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I giorni passavano e arrivò in fretta il 1943. Era ancora una prigioniera, numero 249417, quasi non si ricordava più il suo nome se Seth non glielo ricordasse ogni santo giorno.

《Ripetilo ogni sera prima di andare  a dormire》 le ripeteva il ragazzo ebreo. Lui era molto buono, alto e bello. Era diventato amico di Mira, aveva una laurea in scienze umane e come lei era finito lì con tutta la sua famiglia. Solo Dio poteva sapere quanto fosse dura la "vita " lì. Dio e tutte le anime che si trovavano imprigionate lì, senza via di scampo.

Rudolf Höss è stato un ufficiale tedesco, primo comandante del campo di concentramento di Auschwitz, lei lo temeva soprattutto quando di tanto in tanto le sorrideva, aveva paura di quello che avrebbe potuto farle. Dopotutto era una donna indifesa, zingara e indifesa e se l'Herr Kommandant avesse voluto farle del male, nemmeno Seth avrebbe potuto salvarla.

《No, no no, No!》 La voce di Mira uscì quasi senza controllo
《No Mira che stai facendo!》 Cercò di fermarla Seth ma la ragazza corse verso il bambino che stava per essere ucciso

《Tu! Che cosa cerchi di fare?!》 Le urlò il Kapo
《È Solo un bambino, ti prego lascialo stare》 disse posizionandosi vicino a lui
《Tu non chiudi mai la bocca, vero?》 Disse ridendo
《Ti prego... Non lo farà più》 rispose lei, il ragazzo aveva le lacrime che cadevano senza fine e tremava, con la mano stretta in quella di Mira. Infondo aveva solo fatto cadere un cesto colmo di patate e per lui era troppo pesante. Doveva avere 13 o 14 anni.

《Bene... Disse il Kapo prendendo Mira dai suoi capelli... Prenderai tu il suo posto》 disse trascinandola con sé
《No! Mi fai male, ti prego!》 Diceva lei ignorata dall'uomo
《Se non stai zitta....》 le disse tirandole uno schiaffo che le fece girare la testa e in quel momento sparò anche al ragazzo che rimase al suo posto senza nemmeno potersi muovere dalla paura
《Noo! Perché? Perché l'hai ucciso?! Perché...》 rispose lei nel pianto, lui l'aveva trascinata dietro ad una baracca e la stava picchiando con ferocia. Poi tirò fuori una frusta e dopo vari colpi, Mira perse i sensi....

****

《Smettila... mi stai facendo il solletico... Lukas davvero, non riesco a concentrarmi così》 disse Mira a Lukas
《Lo sto facendo apposta》 rispose Lukas ridendo e continuando a stuzzicare la ragazza
《Devo consegnare questi compiti a tua nonna tra un'ora!》 Rispose liberandosi finalmente dalla sua presa
《Oh dai, vieni un po' con me, basta con questi compiti! Non accetterò un no come risposta》 Disse Lukas intrecciando le braccia al petto, Mira lo guardò per un attimo, aveva gli occhi bellissimi mentre la guardava
《Mmm... va bene andiamo》 rispose roteando gli occhi e ricambiando il sorriso.

****

Si svegliò e incrociò gli occhi preoccupati di Seth 《hey piccolina》 disse accarezzandole la testa 《Che è successo?》 Per un attimo si dimenticò di essere una prigioniera, una schiava, una non persona.
《Come...ti senti adesso?》 Chiese Seth
《Okay》 rispose Mira
《Bene, approfittane per dormire e riposare》 disse alzandosi
《Okay》 disse debolmente mentre le forze la lasciavano ancora.

..

Si svegliò un po' meno indolenzita e meno stanca, si sedette sul letto e appoggiò lentamente i piedi sulle asse del pavimento freddo 《Per quanto ho dormito?》 Chiese al ragazzo di spalle che le stava davanti mentre sistemava qualcosa
《Hey... un giorno e mezzo》 disse accogliendola con un sorriso 《tranquilla non sei nei guai, ho detto alla Kapo che stavi parecchio male》 aggiunse dopo aver visto che Mira aveva sgranato gli occhi
《Oh...grazie Seth, sono in debito con te》 rispose alzandosi definitivamente
《Non essere sciocca... ti ho messo da parte questo oggi..  mangia tutto》 disse porgendo a Mira il piatto, lei ci si avventò sopra 《Avrei tanto bisogno di fare un bagno》 rispose dando un altro morso al pane
《Si ma prima mangia》.

La sera arrivò in fretta. Mira era riuscita a farsi un bagno gelato e a riprendere il suo lavoro come ogni giorno. Non aveva affatto sonno e stava aiutando il suo amico ebreo a sistemare le garze e gli altri attrezzi. Mira sembrava distratta
《Che c'è?》 Disse Seth interrompendo il silenzio
《In che anno siamo?》 Chiese Mira
《 1943》 rispose
《 1943》 ripeté la ragazza
《Già...Mira?》 Aggiunse il ragazzo
《Si?》 Lei lo guardò finalmente
《Non...perdere la speranza》 disse
《Che speranze dovrei avere?》 Si fermò dal suo lavoro, incuriosita dalla risposta di Seth
《Ci libereranno, vedrai... ce la faremo》 rispose
《Come... come fai ancora  a crederci, dopo tutto questo?》 Chiese curiosa
《Non lo so... un giorno finirà tutto questo schifo e torneremo liberi》 che aggiunse
《Liberi... nemmeno mi ricordo che cosa voglia dire...》 rispose distogliendo l'attenzione da lui
《E cosa ti ricordi della tua vecchia vita?》 Chiese sfiorando appena le sue guance
《Non lo so... la mia famiglia... I miei fratelli... Lukas... Ma non sono nemmeno sicura della loro esistenza. Sai mi sembrano solo ricordi lontani o addirittura frutto della mia immaginazione a volte》 disse sospirando
《So come ti senti, ma tienili comunque stretti quei ricordi》 disse con un sorriso dolce
《Perché?》 Chiese curiosa
《Perché quei ricordi sono quello che rimane di te... quella vera, non il numero che ti hanno obbligata ad essere》... 《comunque... chi era Lukas?》 Chiese Seth
《Lui è... era un mio amico...credo》 disse
《Un sinto?》 Disse Seth
《No era austro-tedesco》 rispose
《Oh..un misto perfetto!》 Rispose sorridendo
《Lui era buono... anche sua nonna lo era. Spero siano ancora vivi. Vorrei che lo fossero tutti》 disse amareggiata
《Non ci si abitua mai a vedere corpi senza vita, vero?》 Disse Seth, Mira annuì debolmente 《Ho sentito che lo Zigeunerlager ha tanti corpi di neonati morti... è per quello che provi a starci il più poco possibile?》 Chiese a Mira che ormai stava piangendo e non riusciva  più a trattenersi 《Oh Mira... Vieni qui, mi dispiace tanto》 disse il ragazzo abbracciandola teneramente.

Seth era l'unica persona che riusciva davvero a consolarla in un certo senso. Provava affetto per lui ma aveva anche tanta paura... le persone lì, in quei lager, morivano ogni giorno e aveva paura di perderlo. Aveva perso troppo e non si era ancora abituata a tutto quel dolore.

Le Stelle di Auschwitz  ||revisione||Où les histoires vivent. Découvrez maintenant