, siamo abituati, con Tyler è accaduto talmente tante volte! "E lei, signorina Cassidy? Ha qualcosa da dire riguardo allo scatto che l'ha vista protagonista assieme al bassista dei Red Supreme?" mi chiedono, io sussulto, ma cerco di essere disinvolta e li ignoro, anzi, imito Will, mi limito a tacere e sorridere alla stampa.

CRY BABYWhere stories live. Discover now