Capitolo 4 ...Ancora tu?

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Apro gli occhi a causa del sole che penetra dalle grandi vetrate della stanza... aspetta, sono in salotto? Uhm,strano il cuscino é... diverso? Alzo lo sguardo e vedo Ross e Sarah addormentati abbracciati poi accanto a me con una mano sulla mia spalla, uno spettacolo della natura. Alessio che dorme beato e sorride, stará facendo un bel sogno. Accendo il cellulare e guardo l'orario... le 6:35. Wow non mi sono mai svegliata cosi presto, tutti sanno che sono una gran dormigliona! Decido di preparare la colazione cosi cerco di svincolarmi dall abbraccio di Alessio senza farlo svegliare. Vado in cucina e preparo il caffé. Odio quelle macchinette elettroniche per fare il caffé, fa schifo... Cosi ignoro quell aggeggio e metto la polverina marrone scuro nella classica macchinetta. Il mio migliore amico di Napoli, Max, mi aveva insegnato come fare un ottimo caffe senza che lo facessi schizzare dappertutto come sempre, quanto mi manca Max. Il nostro piccolo "appartamento" che qui definiscono stanza si riempie di un odore dolciastro buonissimo. Scaldo il latte, preparo i biscotti (li faccio io, che bello) e preparo la tavola. Senza mamma o la zia che mi stanno con il fiato sul collo per paura che si brucino i biscotti i vengono abbastanza bene... ma si, che ce ne importa. Lascio tutto in forno cosi non si raffredda e vado in camera mia. Metto un paio di shorts una canotta bianca che mi regalo mio fratello e delle all star bianche, mi pettino i capelli facendomi una coda bella alta, metto un po di mascara e senza attirare attensione prendo la borsa e le chiavi e scendo giu. Stavo andando verso il bar ma poi mi ricordo di quel Francesco cosi vado in una pasticceria li vicino. Per fortuna mancavano 5 minuti all apertura e la ragazza del negozio stava gia aprendo per organizzarsi. "Prego entra" mi dice gentilmente
"beh io dovrei comprare quattro cornetti al cioccolato perfavore"
"oh certo, devo infornarli puoi aspettare 5 minuti?"
"si, ci mancherebbe"
quando torna iniziamo a parlare per ammazzare il tempo. Ho scoperto che si chiama Valeria e ha 23 anni... I suoi bisnonni erano europei ma lei aveva tutti i parenti qui ed era nata qui in america.
"Un attimo penso siano pronti" mi interrompe e va di la. Torna con in mano un vassoio incartato, pago e poi la saluto.
"beh grazie é stato un piacere conoscerti io adesso vado altrimenti salta la sorpresa ai miei amici" le sorrido e lei ricambia salutandomi con la manina.
Torno a casa e tiro un spspiro di sollievo vedendo che non sono ancora svegli. Metto i cornetti sul tavolo, impiatto i biscotti e preparo il tavolo. Dopo aver finito vado di la riaprendo le tende oscuranti che precedentemente avevo chiuso. Il sole adesso e sorto completamente (quando ho aperto gli occhi io sembrava mi avesse svegliata la luce della luna!) e tutti subito si alzano e si sfregano gli occhi. Sono le 8 e mezza ormai, diciamo che mi sono fatta prendere la mano a larlare con Vale e si é fatto tarduccio. Sarah mi guarda come se fossi un alieno,Ross ha una mano davanti agli occhi per proteggerli dal sole e Alessio ha messo un cuscino sul viso e continua a dormire. Chiudo le tende (quelle normali) e vado in camera dove inizio a mettere in ordine per perdere tempo. Quando vado di la vedo tutti attorno al tavolo a mangiare.
"buongiorno" dicono in gruppo
"buongiorno dormiglioni!" faccio la linguaccia e mi siedo con loro.
"quando ti sei svegliata?" mi chiede Sarah
"beh qualche ora fa... non riuscivo a dormire" sorrido e addento un cornetto.
"Sono del bar?" domanda curioso Ross riferendosi ai cornetti e ai biscotti.
"Mah, i cornetti sono della pasticceria qui vicino perché non volevo vedere quel cojone del barista di prima mattina, i biscotti li ho fatti io" annuncio arrossendo sull ultima parte della frase.
"buoni" si complimenta Alessio
"Grazie lo so sono una cuoca" fingo di darmi delle arie facendo la voce di oca. Tutti scoppiano a ridere, io faccio una faccia seria ma poi non riesco a trattenere le risate e mi unico a loro. "Adesso sei nei guai" mi avverte Sarah. "E perché?" la guardo confusa. " la colazione la prepari tu" e mi fa la linguaccia. Parliamo un altro po poi i ragazzi se ne vanno.
"mi devi raccontare tutto!" dico a Sarah curiosissima.
"beh é carino"
"carino? ti piace tantissimo si vede dallo sguardo che hai!"
"si vabbe, é dolcissimo ma siamo amici, tu piuttosto?"
"Che io? Io non ho fatto niente" dico con tono innocente.
"Scema parlo di Alessio"
"Amore, non l avevo capito guarda" dico ironica
"Insomma?"
"Lui é mio amico come te!"
"okay"
"vabbe andiamo"
Il telefono squilla. Lo tiro dalla tasca e sorrido leggendo il messaggio.
~Ciao, ti va di uscire oggi? Ti faccio conoscere i miei amici. Ti passo a prendere alle tre fatti trovare pronta...      Xx Alessio~
~okay a dopo allora.~ risposi al messaggio e passai la mattinata con Sarah.
********
Qualcuno bussa alla porta. "Sarah, é arrivato Alessio io vado ciaooo" urlo prima di prendera borsa e uscire.
"Ciao Mia"
"Ciao Ale, dove andiamo?"
"A casa mia" é la sua unica risposta.
Chiacchieriamo del piu e del meno mentre arriviamo alla sua auto, una Range Rover bianca... wow! In macchina ascoltiamo la musica. Passa alla radio "Ferire Per Amare" e sorrido amaramente, a proposito, mio fratello? Non lo finisco di pensare che mi arriva una chiamata e la suoneria di 'Prova Microfono' sovrasta la radio. Rispondo subito.
"Fratellinoooo"
"Ehy Mia come stai?"
"Bene, ma mi manchi"
"Sento la radio, stai in macchina?"
"Si,con un mio amico... Tu come stai?"
"Beh... ho litigato con la mia ragazza" la sua voce era triste e si capiva anche a chilometri di distanza che stava trattenendo le lacrime. Lo sapevo che l'avrebbe fatto soffrire quella puttana. É fortunata perche non sono in Italia altrimenti gli avrei strappato ogni ciocca di capelli biondi odiosi che si ritrovava in testa.
"Fratellino non ti preoccupare, passera, mi vuoi raccontare cosa é successo?" dall altra parte del telefono sento un po di esitazione
"mi ha tradito" sento solo.
"Io la uccidooo. More, non ti posso sentire cosi ti prego. Hai bisogno di cambiare aria. Vieni qui, la settimana prossima inizia scuola cosi mi potrai accompagnare al primo giorno di college come alle scuole superiori, ricordi?"
"certo piccola, poi ti faccio sapere, ora torna dal tuo amico ci sentiamo piu tardi" attacca il telefono e sospiro
"Tutto apposto?" dice Ale preoccupato.
"Si, non é niente" metto da parte i miei istinti omicidi per la biondina e scendo dall auto con Alessio. Entriamo a piedi in un vialetto di una villa a dir poco fantastica immersa nel verde di un giardino gigantesco e ben curato. Alessio nota il mio sguardo sbalordito e domanda "Ti piace?" apro la bocca un po di volte per esprimere cio che penso ma poi riesco solo a dire "É... Wow!" lui ride e mi accompagna all'ingresso. Apre la porta e diventa visibile un salone ordinatissimo... insomma, non sembra che ci vivano 5 ragazzi! Come non detto arrivano tre ragazzi carinissimi. "Oh tu devi essere Mia, Alessio ci parla sempre di te..." sta per continuare ma Ale gli tappa la bocca cambiando discorso. "Non li pensare" sussurra. Uno dei ragazzi parla... "Allora, io sono Riccardo e loro sono Lorenzo e Alessandro" dice indicando gli altri. "Non eravate in cinque?" chiedo pienamente confusa. "beh ci sarebbe anche..." Viene interrotto da una porta che sbatte al piano di sopra. Ne scende un ragazzo che inizialmente non riconosco poi mi ricordo qualcosa. Lui mi vede e sbuffa. "Eccolo, lui invece é Francesco" sbuffo anche io, il barista! "É arrivata anche la sorellina di Donadoni!" dice con noncuranza. "Ancora tu?"

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