4. Some Love

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《Irene, posso chiederti una cosa?》

Irene annuì, accanto a Yeri, con il mento sulle ginocchia.

《Tu ami Seulgi?》

Irene spalancò gli occhi, poi si girò verso di lei confusa.

《Perchè mi fai questa domanda?》

Yeri alzò le spalle.

《Prima stavi piangendo》Yeri l'aveva sentita singhiozzare da fuori la porta, ma decise di non disturbarla.

《C-Cosa?! Io non piango!》Irene cercò di espiare la sua colpa, ma Yeri l'aveva colta in flagrante e da questo non poteva scappare.

《Va bene, va bene》Ridacchiò, per poi rivolgere lo sguardo in basso, continuando a sorridere.

《In ogni caso non dirò niente a nessuno. Mi piace vedervi assieme》

Irene arrossì e diede un leggero colpo alla spalla di Yeri, che diventarono due. Poi tre. Poi quattro. Ed infine Yeri sentì un singhiozzo, due, tre, quattro.

《Mi dispiace...》Continuava a dire, mentre piangeva a dirotto. Yeri aveva raggiunto il suo obiettivo, ma non era così cattiva da non consolarla. La abbracciò. La tenne stretta a sè, riconoscendo che forse era davvero triste per quello che aveva fatto. In ogni caso il piano di Yeri non era rovinare la loro relazione. O almeno, non in quel momento. Irene però non aveva intenzione di mostrarsi sempre più debole. Allontanò Yeri e si asciugò le lacrime.

《Ora dormiamo》Il suo tono serio era diventato completamente differente, quasi inquietante. Yeri rimase in silenzio e si infilò in mezzo alle coperte, dando le spalle ad Irene. La conversazione tra le due non era finita, Yeri aveva ancora una domanda da porle e non era una domanda sentimentale.

《Tu sai com'è morto? Sooyeon, intendo》Irene si sorprese della domanda. Sospirò, ma senza che Yeri la sentisse.

《Da trentasei accoltellate. Non so quanto possa essere vero in ogni caso》

Yeri sorrise.

《Chi te lo ha detto? Il giornale non ne ha parlato》

Irene capì immediatamente cosa Yeri intendesse fare. O forse no. In ogni caso ogni sospetto doveva ricadere su un'altra persona e non lei.

《Le voci girano, Yerim》

-

《Allora, dove vorresti andare?》Chiese Seulgi, mentre teneva Irene per i fianchi. Irene sarebbe andata ovunque, se ci fosse stata anche Seulgi.

《Dove vuoi, basta che passiamo del tempo assieme》Sorrise Irene, baciando un'altra volta le sue labbra.

《Oggi sei molto affettuosa. Cosa è successo?》Ridacchiò Seulgi. Irene cambiò la sua espressione felice in una seria e triste, cosa che fece preoccupare molto Seulgi. Irene si appoggiò al suo petto sentendo il cuore di Seulgi battere irregolarmente, troppo veloce.

《Voglio comportarmi da fidanzata》Disse, sospirando. 《Voglio che tu sia felice》

Seulgi si sentì veramente, veramente, felice in quel momento. Irene la rendeva felice. Sapeva esattamente di essere l'unica persona che riusciva a vedere la Irene debole che nascondeva agli altri. Sapeva anche che era un titolo importante per lei, da quello che le aveva raccontato Irene, non si era mai aperta con nessuno prima di lei. E Seulgi ne era felice.

《E tu?》

Irene alzò lo sguardo.

《Tu sei felice?》

La domanda di Seulgi la colse alla sprovvista. Aprì la bocca per dire qualcosa, ma la richiuse, non sapendo veramente cosa dire.

《Stiamo parlando di te, non di me》Irene mise il broncio, Seulgi ridacchiò, poi le baciò le labbra. Le piaceva quando Irene metteva il broncio e faceva la finta arrabbiata. Le piaceva anche quando faceva la romantica senza speranza. Le piaceva anche quando faceva la stronza. Le piaceva Irene. La vera Irene.

《Ti amo Irene. Non smetterò mai di dirlo》

Irene sorrise al sentire quelle parole. Era importante per qualcuno, finalmente. Irene però aveva dei dubbi. Amava veramente Seulgi? Irene sapeva la risposta, più volte la stessa domanda tornava nella sua mente. Si, l'amava. Non perchè dopo cinque anni si era convinta di amarla, ma semplicemente perchè Seulgi era l'unica persona che la faceva sentire in modo diverso rispetto agli altri. Irene arrivava sempre alla stessa conclusione, sempre con la stessa risposta. E non l'avrebbe mai cambiata.

《Seul...》

《Non c'è bisogno che tu me lo dica per pietà. Quando sarai pronta-》

《Ti amo anche io, Seulgi. Sul serio》

Non ci fu neanche un secondo di pausa, il divano era già occupato da loro e intorno i loro vestiti. Era da un po' che non lo facevano, per Seulgi era come rinascere di nuovo. Ammirava il corpo di Irene. No lo amava. Amava ogni suo centimetro e non ne poteva fare a meno. Questa volta Irene ci mise passione, amore. Teneva a Seulgi più di ogni altra cosa.

《Non dovevamo uscire?》Ridacchiò Seulgi, ricevendo un bacio sulla pancia da parte di Irene.

《Vuoi uscire?》Le chiese, alzando un sopracciglio. Proprio in quel momento doveva chiederlo?

《Prima finisci quello che stavi facendo》

Irene sorrise soddisfatta e continuò il suo piccolo lavoretto.

-

《Pensi un giorno avremo dei bambini?》Chiese Irene, guardando attentamente uno dei quei giochi per neonati. Seulgi si sorprese della domanda, assolutamente presa alla sprovvista.

《Mh- non so, tu li vorresti? Nel senso...》Irene ridacchiò al sentire la sua ragazza nervosa.

《Ma che domande mi fai all'improvviso?!》Si lamentò Seulgi, suscitando sempre di più le risate della mora.

《Tu...continuerai ad amarmi?》Fu Seulgi questa volta a coglierla di sorpresa. Irene si girò verso di lei e le diede un bacio veloce per poi tornare al gioco che osservava da prima.

《Si》Le rispose, senza guardarla. Seulgi sorrise ampiamente.

《Ci scopriranno un giorno, vero?》Chiese Seulgi, Irene abbassò lo sguardo.

《Speriamo di no》Sorrise a labbra serrate, come un sorriso forzato. 《In ogni caso, ne usciremo insieme》Irene le porse la mano, Seulgi la prese ed incrociò le dita, sorridente.

Continuarono a girare il negozio, divertendosi anche con le minime cose, tipico delle due. Il loro unico piano però non era comprare cose stupide.

《Yeri mi sta simpatica sai?》Sbottò Irene.

《Anche a me》Le rispose Seulgi.

《Con questo vorresti dire...》

《Si. Intendo proprio quello》

Seulgi deglutì.

《Dovremmo prima parlarne alle altre, no?》Irene annuì e prese un coltello tra le mani.

《Facciamolo domani. Alle tre》

Observed <RV> Where stories live. Discover now