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Le labbra di Yoongi incontrarono le sue, e tutto perse importanza.

Le emozioni turbinavano nel suo stomaco come miriadi di farfalle. Le loro bocche si stavano scoprendo per la prima volta, si muovevano lente mentre le lingue si sfioravano, mandando brividi lungo la schiena di Jimin. Perché Yoongi doveva baciare così bene? Non poteva essere un incapace? Sarebbe stato più facile rinunciare ad un futuro pieno di quei baci.

Le mani di Yoongi gli sollevarono la maglietta, sfiorando il ventre piatto di Jimin, che esalò nella sua bocca a quel contatto inaspettato. Yoongi gli catturò il labbro inferiore tra i denti, lo tirò e lo succhiò, mentre indice e medio andavano a sfiorare e stuzzicare uno dei suoi capezzoli. A Jimin bastarono quei pochi tocchi per rendergli stretti i pantaloni. Era eccitato, e quando Yoongi premette il bacino contro il suo, capì che il principe era nella stessa, identica situazione.

Sollevò le braccia e Yoongi gli sfilò la maglia, facendola cadere a terra. Poi Jimin lo spintonò lontano dal suo corpo, solo per passargli le braccia intorno al collo e riprendere a baciarlo mentre lo conduceva verso l'enorme letto. Yoongi sospirò e ansimò nella sua bocca, poi ricadde sul materasso e tirò Jimin sopra di sé. Di nuovo, le loro bocche si incatenarono in un bacio animalesco, carico di passione e desiderio. Si separarono solo per prendere fiato, e in quel momento Yoongi passò la lingua sulle labbra arrossate di Jimin.

"Sono meravigliose" disse, "è tutta la sera che le immagino attorno al mio-"

"Zitto" sussurrò Jimin, in una sorta di gemito trattenuto. "non dirlo, fammelo fare e basta" aggiunse, mentre le dita andavano a liberare la patta dei pantaloni.

Yoongi buttò indietro la testa e ansimò profondamente quando sentì il calore della bocca di Jimin avvolgerlo. Era un momento così perfetto, che se fosse morto in quel momento non gli sarebbe importato. Allungò una mano e la intrecciò nei capelli innaturalmente biondi del ragazzo, e quando si creò un contatto visivo, non poté fare a meno di trattenere un gemito. Jimin era bellissimo, con le guance incavate attorno al suo ---

Si staccò con un suono umido e Yoongi per poco non imprecò. Aveva interrotto un momento idilliaco, ma non ebbe tempo di lamentarsene perché Jimin gli tornò sopra e questa volta prese a strusciare il sedere contro il suo sesso eccitato. Dio, lo voleva morto? Yoongi non perse tempo e gli slacciò i pantaloni. Aveva un bisogno urgente di scoparselo.

Ribaltò le posizioni e fece mettere Jimin a carponi. Gli abbassò i pantaloni con un movimento secco, scoprendo le sue natiche tonde, toniche e perfette. Le accarezzò, si chinò su di esse e diede un morso che fece gemere Jimin come un pulcino. Era perfetto, meraviglioso, e non ricordava di aver mai voluto qualcosa così tanto come desiderava Jimin in quel momento.

Si accarezzò il membro un paio di volte e appoggiò la punta contro la sua apertura. Niente preparazione - a Yoongi piaceva che il sesso fosse piacere e dolore assieme, ma aspettò prima di entrare, nel caso Jimin avesse qualcosa da obiettare.

"Muoviti" gemette solo.

E Yoongi obbedì.





Più tardi, nella vasca da bagno, Jimin se ne stava appoggiato con la schiena contro il petto di Yoongi, scoppiando le bolle di sapone con il dito indice.

"Grazie, per avermi chiesto di uscire, stasera" disse Jimin, poi voltò il viso e gli sorrise. Yoongi si sporse in avanti e gli rubò un bacio dalle labbra.

"Grazie per aver accettato"

"Lo sai che appena sarò a casa googlerò tutto ciò che è possibile trovare sul tuo conto, principe Min Yoongi?" ridacchiò con finta aria minacciosa. Yoongi gli spinse l'indice contro il naso e gli mostrò la lingua.

"Non troverai niente di interessante, se è questo che speri"

"Ciò che è interessante è molto soggettivo"

"Già" concordò Yoongi. Probabilmente nessuno del suo ceto sociale avrebbe trovato in Jimin alcunché di interessante. Sebbene fosse bello, il suo nome non aveva rilievo e questo per molti era già motivo di pregiudizio. Sua sorella, Elizaveta, si sarebbe fatto strappare la lingua piuttosto che baciare qualcuno che non fosse Lord di chissà dove. Come se nel 2019 importasse davvero. Come se lei fosse nata con una sola goccia di sangue blu nelle vene. Jimin era semplice, ma la sua semplicità genuina e goffa lo aveva stregato. E poi a letto era fenomenale.

"Jimin" disse solo.

Jimin alzò lo sguardo. "Che c'è?"

"Magari possiamo vederci qualche altra volta. Sei stato un gran bella scopata, sai?"

Jimin gli assestò un pugnetto contro la spalla e scoppiò a ridere. "Grazie!" disse, e poi "anche tu, e mi farebbe davvero piacere vederti di nuovo".

Yoongi pensò che non avrebbe dovuto. Che era un errore. Che se ne sarebbe pentito. Che tutta quella situazione sarebbe finita malissimo. Che avrebbe fatto meglio a riaccompagnarlo a casa e bloccarlo. Che la scelta più saggia sarebbe stata quella di allontanarsi finché era ancora in tempo, finché Jimin ancora non sapeva. Eppure, le parole erano scivolate dalla sua bocca e gli erano sembrate così giuste... Come se vederlo ancora fosse l'unica cosa sensata. L'unica cosa che contasse davvero.

one | prince to kiss ; yoonminWhere stories live. Discover now