Non ce la faccio

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13 Gennaio 2003

LARA

"Noi due insieme potremmo sicuramente riavere il sorriso che abbiamo scordato e ritornare forti ancora" canta la mia voce allo schermo; i Princess sono alla Tv, passano la notizia della chiusura del nostro tour mondiale, conclusosi due giorni fa. Il manager e quelli della Karina Sound System dicono che possiamo finalmente riposarci, ci spetta un lungo periodo di vacanza, dopo tanto lavoro, ce lo siamo finalmente meritati. I Princess torneranno a girare gli stadi delle più grandi città americane dopo cinque mesi di relax, a giugno ci metteremo nuovamente in viaggio, questa volta per una tourneè nazionale, in cui faremo perdere la testa ad ogni singolo abitante degli Stati Uniti. Sono già state segnate tutte le date e i luoghi della nuova tourneè: saremo a Los Angeles, San Francisco, Chicago, Boston, Miami, Washington, Las Vegas, Seattle, Filadelfia, New Orleans e chissà in quanti altri posti; insomma, sarà un'estate piena per noi e non ci sarà modo di fermarsi un attimo. Dopo quest'altra serie di eventi, credo che l'etichetta ci proporrà un nuovo album, sono sicura che hanno già in mente un'idea simile, non c'è mai un attimo di pace per noi artisti, sempre all'opera, sempre pronti a dare alla gente ciò che si aspetta, accontentare i migliaia di fans, esserci sempre, mostrarsi, non sparire. Io probabilmente deluderò tutti i miei sostenitori, tutte quelle persone che credono in me, che sognano ad occhi aperti grazie alla mia voce e che mi vedono come una specie di idolo, si, lascerò l'amaro nelle bocce dei miei seguaci, però ho preso la mia decisione e non intendo tornare indietro. Il manager, la Karina e forse i miei stessi compagni credono o sperano che io abbia cambiato idea, ma non è così; solo perchè da tre giorni non ne parlo, non significa che abbia abbandonato il proposito di lasciare la band.

Alzo gli occhi sul televisore e vedo me stessa alzare il braccio sinistro, mentre, ad occhi chiusi, carico la mia voce per gridare al mondo le parole del ritornello di "A Little Pain", una canzone che amo, credo forse la più bella dell'intero disco: "Per favore, cerca di capire, sono qui che ti sto aspettando,anche se il futuro che ci sta aspettando è differente dal presente" urla la mia gola, "e continuo a urlare, sono sicura che il mio cuore sta tirando la corda che ci lega e così la me di allora riaprirà gli occhi. Non c'è bisogno di piangere" recita la strofa principale. Sul mio volto compare un triste ma amaro sorriso, afferro il telecomando e spengo la Tv. Credo sia stato il concerto migliore che abbiamo tenuto, anche se a livello di organizzazione non era diverso dagli altri: si trattava del live finale di una lunga, brillante e ben riuscita tourneè e, oltre ai fuochi d'artificio al termine della serata, dalle altre date non ci sarebbe stato niente di diverso, forse solo il mio look. Per la prima e anche ultima volta, durante il tour, non sono andata in scena con quel pesante e soffocante vestito da sposa, ho invece indossato l'abito di tulle rosa, quello pieno di volant, che mi hanno fatto mettere per le riprese di "A Little Pain" ed è stato Tyler a richiedere che mi vestissi così per il concerto conclusivo; nel video di "A Little Pain", sono come una sorta di bambola di porcellana: hanno cosparso la mia pelle di una sostanza che la faceva brillare sotto i riflettori, mi hanno vestita come una barbie da collezione, di quelle che si tengono immacolate, splendide; hanno truccato i miei occhi per farli sembrare più grandi e cotonato ogni ciocca rossa dei miei folti e luminosi capelli. Mi ricordo perfettamente dello sguardo di Tyler di quando mi ha vista arrivare dopo essere passata dalle mani di make-up artists e hairstylists che mi hanno sistemata per bene, pronta per il videoclip da girare: era come meravigliato dalla mia immagine, i suoi occhi avevano una luce particolare. Tutti sapevano quanto mi costasse indossare quell'abito nunziale, ma solo con l'intervento di Tyler sono riuscita a vestirmi diversamente; ha richiesto che venissi truccata, acconciata, abbigliata e agghindata esattamente come nel video di "A Little Pain", "solo per quell'occasione avete saputo esaltare al massimo la bellezza della nostra Lara" ha detto. Lui è riuscito a sottrarmi, per una volta, dal fardello dell'abito da sposa ed io ho cantato quella canzone per lui, eseguendo il brano al meglio, mettendoci tutta me stessa per dedicargli quelle parole.

CRY BABYWhere stories live. Discover now