"Essere una sinta"

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Mira, nata in Italia, si trasferisce in Austria nel 1933 a 10 anni. Nata da una famiglia Sinta, si ritrova internata in un campo di concentramento...

Dopo che aveva fatto amicizia con una donna austriaca, che si trovava in Italia per insegnare in una scuola, con la sua famiglia decide di trasferirsi in Austria con la donna per cambiare definitivamente vita lasciandosi alle spalle una vita da nomade.

Mira fa amicizia con il nipote della signora Selina, Lukas, e con lui instaura fin da subito un buon rapporto.
La sua famiglia è composta, oltre che dai suoi genitori, da sua sorella Deva, più grande di lei, da un altro fratello più grande, Bruno e dai due più piccoli, Theo e Vanessa...

Selina Berger era un ex insegnante che si era ritrovata in Italia per lavorare ma che dopo la morte del marito, italo-tedesco, decise di ritornare nella sua madrepatria: l'Austria, portando con sé la famiglia sinta, per cui provava un vero sentimento d'affetto.

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I Rom e i Sinti subirono feroci e insensate persecuzioni dal regime nazista e fascista, poiché considerati razze non ariane e quindi inferiori.
Fin dal 1938 il regime fascista intraprese politiche discriminatorie verso i cittadini italiani rom e sinti, arrivando alla deportazione di massa verso la Venezia-Giulia, il Sud dell'Italia e la Sardegna.
Non da meno fu la violenza con cui agì il nazismo.
Il genocidio di questi due popoli si indica con il termine Porajmos\Porrajmos (in Lingua romaní «devastazione», «grande divoramento») oppure con Samudaripen(«genocidio»).

Negli anni compresi fra il 1939 e il 1945 il nazionalsocialismo eliminò fisicamente oltre 500.000 zingari.

-Le memorie del comandante Rudolf Höss ci riportano la realtà della storia
("Comandante ad Auschwitz. Memoriale autobiografico di Rudolf Höss",Einaudi, 1985):

"Il terzo contingente, per numero, era rappresentato dagli zingari. Molto prima dell'inizio della guerra, durante le azioni contro gli asociali, erano stati condotti nei campi di concentramento anche gli zingari.
Una sezione dell'Ufficio di Polizia criminale dl Reich si occupava esclusivamente di sorvegliare gli zingari delle quali non ricordo più la denominazione [...] inoltre gli accampamenti degli zingari erano costantemente sottoposti ad esami biologici, poiché Himmler voleva che venissero assolutamente conservate le due grosse stirpi principali degli zingari.
Era sua opinione infatti , che queste discendessero in linea diretta dagli antichissimi popoli indogermanici, e che si fossero conservate abbastanza pure come specie e come costumi.
Questi zingari dovevano essere raccolti tutti insieme, a scopo di studio, esattamente catalogati e protetti come monumenti storici. [...] Negli anni 1937-38, tutti gli zingari vagabondi furono raccolti in cosiddetti campi d'abitazione, perché fosse più facile sorvegliarli.
Nel '42 venne l'ordine di arrestare tutti gli individui di tipo zingaresco[...]
Ne furono esclusi soltanto gli zingari riconosciuti puri appartenenti alle stirpi anzidette, che vennero sistemate presso il lago di Neusiedl, nel distretto di Odenburg. [...]

Non sono in grado di riferire quanti fossero gli zingari e i sangue-misti di Auschwitz. So benissimo però, che avevano completamente occupato il settore che era calcolato per 10.000 persone. Ma le condizioni a Birkenau erano tutt'altro che adatte a un campo per famiglie. [...]

Nel luglio del '42 Himmler venne a visitare il campo. Gli feci percorrere in lungo e in largo il campo degli zingari, ed egli esaminò attentamente ogni cosa: le baracche d'abitazione sovraffollate, i malati colpiti da epidemie, vide i bambini colpiti dall'epidemia infantile Noma [tumore dovuto a malnutrizione], che non potevo mai guardare senza orrore e che mi ricordavano i lebbrosi che avevo visto a suo tempo in Palestina: i loro piccoli corpi erano consunti, e nella pelle delle guance grossi buchi permettevano addirittura di guardare da parte a parte; vivi ancora, imputridivano lentamente. Si fece le cifre della mortalità tra gli zingari.[...]

Dopo aver visto tutto questo ed essersi reso conto della realtà, diede l'ordine di annientarli, dopo aver scelto gli abili al lavoro, come per gli ebrei.[...] L'operazione durò due anni.
Gli zingari atti al lavoro vennero trasferiti in altri campi, e alla fine rimasero da noi (era l'agosto del 1944) circa 4000 individui da mandare nelle camere a gas [...]
Non fu facile farli arrivare fino alle camere a gas. Personalmente non vi assistetti, ma Schwarzhuber mi disse che, fino ad allora, nessuna operazione di sterminio degli ebrei era stata così difficile, tanto più dura per lui in quanto li conosceva benissimo quasi tutti, anzi era stato in buoni rapporti con loro.
Infatti, a modo loro, erano persone straordinariamente fiduciose" [...]

Le Stelle di Auschwitz  ||revisione||Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum