Capitolo 24

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Amity'spov
Sapevo che Belle mi nascondeva qualcosa, me lo sentivo fin dentro le ossa e si comportava in modo strano. Non era venuta a pranzo e all'uscita della scuola camminava come se andasse di fretta ma questa volta non mi sarebbe sfuggita. La presi per un braccio.
"Tu signorina, mi devi raccontare un bel po' di cosette." dissi.
"Io?" adesso faceva la cretina.
"Sì, proprio tu."
"Ehm... adesso vado di fretta." cercò di svignarsela.
"Non me ne frega... niente." cercai di trattenermi o gli avrei detto tutti gli insulti che in quel momento mi passavano per la mente. "Ora o tu mi dici quello che nascondi o giuro che ti strappo quei capelli rossi che hai in testa ciocca per ciocca." non mentivo, se era necessario l'avrei fatto veramente. Si sedette sul marciapiede e feci lo stesso anch'io, la strada era deserta.
"Ieri quando Mitchie mi ha baciato." iniziò.
"Aspetta, Mitchie ti ha baciato?!"
"Sì, mi ha chiesto di ballare e poi mi ha baciato. Posso continuare?" annuii.
"Allora, Mitchie mi ha baciato e come una furia Frederick gli ha dato un pugno e hanno iniziato a menarsi. Quando finalmente li hanno divisi io ho portato Mitchie in bagno per medicargli le ferite, e... ha detto che mi ama e che farebbe di tutto per avermi. Poi sono andata nei corridoi e..." si interruppe.
"E...?"
"C'era Frederick. Mi ha spinto contro gli armadietti e mi ha detto di guardarlo negli occhi e di dirgli di non volerlo vedere mai più, se era quello che desideravo."
"E tu? Cosa hai fatto?"
"Niente, e mi sono ritrovata le sue labbra sulle mie."
"È perché fai quella faccia come se fosse morto il cane? Insomma, Frederick ti ama!" quella ragazza era proprio strana. Scosse la testa per dire di no, ma a quel movimento caddero delle lacrime.
"No, non è vero. Stamattina mi ha chiesto di parlare e mi ha detto chiaramente che non prova niente, che è stato uno sbaglio."
"Oh..." mormorai. Ora mi avrebbe sentita, non la poteva far soffrire. Mi alzai e mi diressi verso la casa di Reed.
"Che stai facendo?" disse Annabelle.
"Niente di ché, vado a mangiare una pizza, non si commette un omicidio con la pancia vuota." dissi sarcastica.
"No! Ferma!" mi prese per la maglietta.
"Lasciami stare, lo voglio uccidere!" urlai.
"Ancora non ho finito di raccontare, non fare cose troppo avventate."
"E cosa sarebbe successo?"
"Mi sono fidanzata con Mitchie." disse. Dire che ero scioccata era poco.
"Tu e Mitchie?" domandai incredula. Annuì.
"Ma tu non lo ami! Tu ami Frederick!" dissi.
"E tu che ne sai di quello che provo io." disse arrabbiata. Oggi non era la Belle che conoscevo io.
"Si capisce da come lo guardi!"
"E come lo guardo?"
"Hai gli occhi a cuoricino."
"Amity, non siamo in un manga. Questa è la realtà."
"Allora la prossima volta che Frederick ti passa davanti con Marie attaccata come una cozza, non cadere in depressione!" mi pentii immediatamente delle mie parole. Serrò la mascella, i suoi occhi erano pieni di lacrime.
"No Belle, scusa. Non volevo." lei scosse la testa e se ne andò. Ero la sua migliore amica, non avevamo mai litigato in questo modo. Volevo uccidere chi l'aveva ferita mentre quella che l'aveva fatta piangere ero io.

#SpazioAutrice
Innanzitutto vorrei ringraziare tutte voi per le visualizzazioni per essermi state accanto in questo momento.
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- Aury

Amo il mio peggior nemico.Where stories live. Discover now