Capitolo 20 - Manca come l'aria

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Martina

<< Dove sei stata? >> urla Lodo appena entro nel mio alloggio, << Mi hai fatta spaventare da morire >> continua poi mettendosi una mano sulla fronte. Sono distrutta dentro, non so perché ma ho come la sensazione che mi manca qualcosa, una parte di me importante. Tutto quello che ho provato questa notte è stato potente, una scossa si era accesa dentro di me e mi faceva sentire viva e potente. Le sue mani su di me, i suoi occhi nei miei, mi toglievano il respiro. Quanto vorrei sentire ancora quelle sensazioni, quanto vorrei sentire la sua pelle contro le mie, le nostre bocche che si cercano e si assaporano tra loro. Le mani tra i capelli, sotto i vestiti, con le nostre anime che entrano in contatto tra loro, fondendosi, facendomi venire i brividi. Dentro la mia testa lo vedo ancora mentre mi guarda con adorazione, mentre si gusta ogni singolo momento, con gl'occhi pieni di un piacere sconosciuto. Non avrei mai pensato di sentire tutto questo, questa potenza che mi ha travolto e sconvolto. E desidero averne ancora. Ho il suo profumo addosso, sento ancora il suo tocco su di me, le sue labbra che mi baciano ovunque. Ho un fremito quando ci ripenso. Ora mi sento vuota, come un corpo senza anima, senza una parte di se. Sapevo benissimo a cosa andavo in contro, sapevo che non sarebbe potuto andare diversamente, non rimpiango nulla perché è stata la notte più bella di tutta la mia vita, però ora mi sento come se mi avessero strappato il cuore. Non so bene cosa mi stia accadendo, so solo che mi manca da morire, mi manca come l'aria. Trattengo le lacrime come ormai faccio da ore, non voglio piangere, non voglio sentirmi debole, infondo l'ho voluto io, mi sono cacciata in questa situazione sapendo benissimo cosa sarebbe successo, non posso cambiare le cose. Però così almeno avrò il ricordo di lui e di tutto ciò che mi ha fatto provare. Qualcuno al mondo saprà farmi provare ancora quelle emozioni? << Sono rimasta da Jorge >> borbotto io alle due mie amiche che mi scrutano intensamente, io con non calanche lancio la mia borsa sul letto e mi tolgo la giacca mentre loro continuano ad osservare ogni mio movimento, << Rimasta da Jorge in che senso? >> chiede poi Lodo, << Mi sono addormentata sul suo divano >> mento il meglio possibile, non voglio che capisca cosa è successo, << Diego? >> chiedo io per cambiare discorso ma Alba e Lodo non sembrano convinte della mia risposta. << Sta bene... >> risponde Lodo un po' turbata, << Lui non ci credeva che lei fosse lì, credeva che la morfina gli facesse venire le allucinazioni >> spiega Alba << E lei ha pianto >> dice indicando Lodo, << E' stato brutto vederlo in un letto di ospedale >> fa spallucce la mora per giustificare il suo pianto, << Puoi dirlo che ti piace... insomma ormai puoi anche ammetterlo Lodo >> la istiga Alba, << Non è così, mi dispiaceva per lui e basta >>, << Si Lodo come no >> borbotto io e lei mi fulmina << Parliamo di te che rimani a dormire da Jorge >> incrocia le braccia al petto lei. Smetto di respirare e poi mi ricompongo prima di voltarmi a guardarla, << E' successo Lodo, cosa devo farci, gli facevo compagnia stavamo guardando un film e poi mi sono addormentata, mi sono svegliata questa mattina con Jorge che russava >> invento io, cercando di creare più dettagli possibili per rendere più reale questa bugia, ma ancora non mi sembrano convinte, << Dovevi approfittarne >> scherza alba. << Si sta per sposare >> borbotto io a voce bassa perché dirlo mi fa male, male al cuore. << La notizia ha già fatto il giro dell'università >> dice poi Lodo, << Del mondo vorrai dire >> la corregge Alba << Tutti sanno che sono stati aggrediti >>, << Per fortuna stanno bene >> dico io pensando a cosa sarebbe potuto succedere, i brividi mi percorrono il corpo, << Diego lo dimettono domani, anche se mi sembra un po' troppo presto, è costretto ad usare le stampelle povero >> dice la bruna senza pensarci, noi ci voltiamo a guardarla, le sue preoccupazioni per lui sono evidenti e non riesce più a nasconderle, questa cosa l'ha toccata nel profondo, proprio come è successo a me, pensare a Jorge ferito mi ha lasciato senza fiato. << Già poverino, ma tanto ci sarai tu ad aiutarlo >> la scherna ancora Alba, << La smetti di prendermi in giro? Pensa che stasera devi uscire con Facu >>, la riccia spalanca la bocca, << Oddio non ci stavo proprio pensando dopo tutto quello che è successo >> inizia ad agitarsi visibilmente, << Perché gliel'hai detto ora sta in ansia tutto il giorno! >> dico a Lodo << Almeno non sta addosso a me >> ribatte lei e mi scappa una risatina. Usciamo per andare a lezione e Robert ci raggiunge, << Ho saputo quel che è successo... spero stiano bene >> dice poi ritornando sul discorso dell'assalimento del principe, << Si stanno bene >> gli dice Alba, << Come fate a saperlo nessuno ha lasciato dichiarazioni in merito? >> dice poi lui confuso con i suoi occhi azzurrissimi che cercano i miei. << Io e Alba siamo andate da Diego, è ferito ma sta bene, mentre Tini è andata a trovare Jorge, ha solo un taglio al braccio >> spiega Lodo e Robert rimane di sasso, << Così li avete visti! >> afferma poi lui, io faccio un piccolo cenno di sì con il capo, non posso smettere di pensare a ieri sera, a lui, alle sensazioni che mi ha dato. << Ci ha chiamate Mechi per dircelo e ovviamente siamo andate da loro >> dice Alba. Robert sembra leggermente confuso o infastidito. Poi in un secondo l'atmosfera cambia. Sento la sua presenza, la sento nell'aria, dentro di me. Mi volto e lo vedo arrivare da un corridoio, come una stupida rimango lì a guardarlo, mi sento fatta di pietra non riesco a muovermi. Poi mi passa per la testa il fatto che lui non dovrebbe essere qua. Dovrebbe riposarsi a casa sua e poi non c'è Diego con lui, non dovrebbe andare in giro come gli pare, è pericoloso. << E' già tornato? >> chiede Alba confusa, << Non dovrebbe essere qui >> dico io senza nemmeno guardare i miei amici, ma continuando a puntare il mio sguardo su Jorge. << Siamo in ritardo >> dice poi Robert << La lezione sta per iniziare >>. A mala voglia mi volto e mi dirigo verso la mia aula. Continuo a pensarlo ed è più forte di me, non so dove sbattere la testa, voglio smetterla di averlo nella mente, smetterla di preoccuparmi per lui, ma non ci riesco, non riesco a liberarmi di lui, di tutto ciò che mi fa provare. << Ti senti bene? >> mi chiede poi Lodo << Sei strana da quando sei tornata questa mattina >>, << Sto bene Lodo, ho solo un sacco di cose per la testa >> spiego io in grandi linee senza scendere nei particolari, << Sei sicura? >> insiste lei, << Sicura Lodo >> borbotto. Finite le lezioni mi fiondo nell'alloggio di Jorge, voglio sapere cosa ci fa qui. Busso alla porta, pochi secondi dopo è davanti a me e l'effetto che mi provoca non so nemmeno spiegarlo. Tutto si ravviva, tutti prende vita. << Perché sei qui? Non dovevi riposarti finché non torna Diego? >> gli dico io un po' arrabbiata, non mi va che vada in giro, è pericoloso. << Non mi andava di stare nel mio appartamento >> dice con un filo di voce, percepisco che per lui è difficile quanto per me. In un secondo mi afferra la mano e mi trascina dentro la sua stanza, la porta sbatte quando lui la chiude e inizia a baciarmi, a stringermi. Mi lascio trasportare da lui, dai suoi baci e dalle sue amozioni, poi ritorno con i piedi per terra e lo spingo via. Il distacco tra di noi mi fa tremare. << Jorge non possiamo >> dico senza fiato, << Non posso farcela, io voglio te >> esclama lui lasciandomi di stucco. Anche io voglio lui, ma è tutto così difficile e complicato, mi fa paura, sto andando incontro alla distruzione mediatica se qualcuno dovesse scoprirlo, e mi fa male non poterlo avere, mi fa male dentro, se non smettiamo subito finirà che davvero uno dei due si farà del male. << Non renderlo ancora più difficile di quanto è >> dico, lui punta i suoi occhi su di me e il mondo si ferma. Si avvicina piano, lo sento respirare il mio profumo come se volesse imprimerselo nella mente per ricordarlo e io faccio lo stesso. Le sue mani mi toccano il viso, spostandomi qualche ciocca ribelle. Appoggia la sua fronte sulle mia mentre io lo lascio fare, ne ho bisogno per stare meglio. Capisco che sta provando le stesse cose che provo io, non vuole lasciarmi come io non voglio lasciarlo, ma è così che deve andare e ci distrugge entrambi. Non avrei mai pensato di potermi sentire così. Mi bacia la fronte con una delicatezza e una passione struggente, faccio fatica a trattenermi dalle lacrime, ma faccio di tutto per non mettermi a piangere. Sento il suo respiro spezzato, poi tutto svanisce quando indietreggia. << Vai Martina >> dice lui non guardandomi in faccia << Devi andare via, altrimenti... non posso andare avanti >>. Le sue parole mi toccano il cuore, mi volto lentamente e me ne vado senza girarmi indietro. E' come se mi avessero appena portato via la cosa più bella della mia vita, faccio fatica anche a camminare per raggiungere la mia stanza, con lo sguardo assente e la mente che vaga tra i ricordi ormai incisi dentro di me. Mi lascio travolgere per l'ultima volta da quelle sensazioni, da quelle emozioni intense che è riuscito a farmi provare prima di lasciarle andare per sempre. Appena entro nella mia stanza, mi lascio andare contro la porta e scivolo a terra, sotto gl'occhi di Lodo e Alba, << Martina >> sento l'ansia nella voce di Lodo e poi entrambe corrono verso di me. I miei occhi si riempiono di lacrime e inizio a piangere come non avevo mai fatto prima, piango per sfogare tutta la rabbia, la frustrazione che mi avvolge, per lasciarmi andare. Non volevo farlo è stato più forte di me, ho bisogno di buttare fuori tutto altrimenti sarei esplosa prima o poi. E' stato peggio di dire addio ad una persona, sto abbandonando le mie sensazioni per non sentirmi più così, per non sentirmi più male, perché ho bisogno di lui ma non posso averlo, perché lo desidero ma non può essere mio e questo mi distrugge, fa in mille pezzi la mia anima.

Royal Love - Una favola reale ( Jortini )Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt