26. My Dear

112 9 1
                                    

《Naeun non entrerà nel gruppo》Dichiarò Wendy alle quattro ragazze.

《Lei non ha accettato?》Chiese subito preoccupata Irene. Yeri si sistemò sul divano, cercando di capire di più di quella conversazione e del perchè Wendy abbia detto di no al far entrare Naeun nel gruppo.

《No, l'ho deciso io》

Le altre si guardarono tra di loro.

《Perchè?》Chiese Seulgi, una domanda che avrebbe fatto Irene, ma la sua ragazza riuscì a precederla.

《Perchè la voglio proteggere. Non voglio che un giorno finisca in prigione》

Tutte pensarono a quelle parole e aveva ragione, nessuno voleva finire in prigione.

《E tutte voi al mio posto avreste protetto la vostra ragazza. Tu in particolare》Wendy guardò Irene, sapendo esattamente di cosa stesse parlando. Eppure Irene faceva fatica a capire, non riusciva a capire le parole di Wendy, a cosa erano riferite.

《Cosa intendi con 'in particolare'?》Le chiese, attirando l'attenzione di tutte. Yeri aveva già intuito quale fosse il problema di Irene, aveva intuito che c'era qualcosa in lei che non andava come doveva andare. Lei sapeva di Irene e del suo disturbo mentale.

《Del tuo disturbo ossessivo compulsivo》

Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso. Irene si alzò in piedi, con aria di sfida cercava di portare Wendy ad una rissa.

《Oh andiamo Irene! Lo sanno tutti della tua ossessione per Seulgi!》Esclamò Wendy, anche lei pronta ad una rissa. Irene provò a correre verso di lei, ma Seulgi la fermò.

《Smettila》Le chiese con rabbia Seulgi, assolutamente non a conoscenza di questo "disturbo mentale" della sua ragazza. Wendy invece veniva blocata da Yeri, che cercava di farla ragionare e calmare.

《Ammettilo e basta Irene. Lei ha bisogno di sapere》

《Finiscila Wendy》

《Oh andiamo Seul! Lo so che vuoi sapere anche tu》

《Non è il momento giusto per parlarne》Si intromise Yeri.

《Invece lo è. Perchè non dire tutta la verità?》Wendy guardò Irene negli occhi, profondamente. Irene capì che la verità di cui stava parlando Wendy era molto di più del suo semplice disturbo. E non avrebbe permesso a Wendy di fare del male alla sua ragazza con i suoi stessi errori.

《Irene?》Seulgi la guardò, cercando qualche risposta nei suoi occhi. Ovviamente, non ne avrebbe trovato.

《Perchè portarlo in ballo adesso? Non ha senso ormai》Le chiese Irene. Wendy ridacchiò.

《Sempre meglio di non dirlo》Le rispose a tono.

《Era una cosa...una cosa che dovevo risolvere da sola!》Gridò Irene, cercando di nuovo di raggiungere Wendy, ma Seulgi la abbracciò, tenendola stretta a sè.

《Calmati, per favore》Le sussurrò tra i suoi capelli, lasciando Irene completamente alla sprovvista. Si calmò tra le sue braccia, rilassandosi sul suo petto.

《Smettetela, entrambe》Yeri si intromise.

《Wendy, non c'era bisogno di fare questo casino》Si rivolse alla ragazza dai capelli corti.

《Era una cosa che doveva risolvere da sola con Seulgi》

《Come sempre è lei quella che non ha colpe》Mormorò Wendy, incrociando le braccia.

《Non trarre sempre conclusioni affrettate, Wendy. Non è solo tua la colpa. Se foste state da sole a quest'ora sareste piene di lividi a causa di Irene》Le disse Yeri, girandosi verso Irene, che quasi ringhiava con la sua espressione.

《Ora risolviamo tutto, senza discutere e senza aggredirvi. Non voglio nascondere anche i vostri corpi》Continuò ironicamente la più piccola. Prese la mano di Wendy e Irene contemporaneamente, portandole una davanti all'altra, in modo da confrontarsi e risolvere i loro problemi.

《Non voglio che facciate pace con i mignolini, come delle bambine. Insultatevi, sputatevi, gridate, ma non picchiatevi. Non porta a niente di costruttivo》Yeri sorrise all'improvviso, facendo spaventare le due ragazze. La trovavano inquietante. Yeri si allontanò lentamente dalle due, chiedendo a Seulgi e Joy di sedersi accanto a lei e vedere la scena.

《Forza!》Esclamò Yeri, le due guardarono la più piccola con insicurezza.

《Non voglio litigare》Sussurrò Irene, Wendy annuì.

《Lo so, neanche io. Scusa per tutto quello che ti ho detto》Si scusò Wendy, mostrando un mezzo sorriso alla più grande davanti a lei. Yeri, invece, sorrise soddisfatta. Sapeva che farle confrontare le avrebbe portate al silenzio più totale. Sapeva che nessuna delle due avrebbe avuto il coraggio di continuare.

《Okay, finito?》

Le due si guardarono ed annuirono. Yerim si alzò soddisfatta e sorrise alle due ragazze.

《Evitiamo di litigare. Non mi piace l'idea di separarci》Disse Yeri, sincera. Joy si alzò e la abbracciò da dietro, triste insieme a lei, non poteva vivere senza le sue amiche e non sopportava il fatto di dividersi.

《Yeri ha ragione》Si intromise Seulgi.《Non mi piace litigare con nessuno, tanto meno con voi》Ammise, sorridente. Irene sorrise a vicenda alla sua ragazza. Seulgi in ogni caso aveva bisogno di parlare con lei, di risolvere quello che aveva detto Wendy, ed Irene non aveva negato.

《Io propongo di fare cinque minuti di discussione una volta alla settimana, così da chiarire ogni dubbio》Propose Irene, alzando la mano destra. Seulgi e Yeri la alzarono a loro volta, seguite poi da Joy e Wendy.

《Tutte d'accordo quindi?》

Tutte quante annuirono.

《Perfetto》

-

《Ti va di venire a casa?》Chiese Joy alla sua ragazza, mentre guardava attentamente la strada. Erano uscite per andare a mangiare una pizza e Joy la stava accompagnando a casa, anche se non avrebbe voluto. Yeri pensò un secondo alla domanda di Joy.

《Non posso, devo studiare》Le disse tristemente.

《Posso aiutarti, se vuoi》Ondulò la testa.《Che materie devi studiare?》

《Matematica》

《Forse è meglio di no》Ridacchiò, facendo ridere anche la più piccola. Rimasero entrambe in silenzio e questo rendeva quasi a disagio Joy, non le piaceva il silenzio.

《Per quando devi fare matematica?》Chiese Joy, portando una mano sulla coscia della mora.

《Per lunedì》Rispose Yeri, mentre Joy le carezzava la coscia lentamente, andando sempre più su, verso l'inguine, ma non troppo.

《Hai un giorno di tempo per farli, oggi è sabato》

《Cosa stai cercando di fare?》

《Nulla》Le rispose tranquillamente Joy, quando Yeri tolse la sua mano dalla coscia, scuotendo il capo e ridacchiando leggermente. Joy parcheggiò la macchina in un posto completamente isolato, con solo un lampione acceso.

《Dai vieni a casa, ho bisogno di stare con te》Joy mise il broncio, ma Yeri la ignorò.

《Questo posto è inquietante》Fece una smorfia e si guardò intorno.

Yah!

Yeri sobbalzò all'esclamazione di Joy, guardandola ad occhi spalancati.

《Ho capito》A quelle due parole Joy mise in moto la macchina, sfrecciando via verso casa della sua ragazza. Si chiedeva perchè la stava trattando in questo modo, nonostabte lei non le avesse fatto nulla. Yeri invece, stava ridendo dentro di sè, così tanto che stava per scoppiare. Joy arrivò quasi subito a casa della più piccola e innervosita si parcheggiò qualche metro più indietro.

《Joy...》

《Ci vediamo lunedì》

Observed <RV> Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon