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1 Novembre 2002

LARA

Oggi mi sento davvero esausta, ma nonostante questo, sono felice. L'unica cosa che mi pesa di questo tour, è indossare l'abito da sposa come costume di scena. Non lo dico solo nel senso letterale del termine, quest'abito ha diversi strati di tessuto che non mi rendono facili i movimenti, lo dico anche nel senso figurativo. Scegliendolo, i costumisti, non hanno certo pensato che mi avrebbero fatto del male, non sanno che per me è come uno scherzo di cattivo gusto, ma devo portare pazienza e indossarlo comunque. E poi devo ammettere che siamo proprio carini tutti vestiti di bianco su quel palco. Anche i ragazzi, come me, vestono di questo colore: abiti da cerimonia candidi e impeccabili che li fanno sembrare puri, buoni, anime libere, nascondendo tutto ciò che realmente sono e la cupidigia che hanno dentro, che tutti noi abbiamo dentro.

"Grazie tante, Mary" le dico mentre mi aiuta a togliermi il costume, "signorina, non riesco a fare a meno di emozionarmi ogni volta che la vedo vestita così" risponde lei, io sorrido amara: "osservami bene, pensami come una sposa che procede verso l'altare e fissa quest'immagine nella tua mente, perchè non vedrai mai una scena del genere nella realtà", "non dica così, signorina. Anche lei, un giorno, prenderà marito e formerà una famiglia" fa lei, tentando di rincuorarmi, io allora taccio per non rattristare anche la povera Mary.

A prescindere dal fatto che non avrò mai a fianco a me l'uomo che desidero, per noi artisti, sposarci non è mica semplice, non credo che me lo lascerebbero fare così tranquillamente.

"Ecco fatto" esclama Mary, poi mi porge la vestaglia e lei si accinge ad uscire dalla mia camera, portando con se il vestito da sposa.

Mary sta per augurarmi la buonanotte, ma Bobby entra in stanza e io noto la sua espressione preoccupata.

"Dovrebbe lasciare che la signorina riposi" lo richiama Mary, io però noto che Bobby non si è ancora cambiato ed evidentemente c'è un motivo, la sua espressione allarmata mi spaventa: "che succede, Bobby?" domando, lui sospira: "Will" dice solamente, io sgrano gli occhi e corro verso la sua camera, chiedendo a Mary di ritirarsi, Bobby, invece, mi segue.

Will ha appena tirato di naso.

E' adagiato sulla poltrona della sua stanza, indossa ancora i pantaloni del suo smoking bianco, ma è a torso nudo. La sua pelle è velata di sudore, i suoi occhi sono puntati sul soffitto e trema.

"Cristo!" faccio io e mi precipito da lui, "ma cosa cazzo gli è preso adesso?", provo a sfiorarlo, lui sposta gli occhi su di me, ma il suo sguardo è come assente. Bobby controlla il suo cellulare: "ha inviato diversi messaggi a Bella, pochi dei quali hanno ricevuto risposta" esclama, io sospiro: "credi che dovremmo informarla di questa sua condizione?" chiedo, Will allora, cerca di alzarsi dalla poltrona, si agita, ma poi ricade a sedere e si porta le mani alla testa.

Come per me, anche per Will questa band è una condanna. E' motivo di gioia e di dolore ed è la causa delle sue sofferenze, la causa per la quale ha rotto con Bella un anno fa. Lui non ci ha mai parlato di questa storia, siamo stati noi a scoprirla, un pezzo alla volta, Will non osava sfiorare l'argomento. Credo che abbia deciso di passare dalla nicotina alla marjuana per respingere il senso di colpa che lo opprimeva, ma quando l'effetto finiva, tornava a tormentarsi. Si è dato alle droghe pesanti per punirsi, perchè non riusciva più a reggere il pensiero di aver fatto male a Bella e di aver rinunciato a lei. Soffriva molto la lontananza e il fatto di non averla più e se da un lato si era rassegnato al fatto di averla persa, dal'altro, continuava a sperare di poter essere, un giorno, almeno perdonato. Forse Bella è ancora arrabbiata e forse lui soffre ancora per la distanza, ma perlomeno si son chiariti, lui non ce lo ha raccontato, ma sono certa che le cose sono andate così, dopotutto, Will ha passato l'intera notte con lei, dopo la prima data del tour.

CRY BABYWhere stories live. Discover now