Capitolo 48 Ritorno a Casa

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12 ore di aereo... ne mancano soltanto due. Oddio soltanto ... sembra un eternità! Mi sono addormentata quasi subito dopo il decollo ieri alle 22 e mi sono svegliata giusto... fammici pensare, ehm... dieci minuti fa. Ora sono con le cuffiette nelle orecchie e il mio caro libro tra le mani. Accanto a me non c'è nessuno, dietro di me Austin e Luca e nei sedili davanti i miei genitori. Cosa diamine posso fare in due ore da solaaa... mi annoio! Scorro sul cellulare la playlist e mi accorgo di avere nuove canzoni, le ascolto e sono tutte dei ragazzi, adesso che ci penso me le ha mandate ieri Sarah su whatsapp. Mi metto a pensare a cosa può capitare a Palm Beach e al modo in cui lo abbraccerò senza farlo nemmeno respirare. E sulle note di Ricomincio da Me, con un mio sorriso sulle labbra e il suo nella testa chiudo gli occhi ricadendo in un sonno leggero e delicato... il fuso orario fa male, meglio anticiparsi!

Due ore dopo...

"Mia, tesoro mio sveglia, l'aereo sta per atterrare" la dolce voce leggermente roca di mio padre mi arriva alle orecchie ma la mia forza di volontà è pari a zero quindi mugolo qualcosa ancora congli occhi chiusi continuando a dormire.
"Miaaaa svegliati idiota!" la delicatissima voce di Lu e Aus mi perfora un timpano facendomi sobbalzare.
"Ma siete proprio due cretini dico!"
"Tu fai la bella addormentata! Ahahahah scema siamo arrivati ora atterra"
"Tesoro io ho provato a svegliarti con le buone...."
"Si vabbe lasciamo perdere, mi sono svegliata storta per colpa vostra... lo sapete che mi vendicherò vero? Si dico a voi due tonti-indicando i due ragazzi dietro di me- ringraziate il cielo che stiamo attraversando perchè sono troppo felice per essere arrabbiata con voi... tra poco vedo Alessioooo"
Loro due si guardano facendosi l'occhiolino e poi guardando mio padre e dicendo contemporaneamente "Lo ama!"
"Stupidi!"
"Ahahahah" coppiano tutti a ridere cmpresi il papà e la mamma.
"Gentili signori siete pregati di allacciare le cinture di sicurezza, l'aereo sta per atterrare" la voce meccanica della hostes al microfono interrompe il nostro 'discorso' e ci mettiamo le cinture. Arrivata!
Aspettiamo che si sfolla un po e poi scendiamo tutti insieme dall'aereo, corriamo a prendere le valige e aspettiamo un taxi.
"Come ci sei arrivata all'aereoporto mesi fa scusa"
"Autobus? Non ho un auto scemo"
"Quindi dovremmo prendere un taxi fino a Palm Beach" si lamenta Luca
"Comprati una macchina ahahahah"
"Spiritosa"
"Prendiamo l'autobus dovrebbe passare lì in fondo tra... Adesso! Corriamo" iniziamo a correre verso la fermata ma per fortuna l'autobus aveva fatto due minuti di ritardo e arriviamo insieme a lui. Rimango incantata per un po in piedi a fissarlo prima di sedermi. Passo tutto il viaggio a fissare il sediolino della fila opposta... è lo stesso autobus, lo stesso che molti mesi fa mi ha fatto conoscere Alessio, e quello era il suo posto, sto seduta ancora nel mio. Il mondo sembra essersi fermato, mi porto davanti agli occhi tutte le scene della nostra amicizia: le litigate, le serate tra amici, la nostra gelosia, la vacanza dalla zia, i baci, le feste, gli abbracci, le battaglie con la panna e con le palle di neve...Quante cose sono successe. Amo questo autobus, il NOSTRO autobus.... se quel deficiente di conducente non avesse fatto quella frenata brusca e improvvisa io e Alessio probabilmente non ci saremmo conosciuti e non riesco ad immaginare una vita senza Alessio accanto e le su-nostre cavolate.
"Mia... sei viva? Siamo arrivati"
"Eh?" mi sveglio dal mio stato di trance
"Siamo arrivati alla fermata dobbiamo scendere"
"O-okay" lancio un ultima occhiata al sedile e poi con le mie valige scendo seguendo gli altri.
"Perchè sei rimasta incantata tutto il viaggio?" chiede mia mamma
"Era il nostro autobus... io ero seduta lì dove mi sono messa oggi e la fila opposta c'era Alessio. L'autista frenò al'improvviso e gli finii addosso, è così che ci siamo conosciuti"
"Aww piccola mia... pensa ora sei dopo tanto tempo nella sua stessa citta"
"Ci penso mamma, sono 20 ore che ci penso!" dico sorridendole e poi abbracciandola insieme a papà camminiamo verso...
"Mamma andiamo a mangiare qualcosa fuori"
"Pizzeria!" urla Luca
"Ma che ti urli scemo" lo riprendo io
"Andiamo in centro e poi vediamo no?"
"No io conosco il posto perfetto" dico convinta. Un posto bellissimo all'interno di un centro commerciale... durante le vacanze di Natale Nathan, il mio vicino (ceh, quello di mia zia) portò me e Alessio lì ed era meraviglioso. Pranziamo lì e facciamo un giro all'interno del centro.
"Yee viva lo shopping vero mamma"
"Vero Mia ahahah ti devi comprare qualcosa per vedere Alessio"
"Ma che dici"
"Sisi mica vuoi andarci così" insomma continua così per un po e poi entramo in un negozio di vestiti un po casual... il concerto è sulla spiaggia mica ci posso andare in abito da sera!
"Ecco trovato, indossa questo" sorrido falsamente alla mamma prendendo gli indumenti che mi porge e vado nel camerino. Non mi va giu l'idea che i miei genitori manco una settimana che sono tornati e gli devo gia far spendere soldi inutili. Vabbe se ci tiene tanto! Vado e devo dire che la mamma ha ottimi gusti. Il completo è formato da una semplice gonna nera per niente aderente che arriva a poco sopra le ginocchie con sotto delle calze di una sfumatura di nero un po più chiaro ricamate e una maglia che metto più larga infilata nella gonna bianca di cotone a maniche lunghe con la scritta in grossetto nero "Infinity"e ai piedi degli stivaletti neri lucidi bassi... è perfetto. Quando esco sembra che lo gradiscono tutti quindi chiediamo alla commessa di farmeli tenere a dosso visto che non posso tornare a casa della zia prima del concerto per cambiarmi o mi scoprono e mamma prende anche una truosse. infatti nel bagno del centro i trucca anche e direi di essere pronta. Controllo l'orario sul cellulare: 14:30! "Cavolo mamma il concerto inizia tra mezz'ora" ci avviamo tutti verso la spiaggia dall'altra parte della città e, camminando a passo svelto sono le 15:01 e noi siamo arrivati. Dico agli altri di mettersi tra il pubblico e mi dirigo moolto lentamente nascondendomi tra la folla al backstage.
"Miaaa" una Sarah raggiante mi investe facendomi quasi cadere.
"Shh non farti sentire scemotta! Mi sei mancata un sacchissimo fatti abbracciare!"
"Anche tu vita... vieni qui non farti vedere"
Ci dirigiamo verso un angolo della spiaggia e parliamo di tutto e di più, poi sento la voce angelica del mio Alessio che canta Irresistibile. Ma lui è irresistibileee.
"è Alessio è Alessio... cosa faccio, come mi comporto, che dicooo!" entro nel panico
"Tranquilla Mia, lui ti ama quindi... non ti devi preoccupare di niente cucciola!"
"Grazie amore mio come faccio io senza di te eh?"
"Non fai nulla ahahahah vai e spacca best"
La abbraccio forte e corro verso il palco da dietro. Aspetto dietro al palco per un po...
"Ragazzi ci sietee! Adesso dedico questa canzone... ma alla fine tutte le canzoni sono per lei... ad una ragazza meravigliosa, il suo nome è Mia e mi ha rubato il cuore... Si intitola: Esisti solo tu!" ho gia le lacrime agli occhi quando inizia a cantare e durante il corso della canzone non ho fatto altro che rivivere tutti i momenti che essa riporta alla luce in me. Non posso chiedere di più non posso più buttare il tempo, in questa stanza senza vento ti cercherò soltanto... Non posso resistere un momento di più, salgo velogemente le scale irrompendo dl palco. I ragazzi sorpresi e sorridenti mi fanno un cenno continuando a suonare. Nel vedere Alessio cantare a mezzo metro da me mi fa andare il cuore a mille e poi inizio a cantare con lui.
"ho bisogno di te....  Esisti solo tu, come fuoco sulla pelle..."  le nostre voci si incrociano, formando una melodia meravigliosa, il cuore che aumenta ancora di più i battiti non appena Alessio si gira verso di me e continuiamo a cantare fissandoci come se il resto del mondo fosse sparito... i suoi occhi lucidi.

Anima Gemella ♥Where stories live. Discover now