Capitolo 2

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<<Cosa vuol dire che il gelato alla crema è finito>> tuona dalla cucina Felicity, le gemelle protestano insieme per la mancanza di quello alla menta e cioccolato.

Dal salotto corro da loro come una scheggia per assicurarmi che il mio amato gelato al triplo-cioccolato sia presente ma con mio grande dispiacere scopro che anche il mio gusto preferito non c'è. Sharon sembra essere l'unica con la vaschetta di gelato assicurata perché quello al mango è l'unico nel freezer.

<<Nonna>>la richiamiamo tutti a gran voce perché la situazione è seria, insomma siamo a giugno e senza gelato io non vivo. Si tratta di un'equazione semplice: estate=caldo=gelato.

<<Ditemi miei cari biscottini>> esclama la nonna arrivando da noi, trovando le gemelle intente a svuotare qualsiasi cassetto del freezer, alla disperata ricerca del loro gelato.

<<Non c'è gelato>> esclama Felicity, indicando anche le gemelle, ed io annuisco tenendo però d'occhio le due pesti.

<<Miei piccoli biscottini tutto questo casino per del gelato?>> domanda allibita la donna anziana ed io sono veloce a risponderle, <<Nonna lo sai che è sacro>>.

Nonna Rose annuisce con aria sconfitta, prende il vaso di porcellana che dovrebbe contenere i biscotti e porge a Felicity venti dollari.

<<Per questo pomeriggio facciamo così dato che rischiate di morire senza gelato. La prossima volta che andiamo a fare la spesa chiediamo agli Irwin di ordinare i vostri gelati>> spiega bonariamente la nonna, e non appena le gemelle sentono le sue parole escono dal cassetto del freezer e corrono ad abbracciarla.

<<Prima però sistemate tutto quello che avete messo in disordine. Capito mie piccole torte alla crema?>>.

E con la promessa di un fresco e dolce gelato anche le gemelle hanno aiutato me e Felicity a rimettere a posto il cibo tolto dal congelatore.

... °°°...°°°...

L'unico modo per poter andare in giro con le gemelle è tenerle impegnate in qualche modo. La loro natura esuberante tende a renderle delle mine vaganti e nonna Rose affida il compito di portarle in giro a me o Sharon.

Per fortuna oggi pomeriggio, con il cono di gelato in mano, non hanno dato problemi.
O per lo meno fino a quando non vediamo i fratelli Irwin e Michael camminare tranquillamente sul marciapiede opposto al nostro.

<<Luke>> mi richiama Beth tirando il mio braccio, <<Andiamo a salutarli?>> domanda ma ovviamente non mi lascia rispondere perché Amy, senza prestare molta attenzione, abbandona la mano di Sharon che stava tenendo fino ad ora, per correre in mezzo alla strada e raggiungere l'altro marciapiede.

Sharon comincia ad urlare, io con l'aiuto di non so quanti santi riesco a bloccare Beth dal suo improvviso istinto suicida, e per pura coincidenza non passa nessuna macchina.
Amy in questo modo raggiunge la sua meta senza nemmeno un graffio ma io mi sento invecchiato di vent'anni. Inoltre mi è anche caduto il gelato, sporcandomi così le scarpe.

<<Sharon andiamo>> sussurra Felicity, bianca come un cencio per colpa della paura, e nostra cugina annuisce soltanto.

<<E quindi la parte del cattivo devo farla io>> borbotto tra me e me, rendendomi conto che nessuna delle due ragazze ha la forza ora per una ramanzina.

<<Luke tu non sei cattivo, sei il cugino migliore del mondo>> mi risponde Beth, tirandomi leggermente la maglietta. Così io mi abbasso alla sua altezza e la prendo in braccio, stringendola forte a me.

<<Tieni>> sussurra allungandomi il suo cono gelato ma gentilmente lo rifiuto.

<<Tranquilla tesoro, ora andiamo a recuperare Amy>> la rassicuro, controllando bene che nessuna macchina decida di passare in questo preciso momento.

<<Luke te ne sei persa una>> scherza Ash, cercando di alleggerire la situazione, ed un leggero sorriso compare sulle mie labbra.

<<Facciamo che questo piccolo incidente non lo diciamo a nonna Rose>> mi rivolgo a Amy, che annuisce soltanto, <<Però non devi mai più fare così. Non sai che paura ci hai fatto prendere>> continuo, puntando ancora i miei occhi nei suoi e sembra davvero che abbia capito lo spavento che ha colto tutti.

<<Siamo tutti d'accordo sul fatto che Amy ha capito quello che ha fatto quindi io passerei alle presentazioni>> esclama Kassidy, cercando anche lei come il fratello, di riportare la serenità.

<<Gemelle, Sharon lui è Michael il mio amico di penna. Passerà tutta l'estate con noi>> continua indicando il ragazzo, che fa una sorta di inchino sorridendo furbamente.

Le gemelle lo guardano stranite, e questo vuol dire solo una cosa: domanda imbarazzante in arrivo.

<<Perchè ti sei inchinato?>> domanda Beth che è ancora in braccio in me.

<<Di fronte alle principesse si fa così>> risponde prontamente, rialzandosi.

<<Perchè hai i capelli di quel colore?>> chiede Amy, lanciandosi un'occhiata con la sua gemella.

<<Volevo provare qualcosa di diverso, e poi così sono diverso da tutte le persone che conoscete>> ribatte continuando a sorridere, come se fosse abituato a tutto ciò.

Beth mi sussurra all'orecchio di metterla giù, e così faccio.Subito corre vicino ad Amy e cominciano a confabulare tra di loro e sicuramente staranno decidendo se Michael è degno della loro amicizia.

Nessuno, tranne me e il diretto interessato, sembra interessato a quello che si stanno dicendo le due bambine, eppure dovrebbero. Ho come la sensazione che questo loro verdetto potrebbe influire sulla mia estate e vorrei davvero tanto che la loro decisione fosse positiva.

Michael continua a sorridere sicuro di sè, ed io vorrei poter aver solo un briciolo della sua sicurezza.

<<Hai solo un'ultima prova da superare, caro il nostro Michael>> annuncia solenne Beth, e Amy ghigna  malignamente.

<<Andiamo al parco giochi. Lí verrai giudicato>> conclude Amy.

Le due gemelle si prendono per mano e cominciano ad avviarsi verso il parco giochi, i fratelli Irwin guardano le due allontanarsi e Sharon scrolla le spalle.
<<Tutto normale>> li rassicura Felicity andando dietro le bambine.

<<Ben fatto Michael, sei a buon punto>> mi complimento con il ragazzo, che infilate le mani in tasca si mette in cammino dietro a questa strana processione.

<<Ho un grande ascendente sui bambini, mi adorano sempre. Anche se in generale nessuno riesce a resistermi>> afferma lanciandomi un ghigno malizioso, e non so con quale coraggio, replico sul mio viso la sua espressione.

<<Vedremo mio caro scozzese>>

Holiday||Muke ClemmingsOnde histórias criam vida. Descubra agora