Black Dog

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Disclaimer
In questo capitolo ci saranno delle parti in inglese. Sono necessarie ai fini della comprensione di un determinato gioco di parole che si creerebbe nella storia, dato che nella finzione letteraria i personaggi parlano inglese. Tradotto però non aveva senso, quindi ho preferito lasciarlo così. Se vi serve una mano per la traduzione, sono a disposizione.

Quando la mattina del giovedì successivo ai GUFO i ragazzi entrarono in Sala Grande per la colazione trovarono una persona ad aspettarli, che non era solita essere così mattiniera. La ragazza si avvicinò furtivamente, guardandosi intorno di sottecchi.
-Aurora? Che stai facendo?
Chiese Margaret confusa, avvicinandosi.
-Shhh. Vi devo dire una cosa.
Disse in tono misterioso, Frannie e Edmund la guardavano divertiti.
-Tre settimane fa è stato il compleanno di Tony.
Continuò furtiva, e Frannie sussultò.
-Non l'ha detto a nessuno perché ha voluto aspettare la fine dei GUFO per festeggiare, ma so che oggi vuole portare qualche dolce dalle cucine per voi al Lago, questo pomeriggio.
-Sei sicura di quello che stai dicendo?
Chiese sussurrando Frannie, con gli occhi che brillavano.
-Più che sicura . Pensavo ti avrebbe fatto piacere saperlo, tutto qui!
-Grazie, grazie! Mi hai evitato una bella figuraccia!
Esclamò abbracciandola, e la Tassorosso rise argentina. Intimò ancora una volta agli amici di non dire nulla, e con un occhiolino tornò al suo tavolo.
-Che piani hai, Frannie?
Chiese Edmund, mentre occupavano i loro posti alla tavolata Serpeverde. Lei scosse la testa, pensierosa.
-Non lo so. Cercherei nelle cucine, ma a quanto pare ha già pensato lui al cibo!
-Se vuoi ti regalo la mia sciarpa Serpeverde, puoi trasfigurarla coi colori di Tassorosso!
Disse Edmund, sorridendo soddisfatto. Margaret scoppiò a ridere.
-Penso abbia già una sciarpa, Edmund. E ti ricordo che siamo a Giugno!
Lui arrossì leggermente.
-Cercavo solo di essere utile.
-Dovrei avere ancora qualche bottiglia di whisky incendiario chiusa nel baule... dite che potrebbe piacergli?
Margaret ci pensò un istante.
-Mi pare che lo beva, sì.
-A me piacerebbe!
Disse Edmund, alzando le spalle.
-Non avevo dubbi, Ed.
Rispose Frannie sorridendo.
-Bene, quindi devo solo trovare il modo di incartarla e il gioco è fatto!
Esclamò, tagliandosi una fetta di torta, soddisfatta. Il sole splendeva sul soffitto.
-Che bella giornata!
Disse Edmund stiracchiandosi sulla panca. Essendo appena passati i GUFO, quella era la loro settimana di riposo.
-Non è bellissimo vedere gli altri studiare mentre non facciamo nulla?
Sorrise Frannie, guardando le facce scure tutte intorno a loro.
-Una delle cose più belle, senza dubbio!
Convenne Margaret, bevendo del succo di zucca, visibilmente di buon umore.
Vicino a loro, Daphne Greengrass sbuffò nel sentire quelle parole. Anche Jasmine fece il suo ingresso in Sala Grande, era radiosa. Saltellò sino al tavolo e si sedette accanto a Frannie e di fronte a Mag.
-Buongiorno ragazzi! Bella giornata non è vero?
-Bellissima! Parlavamo proprio di questo!
Rispose Edmund raggiante.
-A che ora questo pomeriggio?
Chiese, iniziando a riempire il piatto di pasticcini.
-Mezzogiorno. Pare che pranzeremo fuori. I gemelli hanno chiesto il permesso alla McGranitt!
-Bene! Avrò un po' di tempo per fare un giro con Al stamattina!
-Oggi sembra faccia caldo Jas, meglio se ti porti il costume!
Disse Frannie, che ripuliva il piatto dalle briciole con le dita.
-Davvero? Non ho ancora fatto il bagno quest'anno!
Rispose elettrizzata.
-Neanche io! Vedrai che questo è il giorno giusto!
Edmund e Margaret si guardarono sorridendo sotto i baffi. Mag era un po' arrossita. Frannie li fissò sospettosa per un attimo, poi fece finta di niente. Continuarono a parlare della giornata meravigliosa che li aspettava, risero sinché tutto il cibo non fu svanito.
-Io vado a prendere Al! Buona mattina ragazzi!
Disse Jasmine alzandosi in piedi e correndo verso il tavolo di Grifondoro.
-Spero che Esmeralda venga oggi.
Disse Frannie, mentre si alzava per andare in Sala Comune con i suoi amici.
-Penso di sì. Peter mi ha detto che qualcuno del settimo pensava di avvicinarsi. Dopo i MAGO non hanno niente da fare neanche loro!
La rassicurò Edmund.
-Che facciamo intanto che non arriva l'ora? Abbiamo tutta la mattina libera!
Esclamò Margaret, pensierosa.
-Io devo incartare il regalo di Tony!
Rispose Frannie, in brodo di giuggiole.  Edmund alzò gli occhi al cielo.
-Io avrei giocato a scacchi, ma Zabini ha lezione oggi!
Margaret arricciò le labbra, pensandoci su.
-Magari se riusciamo a trovare Peter puoi giocare con lui! Io vado a cercare un libro in biblioteca!
-Ok, allora io rimedio un po' di carta per il pacchetto!
Le rispose annuendo Frannie.
-E io prendo la scacchiera!
Concluse Edmund, sorridendo. I ragazzi si separarono dopo essersi dati l'appuntamento per un quarto d'ora dopo, in Sala Grande. Margaret lungo la strada aveva incontrato Aurora e le aveva chiesto di tenere Tony lontano, dato che Frannie doveva incartare il suo regalo di compleanno. Lei accettò di buon grado. Il ragazzo quel giorno sembrava essere particolarmente di buonumore e aveva già offerto ai suoi compagni di casa una fetta di crostata ai fichi mandata dai genitori via gufo.
Quando furono tutti e tre di nuovo in Sala furono ben felici di trovare Peter e Laetitia che chiacchieravano al tavolo di Corvonero . Frannie e Margaret si scambiarono uno sguardo d'intesa.
-Bene! Sei già qui!
Esclamò Edmund andando loro incontro. Laetitia tossicchiò nervosa.
-Dimmi che hai voglia di giocare a scacchi con me! Non c'è nessuno e mi sto annoiando a morte!
Il fratello, rivolgendo a Laetitia un'occhiata di scuse, borbottò
-Ehm, io, veramente...
Poi, guardando Edmund, sospirò e sorrise arrendevole.
-Sì che mi va. Siediti e preparati a perdere !
Edmund ghignò. Intanto Margaret si sedette vicino a loro e cominciò a leggere il suo nuovo libro sulle scorrerie piratesche magiche e l'impatto che hanno avuto sulla storia babbana. Frannie aveva tirato fuori la bottiglia del whisky migliore che avesse e cercava in tutti i modi di avvolgerla in una carta dorata in modo decente. Sbuffò.
-Laets, ti prego, dammi una mano!
L'amica la guardò compassionevole.
-Sono la persona sbagliata per questo, Fran. Rischierei solo di farla saltare in aria!
La ragazza arricciò il naso e continuò ad accanirsi sul pacchetto. Quando fu ora di andare Edmund aveva battuto Peter quattro volte, Margaret aveva letto duecentocinquanta pagine, Frannie aveva ottenuto uno stortissimo regalo di compleanno e Laetitia aveva guardato la partita a scacchi tutto il tempo. A mezzogiorno meno cinque Edmund corse a riportare la scacchiera in dormitorio, Margaret gli diede il libro e glielo fece riportare in Sala Comune. Quando tornò, Frannie ridusse il suo regalo e se lo infilò in tasca, e i ragazzi uscirono sorridenti dal castello, scendendo verso il Lago Nero. Quando furono sul posto videro che Fred, George, Lee, Aladdin e Jasmine erano già lì. Diversi teli a motivi floreali erano stesi per terra. Jasmine era in costume a prendere il sole, bellissima come sempre. Aladdin, in pantaloncini accanto a lei, la fissava così intensamente che non si accorse che erano arrivati gli altri. Frannie sentì di capirlo benissimo.
-Questa sì che è vita!
Gioì Edmund sfilandosi le scarpe e le calze e alzandosi i risvolti dei pantaloni sino al ginocchio. Si sedette su uno dei teli, quello più vicino ai gemelli.
-Voi che fate ragazzi?
Chiese Frannie avvicinandosi , vedendoli che trafficavano con il loro solito stereo.
-Siamo abbastanza lontani dal castello, non dovrebbero esserci molte interferenze.
Mugugnò Fred, che teneva la bacchetta con i denti e aveva entrambe le mani tra i cavetti interni di quella diavoleria.
-Vogliamo vedere se riusciamo a prendere una stazione babbana normalmente, per non dover pensare a cambiare canzone ogni volta.
Margaret sorrise entusiasta. Non aveva ancora scoperto i tormentoni estivi babbani dell'anno e non vedeva l'ora di sentirli. Anche Laetitia sorrise, anche lei aveva deciso di mettersi in costume e ora, occhiali da sole a mo' di cerchietto, leggeva sdraiata su un telo tentando di abbronzarsi.
-Non riesco a pensare con questo caldo!
Sbuffò Fred, e si allontanò un attimo per sfilarsi la maglia. Margaret vide che Frannie lo guardava di sottecchi con un'espressione di apprezzamento. Sorrise scuotendo la testa. Frannie tendeva a essere davvero promiscua certe volte, ma la si amava anche per questo.
-Viene Angelina, Fred?
Chiese Peter, sbirciando nei cestini di cibo con sguardo famelico. Erano pieni di leccornie, arrivati direttamente dalle cucine.
-Non lo so. Non credo. Lei e la Spinnet sono ancora infuriate per la storia di Piton .
Rispose il ragazzo distrattamente, e Edmund sbuffò.
-Quindi chi stiamo aspettando? Io avrei fame!
Continuò il Tassorosso,  chiudendo il cestino con aria afflitta.
-Sei proprio uguale a Edmund. Pensate solo a mangiare.
Disse Mag, scuotendo la testa.
-Ehi! Io non penso solo a mangiare!
Rispose Edmund, infastidito.
-No, pensi anche a giocare a scacchi e tirare bolidi! E a dormire. E a ubriacarti!
Aggiunse Frannie ridendo. Lui sbuffò contrito.
-Stiamo aspettando Aurora e Tony. Forse raggiungeranno anche Febo e Esmeralda, ma hanno detto che prima devono risolvere una questione urgente, potrebbero non fare in tempo.
-Che bella giornata!
Esclamò Frannie sorridendo a trentadue denti, coricandosi su un telo e pensando al fatto che probabilmente avrebbe visto Tony e Esmeralda in costume lo stesso giorno.
"Forse avremmo dovuto invitare il professor Lupin."
Pensò, guardando il cielo senza una  nuvola. In pochi minuti tutti avevano deciso di mettersi in costume definitivamente e avevano quasi pensato di iniziare a spizzicare qualcosa, quando videro Aurora e Tony arrancare verso di loro con due bustoni. Peter si alzò e corse a dar loro una mano, subito seguito da Edmund. Margaret li guardò con un sorriso affettuoso per poi chiedersi che cosa cavolo stava facendo.
-Ciao ragazzi!
Li salutò Tony, che aveva insistito per tenere lui la busta sino alla fine rifiutando l'aiuto di Peter e la aveva appena posata sull'erba.
-Cosa c'è lì dentro, Tony?
Chiese Frannie curiosa.
-Oh beh... dato che tempo fa era il mio compleanno ho pensato di invitarvi qualcosa!
Disse sorridendo e tirando fuori alcune bottiglie di succo di mirtilli, una torta intera alla zucca e quattro contenitori di plastica sigillati.
-Davvero? Auguri amico!
Esclamò George correndo ad abbracciarlo, mentre il fratello faceva un ultimo tentativo con la radio.
-Auguri Tony!
Disse Aladdin, Jasmine lo salutò con la mano, aveva l'aria decisamente rilassata. Edmund posò la seconda busta e invitò Aurora ad accomodarsi.
-Grazie, grazie ragazzi. Stavate per iniziare, vedo!
Disse sedendosi accanto a Frannie, che trasalì e gli fece un po' di spazio.
-Auguri Tony!
Gli disse timidamente, e lui ringraziò.
-Edmund, dato che sei lì vicino, potresti ghiacciare le vaschette di plastica, ogni tanto? C'è del gelato, non vorrei si sciogliesse.
-Gelato?
Esclamò Laetitia, sollevando gli occhi dal suo libro,
-Qualcuno ha detto gelato?
Chiese, con gli occhi che brillavano.
-Che bello, Tony! È proprio estate adesso!
Sospirò Margaret sognante. Aveva appena finito di dire questo che la radio emise qualche scintilla e poi iniziò a ricevere.
-Sì!
Gridò Lee, alzandosi e mettendosi a saltare.
-Sì sì sì sì sì!
Dopo un attimo si ricompose.
-Ahem, scusate. È da un po' che cerco di farlo funzionare.

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