15. "Cosa mi stai facendo?"

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Bianca's Pov

«Sei congelata!» Nota, posando le sue mani incredibilmente calde sulle mie guance.
«Beh, si, ci sono all'incirca 10 gradi.» Con fare ovvio, alzo gli occhi al cielo. Li alza anche lui.
Distolgo lo sguardo dai suoi occhi, guardo il parchetto ormai abbandonato e i ricordi d'infanzia tornano più vivi che mai. Ricordo che qui, dopo le lezioni, la maestra ci faceva giocare ed io preferivo sempre giocare con le macchine telecomandate anziché vestire le bambole ed Iris si arrabbiava sempre poiché voleva che io giocassi con lei.
«Vorrei entrare nella tua mente per capire a cosa pensi» La voce di Ares mi fa voltare verso l'albero alle mie spalle dove si è spostato. Ero troppo occupata a ricordarmi della mia infanzia per curarmi dei suoi spostamenti.
«Oh» Il silenzio spiazza tutti e due.
«Meglio non entrare nella mia testa, non è un posto bello» Lui accenna un lieve sorriso, sfrega le mani tra di loro per scaldarle e infine, poggia un piede contro il tronco dell'albero e mi guarda.
«Allora vorrà dire che mi piacerà» Fa spallucce. Alzo il capo e sgrano gli occhi.
«I posti brutti... Non ti fanno paura?»
«Farmi paura?» Si avvicina a me.
«Niente mi fa paura» Mi bacia.
Le sue labbra sono sulle mie, calde, morbide... Nessun posto è tanto bello come le sue labbra, nessun posto è rassicurante come le sue braccia che mi avvolgono. Si stacca da me.
«Cosa vuoi fare, biondina?» Lo trucido con lo sguardo
«Non chiamarmi così, lo odio!» Esclamo mentre l'aria che fuoriesce dalla mia bocca diventa una nuvoletta di fumo che svanisce subito dopo.
«Altrimenti?»
«Ares.» Lo guardo.
«Bianca.» Mi imita.
«Smettila o giuro che... che... argh!» Lui scoppia a ridere portandosi una mano sulla bocca cercando di nascondere il suo sorriso, proprio quello che non dovrebbe mai nascondermi.
«Scusa, scusa!» Alza le mani ridacchiando quasi sottovoce, poi prende un grosso respiro e fa fuoriuscire l'aria dalla bocca.
«Dai, vieni» Mi fa segno di avvicinarmi a lui.
I miei piedi sono congelati e ben piantati a terra, le mie gambe non vogliono saperne di far alcun movimento... Non so cosa mi succede, ma le sue braccia, poi, mi avvolgono completamente ed il suo mento, lo ritrovo al di sopra della mia testa.
«Hai un buon profumo» Nota.
«Si?» Sussurro, non sapendo cosa dire.
«Mh mh» Si ferma.
«È vaniglia, mi piace!» Sorride e mi stringe ancora di più a lui.
Con le mani tremolanti, decido di avvolgere il suo busto con esse e lui, a primo impatto, lo sento irrigidirsi. Di scatto, tolgo le mani da lui, ma subito dopo le mie mani vengono afferrate dalle sue e mi ritrovo con il tocco della sua maglia sotto i palmi. Le mie mani sono di nuovo su di lui.
«Dove vuoi scappare, eh?» Mi chiede sottovoce mentre mi lascia un bacio sul capo.
«I-io...» Sussurro in preda alle emozioni.
«Non andare mai via da me» Mi bacia la fronte e poi mi guarda negli occhi.
«Perché mi sto affezionando fin troppo a te e non posso permettere di rimanere scottato» Rimango senza fiato per un millisecondo. Non riesco a trovare una risposta che possa avere un significato per racchiudere ciò che provo ora.
Mi limito a sorridere e ad appoggiare di nuovo la testa sul suo petto.
«Ares» Lo chiamo.
«Non andare via» Sento il suo petto alzarsi e abbassarsi ripetutamente, ma poi non sento più la terra sotto i piedi, tant'è che mi aggrappo saldamente a lui.
«Non vado da nessuna parte» Ares mi ha preso in braccio e cammina verso la panchina del parchetto. Lui si siede su essa mentre io mi sdraio con la testa sulle sue gambe e rimaniamo a guardarci. Lui nota il mio imbarazzo e nascondo le mie guance rosse con la scusa del freddo gelido che mi colpisce, ma penso che ci abbia creduto.
«A scuola come va?» Mi domanda mentre gioca con il cappuccio della mia giacca.
«Bene, ho delle verifiche da fare, ma per fortuna bene» Rispondo.
«In cosa?»
«Fisica e filosofia» Mi copro il volto con le mani e la mia mente è già finita al "4" sicuro che avrò in fisica.
Lo sento ridere.
«Cosa ridi?» Mugugno. Lui mi toglie le mani dal volto e mi sussurra qualcosa. «Studia, altrimenti cosa dirai ai tuoi?» «Beh, cosa dirò quando sapr...» Mi blocco di scatto ripensando a cosa stavo per dire.
«Cosa?» Ha l'aria da "so tutto io" spiaccicata in volto.
«Nulla.»
«Quando sapranno...» Si avvicina a me e mi lascia una carezza sul volto per poi mordermi il labbro inferiore e baciarmi lentamente.
«Questo?» Sussurra per poi tornare a baciarmi.
«Per ora é meglio stare in silenzio» Si stacca e mi guarda.
«Si» Sussurro.
Lui scuote un po' la testa e sospira.
«Il proibito» Mi dice.
«É quasi una cosa allettante con te» Mi sorride lievemente.
Nella mia testa c'è il caos, nel mio cuore anche.
Cosa mi stai facendo, Ares?

Angolo Autrice
Non ammazzatemi, chiedo venia! Il liceo mi porta via tutto il tempo libero ed ormai passo la mia vita sui libri... Ma oggi ho trovato un piccolo spazio per me e anche se il capitolo è corto, è un capitolo che precederà uno ancooooora più bello e emozionante (almeno per me). Sono successe un sacco di cose dall'ultima volta che ho aggiornato: ho dato il primo bacio, mi sono fidanzata con un ragazzo della mia stessa classe, sono cambiata molto su molti aspetti di me e... beh, altre cose non importanti 💕 al prossimo capitolo!
scusate eventuali errori

Cross †Where stories live. Discover now