"Bene!" ripeté Jimin, seguendolo come un'ombra.

"Ci vediamo!"

"Sì!"

Jimin sbatté la porta. Jungkook tirò dritto lungo il vialetto, furente come non mai. Aveva un sesto senso per le prese per il culo, ed era certo, assolutamente certo che Yoongi nascondesse qualcosa. Ma cosa? E soprattutto, come poteva aiutare Jimin, se lui stesso era cieco alla situazione? Cazzi suoi, decise infine. Lui aveva provato ad avvisarlo, aveva la coscienza a posto.

"Ehi, guarda dove vai" disse un ragazzo dai capelli rossi contro cui aveva sbattuto. Sembrava un modello, o un vampiro, o un vampiro che aveva deciso di intraprendere la carriera di modello. Aveva un piercing al labbro e portava la matita nera all'interno degli occhi. Per un tipo così, Jungkook avrebbe perso un paio di battiti, in condizioni normali. Ma adesso era un fuoco e aveva un diavolo per capello.

"Vaffanculo!" gli disse solo, superandolo e voltandosi solo per mostrargli il dito medio.

"Vaffanculo tu!" rispose l'altro. Ancora non lo sapeva, che quel punk molto presto sarebbe diventato il suo fidanzato.

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Cinque giorni passarono lenti, soprattutto perché Yoongi non scrisse a Jimin nemmeno un messaggio, durante la sua permanenza a Seattle. La buona notizia era che non gli aveva mentito, riguardo il viaggio: era uscito un articolo che menzionava, tra tanti nomi illustri, la presenza del principe consorte e del figlio ad una cena in uno dei ristoranti più in voga della città. La cattiva notizia era che questo non lo faceva sentire affatto meglio.

Jungkook era il suo migliore amico, la persona più cara avesse al mondo, e lui lo aveva trattato malissimo per difendere un tale che conosceva da sì e no due settimane. Si era comportato in modo ingiusto, supplicare il suo perdono probabilmente non sarebbe bastato, ma ci provò lo stesso. Citofonò al suo portone e la madre di Jungkook gli aprì. Era una signora molto bella, faceva l'insegnante di matematica in una scuola elementare.

"Buongiorno, signora" fece Jimin con un sorriso gentile. "Jungkook?"

"E' in camera" gli disse, "Non preoccuparti di bussare, ha le cuffie con la musica a tutto volume e non ti sentirebbe mai".

Jimin non si preoccupò di bussare, quindi. Spalancò la porta e Jungkook trasalì dalla sorpresa. Si tolse le cuffie e lo guardò torvo. "Cosa ci fai qui?".

Jimin si lanciò sul letto e lo abbracciò. "Mi dispiace. Mi sono comportato malissimo, non dovevo".

"Hai scoperto che Yoongi ti mentiva su tutto e sei venuto ad ammettere che avevo ragione?"

"No, ha detto la verità, su Seattle" disse, "Ma non mi importa. Non voglio che questa storia si metta tra di noi. La nostra amicizia è più importante di ogni ragazzo".

Jungkook da imbronciato, prese a sorridere. Erano le parole che aveva aspettato di sentirsi dire, ed erano finalmente arrivate. "Pace fatta".

"Amici come prima?"

"Amici come prima" concordò Jungkook, e consolidarono il patto con una stretta di mano.

"Cosa stavi ascoltando?" indagò poi Jimin. Dalle cuffiette usciva un bel frastuono, e non gli risultava che Jungkook ascoltasse musica metal.

Lo vide arrossire leggermente sulle gote (niente, in confronto ai rossori che torturavano Jimin nei momenti di imbarazzo) e capì di aver toccato un tasto delicato.

"Vedi, ho incontrato uno"

"COSA"

"In realtà ci siamo scontrati e mandati a fanculo. Comunque aveva un look un sacco particolare ed era veramente bellissimo, quindi ho indagato. Ho scoperto che fa parte di una band locale che si esibisce ogni sabato sera ad un locale che si chiama Toro Fumato. Lo conosci?"

"Sì, ci andava sempre quel fattone del mio ex!" disse Jimin con entusiasmo negli occhi. Peter adorava quel posto, conosceva tutti, là dentro.

"Ecco. Comunque ho cercato il nome della sua band su youtube e mi sono uscite un sacco di canzoni... Suonano roba figa" disse Jungkook.

"Pensavo che a te piacesse solo Ariana Grande"

"Mi piace di più il ca-" sorrise "Il carattere distintivo del rock locale".

Jimin scoppiò a ridere e Jungkook lo seguì a ruota finché ad entrambi non vennero le lacrime agli occhi.

"Insomma, sappiamo cosa fare sabato. Andremo al Toro Fumato!"

"Non mi ci illudere" disse Jungkook. "Se poi Yoongi ti invita in qualche posto super lusso e mi dai buca, mi farai incazzare di nuovo e litigheremo".

"Se Yoongi mi inviterà da qualche parte sabato, gli dirò di liberare l'agenda per un altro giorno, perché sono in missione segreta col mio migliore amico: trovare il punk stragnocco e conquistarlo. A proposito... dimmi i dettagli. Voglio sapere com'è fatto!".



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