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20 dicembre 1944.



Mancava poco per un nuovo anno, solo dieci giorni e sarebbe arrivato il 1945.
Il piano dei Bauer per portare via le due ragazze era quasi inattuabile, Lukas però non trovava ne il modo ne il coraggio per informare Mira della situazione.
Come dirle tutto ciò? Lukas non ne aveva la forza.
Il loro settore era stato sterminato nelle camere a gas, nel suo ultimo giorno di visita nel campo, per cercare di salvare altre persone, Lukas aveva sentito ancora l'odore di Zyklon B.
Lo Zigeunerlager fu sterminato la notte tra il 31 luglio ed il 1° agosto 1944 quando i circa 4.000 zingari sopravvissuti in quel settore, furono condotti nelle camere a gas.

Mira e Vayla non avevano idea di quello che era successo nel loro campo, anche perché era più o meno da un paio di mesi che si trovavano da Lukas, e la famiglia Bauer non le aveva informate proprio di tutto.
"È per il loro bene" diceva Hans "Sono già abbastanza sconvolte, non hanno bisogno di sapere anche questo".
Così Lukas aveva taciuto.
Erano passati venti giorni dalla cena che le aveva rese "libere" ma ancora non erano al sicuro.
Adesso era giunto il momento di metterle in salvo su un convoglio ferroviario che trasportava merci e persone. Sarebbero arrivate al nord Italia, da dei parenti della nonna di Lukas.
Le avrebbero accolte in casa, fino all'arrivo dei Bauer che sarebbero andati prima in Austria e poi chissà dove per potersi nascondere.

《Non lo so Vay, sento che accadrà qualcosa di brutto》 diceva Mira parlando con la sua amica
《Sei solo spaventata》 rispose la ragazza
《Forse...tu non lo sei?》 chiese Mira
《Da morire》 fu la risposta di Vayla.

**
La mattina era giunta presto. Era arrivato il momento di partire. Fu così che le due ragazze presero le poche cose che avevano e le misero in un'unica valigia.
Anna aveva messo del cibo in un'altro sacco, con dell'acqua e dei documenti falsi per le due giovani.

《Allora tu verrai con me, vero?》 disse Mira posando un'altro lieve bacio al ragazzo che le stava di fronte
《Si...》 rispose Lukas poco convinto, continuava a stringerla ma gli si leggeva in volto che qualcosa non andava
《Hey, che hai? Perché sei così triste?》 disse Mira accarezzando la sua guancia
《Mi sono reso conto troppo tardi di quello che è successo... è troppo pesante, capisci? Dovevo fare qualcosa prima...dovevo fare di più. Tutte quelle persone Mira》 rispose Lukas
《Lo so ma non puoi fartene una colpa, non avevi scelta》 rispose
《Non è così facile, non riesco nemmeno a capire come una cosa del genere possa essere successa》disse sconfortato
《Sai che cosa penso? Penso che non sia stato un piano di Dio, è solo che lui ha lasciato agire gli uomini in questo modo per farci capire quanto... quanto può essere crudele e oscuro il cuore dell'uomo. Quanto sia spaventosa la sua voglia di grandezza, quanto non sia poi così tanto umano》disse fermandosi per riflettere un momento 《Sai però cos'è che ho anche capito? Che ci sono persone buone come la tua famiglia. Che sta cercando di salvare noi e altre persone. Penso a quanto amore ancora ci sia dopo tutto questo. Ho capito che ci sono persone cattive che fanno cose orribili ad altre persone buone, ho capito l'importanza della vita, l'importanza che hanno le parole, e l'importanza dell'amore. Soprattutto in un posto come Auschwitz》 sorrise lievemente mentre osservava l'espressione del ragazzo 《Tu mi hai ridato la speranza che avevo perso. Sai, quando stavo lì, mi sentivo un po' bene di notte, solo quando osservavo le stelle e le vedevo così immense e libere. Mi sento così da quando sono con te, so che posso tornare in vita, che posso cambiare tutto, capisci?》 aggiunse, Lukas annuì e le baciò le labbra un'ultima volta. Le parole della ragazza l'avevano sollevato un po' ma la cosa che doveva fare, adesso era ancora più pesante.
Perché avrebbe dovuto lasciare la sua Mira.

Poi in macchina raggiunsero il posto.

《Il treno è arrivato》 disse Hans cercando di alzare la voce più dei rumori sovrastanti 《Veloci e fate in fretta!》 aggiunse aiutando le due ragazze ad uscire
《Le vostre provviste》 disse Anna porgendo la sacca alle due e uscendo anche lei dalla vettura
《Grazie signora, siamo in debito con lei...con tutti voi》 disse Mira con un velo di malinconia nella voce
《Oh tesoro, chiamami pure Anne e non siete in debito, è una cosa che avremmo dovuto fare prima》 rispose la donna 《Venite qui, lasciatevi abbracciare》 aggiunse abbracciando le due
《Grazie signora davvero》 disse Vayla 《e grazie anche a voi...ci state salvando la vita, non lo dimenticheremo》 aggiunse guardando Hans e Lukas
《Adesso però andate》 disse l'uomo 《siate caute, anche quando arriverete in Italia》 fece un sorriso e così fece anche Mira.

Il treno le aspettava poco lontano da lì, a bordo c'erano altre persone, che come loro aspettavano di essere davvero salvate.
Tutte insieme stretti in un ultimo viaggio verso la vita.

《Ecco Vayla, sali》 disse Lukas aiutandola a salire sul convoglio 《Mira...》 disse facendo voltare la ragazza verso di se
《Che c'è?》 rispose la ragazza infreddolita
《Perdonami》 disse Lukas
《Cosa? Che vuoi dire?》 chiese confusa
《So che ti ho fatto una promessa... ma non posso mantenerla, non adesso almeno》 rispose serio
《Mi stai prendendo in giro? Ti prego dimmi che è uno scherzo e che salirai con me su questo treno》disse turbata e delusa
《Non posso, la mia famiglia non è ancora al sicuro, ma ti raggiungerò presto》 rispose, Mira non parlò più, lo guardava e non ci credeva
《Jasper?》 gridò Lukas, spuntò un ragazzo dai capelli color cenere
《Si signore?》 rispose il giovane
《Sai che cosa devi fare, vero?》 gli chiese
《Poetarle al sicuro ad ogni costo》 disse lui, Lukas fece segno di approvazione e puntò ancora il suo sguardo su Mira
《Quindi finisce così. Non ci verrai per davvero con me, giusto?》 disse lei con la voce quasi spezzata, il ragazzo le si avvicinò ancora di più e fece incontrare le loro labbra prima di aggiungere 《Verrò a cercarti presto. Adesso devi pensare a metterti in salvo e non lo sarai se starò con te. Ti prego cerca di capire》 la abbracciava forte mentre le parlava 《Okay》 rispose Mira lasciandosi sfuggire qualche lacrima 《Stai attento... e torna da me, ti aspetterò anche se ci volessero anni》aggiunse con la poca forza che le rimaneva
Lui sorrise lievemente 《Lo so, e lo farò perché ti amo e non voglio stare senza di te per altri tanti anni》 disse accarezzando la sua guancia sinistra. Mira a quel "Ti amo" si sentì male e bene allo stesso tempo, aveva paura, tanta. Forse anche più di prima. Perché anche lei sentiva la stessa cosa, anche lei lo amava con tutta se stessa
《Ti amo anch'io... torna presto》...

Le Stelle di Auschwitz  ||revisione||Where stories live. Discover now