Risvegli e scoperte

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2 Gennaio 2003

EMILY

Anno nuovo, nuova Emily; è quello che voglio sperare. Se mi guardo indietro, posso certamente affermare che di decisioni sbagliate, nella mia vita, ne ho prese tante, tralasciando tutte le sciocchezze fatte al liceo, a cui posso attribuire la colpa all'immaturità, di scelte insensate ne ho compiute. Una volta diplomata, per esempio, per seguire i miei amici e il ragazzo che amavo, ho tentato l'ammissione all'università, prendendo la loro stessa facoltà, sebbene sapessi che non fosse fatta per me; poi ho sprecato un anno della mia esistenza, facendo diversi lavoretti part-time per cercare di racimolare qualcosa e trasferirmi nella Grande Mela, costruendomi in testa mille progetti su me e quello che credevo sarebbe stata la mia metà per sempre, invece ho scoperto di non essere la donna della sua vita e tutti i piani per il futuro sono andati in fumo. Ho provato comunque ad andare avanti e ho superato quel brutto momento, New York, in fondo, offre migliaia di possibilità per inventarsi una vita di sana pianta; ho trovato un ragazzo che stravede per me e ho un lavoro, ma se ci rifletto bene, penso ancora che la mia esistenza sia priva di significato: non ho un sogno da realizzare, ne qualcosa per cui lottare ogni giorno, mi accontento del piccolo stipendio che il titolare del negozio di dischi mi consegna ogni fine mese e non riesco nemmeno a tenermi stretto colui che mi ama davvero. Con la fine della relazione tra me e Stan, pensavo di aver chiuso un capitolo della mia storia, ma, a quanto pare, devo completamente cambiare libro: non voglio essere ancora la Emily che commette errori, che si lascia trasportare dagli eventi e che accetta ciò che capita, devo essere io a tenere le redini e nel 2003, appena cominciato, spero di trovare quella che sarà la mia strada; farò come Bella e i Red Supreme, mi inspirerò a loro.

"Buongiorno" dice Eddy, ancora assonnato; ero assorta nei miei pensieri e non l'ho visto raggiungere la cucina, mi sono accorta di lui non appena le sue braccia mi hanno stretta da dietro. Eddy mi bacia la nuca, io rido per il solletico. "Cosa prepari per colazione?" domanda, "porridge" rispondo io, "pappa d'avena. Lo so, non è il massimo, ma dopo tutte le porcherie mangiate nell'ultimo periodo, è bene tornare ad un'alimentazione corretta" faccio, "io mi sento proprio lo stomaco scombussolato" ammetto. Eddy si siede al tavolo, io gli avvicino la ciotola ben guarnita di miele e frutta secca, "sai cosa ti direbbe Bella, se presentassi a lei un piatto del genere?" fa Eddy, poi comincia a mangiare.

Eddy sta da me dalla notte di Capodanno, Bella non torna a casa da allora, perciò Eddy ha approfittato della sua assenza per ricevere per tutto il tempo le mie coccole; è un gran tenerone, nonostante i piercing, i vestiti strappati, le borchie e il make-up scuro.

Sospiro: "va tutto bene?" chiede, io annuisco: "non tornerò al negozio prima di domani. Ho intenzione di uscire e mettermi alla ricerca di qualche accademia d'arte, vorrei seguire dei corsi" gli rivelo, non era questo il motivo del mio sospiro, però ho davvero queste intenzioni. Come dicevo, voglio dedicare la mia vita a qualcosa, voglio cercare di fare ciò che mi piace e non seguire gli altri, per una volta, voglio decidere di testa mia. "Un'accademia d'arte?" domanda Eddy un pò stupito, "quando frequentavo ancora le medie", gli spiego, "volevo diventare, da grande, make-up artist o parrucchiera, non una qualunque, però, volevo essere una professionista, una di quelle che arrivano ad occuparsi delle grandi star della Tv; crescendo, i miei amici hanno sminuito questo mio desiderio e diciamo che l'ho un pò messo da parte, ma desideravo comunque lavorare nel campo dell'arte.Avrei voluto fare di tutto, sul serio: dal restauro di opere antiche, alla realizzazioni di grandi tele, dal progettare monili e gioielli, al disegnare cartoni animati e fumetti". Penso che sia questa la via giusta per me e ho intenzione di mettermi alla ricerca di qualche scuola o corso di formazione che possa immettermi nel mondo dell'arte. "Sai in cosa ti vedrei bene?" fa poi Eddy, "nel design" dice, "si, ti ci vedo a disegnare e realizzare pezzi d'arredamento", io sorrido, è bello che qualcuno abbia fiducia in me.

CRY BABYWhere stories live. Discover now