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Era una mattina fredda quella, Mira tremava e non riusciva a scaldarsi. Si sentiva a pezzi, in tutti i sensi, sentiva che le forze venivano a meno giorno dopo giorno.

《Mira svegliati! Su dai, stanno arrivando》 le disse una signora togliendole le coperte dal corpo
《Non ci riesco, sono troppo stanca》 rispose affaticata e con gli occhi ancora semichiusi
《Devi alzarti o ti uccideranno》 disse ancora per poi prendere la ragazza dalle braccia per aiutarla ad alzarsi.
Mira si tirò in piedi e si accorse che era stata anche aiutata da Vayla, la sua amica e sussurrò un lieve 《Grazie》 ad entrambe.

Le SS fecero il loro ingresso, dissero alcune cose che Mira, dovette interpretare nella sua lingua e poi scelsero alcune ragazze e alcune donne, tra cui la signora che l'aveva aiutata ad alzarsi, le portarono chissà dove.
"Sicuramente nel Blocco 10" pensò Mira. Aveva un'estrema paura di quel settore, le donne che tornavano di lì erano stremate dal dolore e tante volte non facevano nemmeno ritorno. Aveva sentito dire da Seth, che gli esperimenti di sterilizzazione erano terribili.

* Tante altre donne per il semplice fatto di essere incinta e quindi "inabili al lavoro" venivano uccise nei campi di sterminio senza nemmeno il tempo di realizzare l'orrore a cui venivano sottoposte. Alcune, dopo aver subito i frequentissimi stupri da parte dei soldati tedeschi, venivano obbligate ad abortire se il nascituro veniva giudicato dai dottori esperti della razza "non germanizzato".

Mira però, a volte si stupiva della solidarietà, che ancora c'era in quel posto. Nonostante tutto quello che subivano, le persone in quei posti, riuscivano a restare "umani" e a darsi comunque una mano.
I momenti che adorava erano quando nel suo settore, per le famiglie zingare, erano le volte in cui il suo popolo si metteva a suonare e a cantare.
A volte si ricordava di quando poteva passare quei momenti con la sua famiglia, attorno al fuoco.
Alcuni suonavano il vìolino e altri una semplice chitarra, ma le melodie potevano entrarti nel cuore e riscaldare tutto quello che si era raffreddato.
C'era speranza nei loro canti, c'era amore, passione, bravura, fierezza per le proprie origini.
Anche le SS si mettevano lì ad ascoltare. In quei momenti nulla sembrava orribile, non era più un capo di sterminio, erano solo voci e musica.

Il pomeriggio, sebbene ancora stanca, dovette raggiungere Seth per aiutarlo a svolgere i suoi compiti. Erano davvero impegnati quel giorno, come previsto c'erano alcune donne sopravvissute agli esperimenti e Mira non riusciva a smettere di piangere ogni volta che ne aiutava una.

Nel tardo pomeriggio arrivò Lukas, con buone notizie e del pane per Mira e Seth.
《Grazie signore, davvero, non so come ringraziarla》 disse Seth dando dei morsi al pane fresco
《Non ringraziarmi e chiamami pure Lukas, signore fa troppo da vecchio》 rispose il ragazzo sorridendo
《Tu non mangi?》 chiese Seth a Mira che era seduta più in là
《Non ho molta fame》 rispose lei
《Cosa? Stai scherzando, di solito ti mangi tutto quello che trovi》 disse Seth prendendola in giro
《Già ma non ho fame...》 rispose Mira appoggiata alla parete
《Mmm...tu non me la racconti giusta》 disse Seth alzandosi 《Oggi sei troppo strana》 aggiunse avvicinandosi a lei, la abbracciò e appoggiò le labbra alla fronte della ragazza 《Mira tu hai la febbre! E anche molto alta》 disse rivolgendo lo sguardo a Lukas, che si alzò e raggiunse la sua Mira.

Le prese il viso tra le mani e la osservò 《Dio mio, guarda i tuoi occhi! È davvero alta la febbre, dobbiamo fare qualcosa o...》 non finì la frase e guardò Seth preoccupato
《Sto bene...ho solo bisogno di dormire》 rispose Mira alzandosi a fatica e barcollando, fu subito presa dalle braccia di Lukas mentre Seth prese una coperta di lana e la avvolse.

《La devi portare via》 disse ancora più preoccupato a Lukas
《No Seth! Sto bene》 rispose lei con la testa appoggiata alla spalla di Lukas
《Non puoi farcela... ti serve tanto riposo, quella febbre non passerà così》 aggiunse posando una mano sulla sua guancia
《Non...voglio andarmene, non senza di te》 rispose
《Io starò bene Mira, sei tu quella che ha bisogno d'aiuto》 disse 《Riuscirai a portarla al sicuro vero?》aggiunse guardando il ragazzo
《Certo, la mia macchina è proprio qui dietro. La porterò a casa mia e farò venire un medico》rispose
《Bene portala subito! È il momento giusto》.

Così aiutato da Seth, caricò in macchina la ragazza per poter portarla via da lì.
Mira dormiva durante il tragitto, non riusciva proprio a tenere gli occhi aperti.

Appena arrivati la portò in braccio in casa e disse alle donne che lavoravano per lui di aiutarla a far scendere la febbre mentre lui sarebbe andato da un suo amico medico per poterla visitare al più presto.
Le donne portarono Mira di sopra e le fecero fare un bagno tiepido mentre lei piangeva e tremava. Le misero i vestiti puliti e le fecero una minestra calda per poter recuperare le forze.












*trovato su internet.






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Le Stelle di Auschwitz  ||revisione||Where stories live. Discover now