Malinconia e ricordi

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6 Ottobre 2002

EMILY

Sono così felice!

Trasferirmi a New York è stata una delle scelte migliori che avessi mai potuto fare. Se fossi ancora al paese, non avrei potuto avere la possibilità di presentarmi davanti ai Princess e ricevere il loro autografo.

Il cuore mi scoppia di gioia!

Avrei voluto condividere questo momento con Stan, ma lui, quando non lavora, preferisce dedicarsi allo studio. E' cominciata la nuova sessione e vuole davvero dare il massimo.

Io non voglio stressarlo, adesso che sono ricominciate le lezioni, è molto meglio per lui seguirle. Di giorno, dunque, non può recarsi al lavoro e verrà sostituito da un'altra persona, significa che lavorerà solo la sera e prenderà uno stipendio più basso. Tutto questo lo preoccupa molto, arriverà a stento a coprire le spese universitarie e l'affitto, fortuna che i suoi genitori, ogni mese, arrotondano con una piccola sommetta che gli inviano. Stan vorrebbe che non lo facessero, vorrebbe essere indipendente completamente, ma sa che ha bisogno dell'aiuto dei suoi.

Sarà sicuramente nervoso per tutta questa faccenda, non posso io obbligarlo ad accompagnarmi all'instore dei Princess. E' un ragazzo molto serio, segue le lezioni, studia e poi lavora e non ha tempo per certi miei capricci, ciò che mi duole, però, è il fatto che non riusciamo mai a vederci.

Sospiro.

"Tutto bene?"

Già. Anche se non sarà Stan ad accompagnarmi, non sono mica da sola. Bella è con me.

Io cambio espressione, abbandono quella triste che per un momento mi si era incollata in faccia e sorrido.

Lei tiene lo sguardo basso, le mani in tasca e la sigaretta in bocca.

Cammina accanto a me come svogliata.

"A proposito Bella, grazie" le dico. Ho dovuto faticare un pò per convincerla, ma alla fine ha deciso di venire insieme a me.

"Sai bene, però, che ad un certo punto devo lasciarti per andare al lavoro. Quindi datti una mossa o rimarrai da sola."

"Spero di poter fare in fretta, non mi va di restare in fila tutto il giorno."

Come non detto.

Fuori dal negozio in cui si tiene il firma-copie, c'è già una lunga coda di gente che attende di incontrare i Princess.

Bella sospira, noi ci mettiamo dietro alle altre persone e subito, dopo di noi, arriva altra gente.

E pensare che non sono neanche le tre del pomeriggio!

"Il negozio non è nemmeno aperto e c'è già tutta questa gente" fa Bella, "è naturale" dico io, "non hai idea di quanto siano famosi e quanto piacciano alla gente."

Bella smette di fumare, ha terminato la cicca, ma ne accende subito un'altra.

"Pensa se avessero tenuto l'instore nel negozio in cui lavoro io. Sarebbe stato un sogno!" fantastico io a voce alta, lei poi mi rivolge uno sguardo: "a proposito, ma che scusa hai inventato col titolare del negozio? Oggi non ti sei presentata al lavoro per venire qui" domanda, io ridacchio: "mi sta sostituendo Eddy!"

La vedo sgranare gli occhi: "che cosa? Eddy?" chiede quasi incredula, io annuisco, "mi ha detto che oggi non avrebbe dovuto effettuare traslochi, così gli ho chiesto di farmi questo favore e lui si è reso disponibile."

Bella assume una strana espressione, io le sorrido.

Eddy è un ragazzo simpaticissimo. Con quei capelli a spazzola e quei vestiti borchiati, cerca di assumere l'aspetto da duro, ma è tenerissimo in realtà. Siamo diventati subito amici, io e lui, sin dal primo momento in cui si è offerto di farmi fare il giro di quella che sarebbe poi diventata la mia casa.

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