Vita nuova

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24 Settembre 2002

BELLA 

"Alzati, pigrona" grida Eddy, io strizzo gli occhi, muovendomi tra le lenzuola, sbadiglio e mi stiracchio.

"Che palle, smettila di scocciarmi" sbotto, poi lentamente apro gli occhi.

Eddy scosta le tende, lasciando entrare la luce del sole.

Io mi guardo intorno.

Questa è la sua camera? E' veramente un buco di stanza, ieri non me n'ero sufficientemente resa conto. Ma del resto, credo che abbia scelto di proposito un appartamento piccolo, per non pagare un affitto troppo alto.

Poi sussulto.

"Hey, non avremmo mica condiviso lo stesso letto?" chiedo, lui si affaccia dal bagno, ha lo spazzolino in bocca, i capelli scombinati e la faccia da idiota, fa spallucce.

"Maniaco!" lo accuso io.

Finalmente alzo le chiappe dal materasso e cerco con lo sguardo le mie sigarette, le avevo lasciate sul comodino, ma non sono più lì.

Eddy torna in camera.

"Non ho mica approfittato di te" si giustifica, ma è ovvio che non mi avrebbe mai fatto niente. Siamo molto amici, ci conosciamo da molto tempo e lui sa troppo di me, è impossibile per noi finire a letto insieme.

Il mio trolley è poggiato al muro, mi chino su esso e tiro fuori dei vestiti.

"Ricordati che adesso lavori in un piccolo ristorante dietro l'angolo, sta attenta a come ti conci.

Mi volto di scatto, con gli occhi fuori dalle orbite.

"Io sono quella che sono, se ai miei superiori non va bene il mio abbigliamento, che si fottano!"

Lo spintono e mi chiudo in bagno, lo sento sospirare.

"Senti, Bella, adesso devo uscire. Ho un trasloco da effettuare. Mangerò qualcosa al volo mentre sono fuori, tu arrangiati con quello che trovi in frigo, non c'è molta roba, ma credo comunque che potrai prepararti il pranzo."

Lo sento afferrare le chiavi, dopodichè esce di casa, io mi infilo in doccia.

Eddy è a New York già da sei mesi, si è ambientato molto bene, vive da solo in questo monolocale e lavora presso una ditta di traslochi.

Ha preso la decisione di partire così, dall'oggi al domani. Forse ce l'ha solo comunicato all'improvviso, in realtà ci pensava da molto.

Io l'ho criticato un pò per questa sua scelta. I suoi sono proprietari di tre alberghi, stava economicamente bene, eppure si è sempre lamentato della vita che faceva. Capisco che lavorare alla reception poteva anche non piacergli, ma non ha avuto senso abbandonare l'agio nel quale viveva per cercare di arrangiarsi qui, in questa nuova città.

Io, per questa storia, ci ho persino litigato, Carl invece lo ha appoggiato. Anzi, no, se n'è lavato le mani, gli ha semplicemente detto di fare ciò che riteneva più giusto, corretto o sbagliato che fosse.

Avrebbe dovuto farlo riflettere, ma lui se n'è fregato, un pò come ha fatto con me.

L'acqua della doccia mi scivola addosso, bagnandomi la pelle. Magari potesse lavarmi anche i pensieri!

Eddy mi ha trovato un posto come cameriera in un ristorantino qui vicino. Dovrei recarmi al lavoro due volte al giorno: per pranzo e per cena, ma dato che oggi è il mio primo giorno, comincio di sera, da domani, invece, servirò ai tavoli anche il mezzogiorno.

CRY BABYWhere stories live. Discover now