Capitolo 1

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Corsi più velocemente di un professionista ad una maratona. Non potevo arrivare di nuovo in ritardo! La presidenza la conoscevo fin troppo bene, non volevo farci un altro giro anche oggi. Arrivai un secondo prima che suonasse la campanella. Guardai l'orologio: le 8 in punto, certi che qui la presidenza conta molto.
"Buongiorno ragazzi" disse il professore di matematica, un vecchio di almeno 80 anni. Ma quando andava in pensione?! Nel duemilamai?! Iniziò la sua stupida lezione mentre io fingevo di prendere appunti. La campanella suonò, e raccolsi i miei giochi e li riposi ordinatamente nella borsa. Quando mi incamminai verso la mia prossima lezione, inciampai su qualcosa e finii a gambe all'aria. Più che qualcosa dovrei dire qualcuno.
"Ciao Annabelle!" mi salutò, tratteneva a stento una risata. Mi sollevai da terra e vidi un paio di occhi celesti con dei riflessi dorati.
"Ciao Frederick" ero rossa dalla rabbia, camminai velocemente verso il bagno mentre dietro di me sentii la sua risata. Mi guardai allo specchio: i capelli rossi e ricci erano apposto, non potevo dire lo stesso del trucco. Mi lavai la faccia, a dire il vero i miei occhi verdi così risaltavano di più. Perché doveva comportarsi così?! Dalla prima elementare poi! Non potevo credere che con quei capelli castano chiaro e quei occhi dai riflessi dorati potessero provare tanto odio verso di me. Ormai avevo fatto l'abitudine alle sue maniere sgarbate e alle sue ragazze, che cambiava alla settimana come vestiti sporchi. Forse si comportava così con me perché non ero caduta ai suoi piedi, ma non me ne poteva importare più di tanto. Adesso dovevo sbrigarmi o avrei tardato anche alla lezione di scienze.

Amo il mio peggior nemico.Where stories live. Discover now