Capitolo 15 - Idiota

601 25 13
                                    

Martina

Esco dall'aula ancora con l'agitazione addosso, l'esame deve essere andato alla grande, non l'ho trovato difficile come pensavo. Alba appena esce dalla classe si rilassa visibilmente, non ha più l'espressione di una che stava per andare in guerra. << Credo che potrei svenire >> brontola Lodo quando ci raggiunge << Non sono mai stata così tesa in vita mia >>, << Tu sei sempre tesa >> le faccio notare io. Ed è vero, Lodo non sa cosa sia la calma, l'agitazione fa parte di lei, è una costante nella sua vita. Robert esce dall'aula e non mi degna nemmeno di uno sguardo, questa mattina non mi ha nemmeno salutato, non pensavo di averlo ferito così tanto ma a quanto pare se l'è presa parecchio. << Robert >> lo chiamo tentando un approccio ma lui tira dritto, senza voltarsi nemmeno. Ci rimango un po' male, davvero non mi calcola più solo perché non voglio uscire in quel senso con lui? Non riesco proprio a capire. << Lascialo perdere, deve sbollire il due di picche evidentemente >> mi dice Lodo vedendomi un po' rattristata da questa situazione. Non volevo che lui si sentisse così, non volevo ferirlo né fargli del male. << C'è qualcosa che non mi convince, non mi sembra il tipo che non parla più con una persona solo per una cosa del genere >> spiego io, << Non è mai detto con i maschi, ti fanno credere una cosa e poi in realtà sono tutt'altro >> fa spallucce Alba tentando di rassicurarmi in un modo tutto suo, e di certo non mi aiuta. Non voglio pensare che lui mi cercasse solo perché voleva provarci con me e che non gli importi niente ora che non ho assecondato i suoi sentimenti, è una cosa che non mi fa sentire bene. E mi dispiace se io non provo lo stesso, sinceramente non ho nemmeno il tempo di pensare a queste cose. Ritorno nella mia stanza dove mi rilasso dopo gli ultimi giorni passati sopra i libri. << Non ci credo che sia tutto finito, finalmente un po' di pace >> borbotta Lodo lasciandosi andare sul suo letto, << Non è tutto finito, abbiamo ancora una marea di esami da fare prima di arrivare alla fine dell'anno >> commenta Alba demoralizzandoci ancora di più. << Era solo per dire, dacci la soddisfazione di sentirci sollevate >> la rimprovera la bruna, << Anche io sono sollevata, ma non è ancora finita >>, guardo male Alba e lei alza le mani come per arrendersi, << Ok non parlo più >> fa spallucce poi, << Meglio >> brontola Lodo. Mi addormento sul mio comodo letto. Ho davvero bisogno di una bella dormita, ma qualcosa mi agita nel sonno. << Perché non mi parli? >> chiedo, << Perché mi hai respinto, mi hai fatto credere di essere interessata a me e invece... >> si volta Robert a guardarmi, << Non è assolutamente vero >> ribatto io, lui si avvicina pericolosamente << Allora perché non mi baci? >> chiede con un tono basso, continua ad avvicinarsi finché non è troppo vicino e lo spingo via, << Non voglio >> urlo. Mi alzo di scatto dal letto. Alba che sta leggendo una rivista mi guarda confusa, << Ti senti bene? >> chiede lei, in parte a me Lodo dorme come un ghiro. << Per quanto ho dormito? >> le chiedo, << Saranno passate tre ore >> risponde la riccia guardandomi confusa, << Sei sicura di sentirti bene? >> domanda ancora, << Si ho solo bisogno di una boccata d'aria e di un caffè >> brontolo alzandomi dal letto. Mi sistemo un po' per rendermi presentabile, << Tu vuoi qualcosa? >> guardo Alba prima di uscire, << No grazie Tini >> sorride ritornando a leggere il suo giornale. Arrivo alla caffetteria ancora stordita dalla dormita e dal sogno che ho fatto. Mi turba parecchio questo comportamento di Robert, voglio sapere perché se l'è presa così tanto con me, quando l'ho lasciato l'altra sera non mi sembrava così arrabbiato, anzi. Esco con il mio caffè in mano e respiro l'aria fresca, questo vento leggero mi fa rilassare in qualche modo. Vedo Robert in lontananza e lo raggiungo. << Ciao >> gli dico e lui si volta a guardarmi senza dire una parola. << Perché mi ignori? >> chiedo io, fa una risatina che non mi piace per niente, come se volesse prendermi in giro. << Si può sapere che ti ho fatto? >> gli chiedo nervosa. Lui scuote il capo e comincia a camminare, ma io non demordo e lo seguo per i corridoi. << Fermati >> gli urlo dietro, << No >> ribatte lui, << Ti prego Robert parlami... dimmi cosa ti ho fatto! >> lo imploro quasi. Lui si volta di scatto all'improvviso e quasi mi schianto contro di lui, mi fermo quando sono a pochi centimetri dal suo corpo e alzo il viso per guardarlo. E' arrabbiato, lo noto dai suoi occhi chiari, così chiari da poterci vedere attraverso. << Capisco se non vuoi baciarmi, ma almeno dimmi la verità >> esclama lui mettendosi le mani sui fianchi con fare altezzoso, << In che senso? >> domando confusa, << Non prendermi in giro Martina >> mi rimprovera, ma io non riesco a capire, cosa gli prende a questo ragazzo? << Puoi spiegarmi, perché in questo momento sono davvero confusa Robert, non so di cosa tu stia parlando >> chiedo gentilmente sperando di placare un po' la sua rabbia e farlo parlare. << Mi hai detto che non volevi storie, che non era perché non ti interessavo ma perché avevi altro nella testa al momento e non sicuramente una relazione >> inizia a parlare lui. << Già proprio così >> dico io e fin qui mi sembra tutto chiaro, << E allora perché stai con il principe? >>. Io rimango di pietra, mi viene da ridere ma non riesco a fare nulla, ma come gli salta in mente questa cosa. << Certo come posso competere con il principe d'Inghilterra? Lui è bello, intelligente, ha una vita affascinante ed è anche ricco >> sputa fuori la sua frustrazione su di me, << Sei ridicolo >> gli dico io guardandolo, questa volta quella arrabbiata sono io, << Davvero credi che io guardi queste cose... mi pare poi di averti detto che non voglio stare con nessuno o sbaglio? >> sono scocciata da questo stupido comportamento, << Non sperare che io ci creda, è ovvio che hai scelto lui >> mi rinfaccia, << Io non ho scelto nessuno >> urlo quasi, la mia voce rimbomba tra i corridoio, << Non mi pare, non sarebbe venuto da me altrimenti >>. A quelle parole mi fermo, cosa diavolo sta dicendo? Non capisco. << Venuto da te? >> chiedo, << Si, mi ha specificatamente detto di stari alla larga >>. Questa volta scoppio a ridere davvero, ma sono tutti impazziti per caso? Mi sono persa qualcosa? E perché Jorge si intromette nella mia vita? << Non è come credi, davvero io non ne sapevo nulla >> guardo Robert ancora incredula, << Si, va bene Martina >> si volta e se ne va senza aggiungere altro, lo guardo allontanarsi. Qualcosa dentro di me scatta, sono arrabbiata. Senza nemmeno pensarci mi fiondo verso l'alloggio di Jorge dove busso fortemente alla porta, << Arrivo >> sento la sua voce e poco dopo mi trovo difronte il suo viso. Indossa solo i pantaloni della tuta, mi rendo conto solo ora del suo fisico asciutto e atletico, con i muscoli al punto giusto. Poi ritorno a guardarlo negl'occhi e lui è stranito dalla mia presenza. Entro senza nemmeno essere stata invitata, lui confuso mi guarda. << Sei per caso un idiota? >> gli chiedo senza essere troppo delicata, << Idiota? >> domanda lui. Mi avvicino a lui e gli punto un dito contro << Chi ti ha dato il diritto di andare da Robert a dirgli di stare lontano da me? E come diavolo fai a sapere cosa è successo? >> dico leggermente alterata. Lui cambia espressione come se lo avessi colpito dritto in pieno nello stomaco, << Me l'ha detto Alba, non intendeva veramente dirmelo, gli è sfuggito >> mi spiega lui, << E perché mai sei andato da lui a dirgli quelle cose? >>. Lui fa un sospiro, << Non lo so >> ammette ma poi ci pensa su << Volevo solo aiutarti >>, << Aiutarmi >> ancora una volta mi viene da ridere << E sentiamo aiutarmi esattamente per cosa? >>. Lui mi fissa con quei suoi occhi verdi, quei occhi che alcune volte mi fanno perdere il fiato, non dice nulla per qualche secondo che sembra un eternità. << Vi siete baciati? >> chiede poi, io rimango basita da questa domanda, << Cosa ti importa? >> lo guardo confusa, << Vi siete baciati sì o no? >> insiste lui, << No! >> gli urlo contro << Ma non sono affari tuoi Jorge >> gli faccio notare. << Perché non l'hai ricambiato? >> si impiccia ancora lui, << Ok cos'è un interrogatorio? >>, continua a fissarmi mentre respira lentamente, << Non so perché non l'ho ricambiato >> rispondo io alla fine, << Perché? >> chiede ancora una volta e io mi innervosisco, << Perché non mi interessa, non voglio una storia e lui non mi piace, non in quel senso perché mai avrei dovuto ricambiarlo, l'ho allontanato prima che mi baciasse e tutto si è sistemato dopo, finché non sei arrivato tu a fare il paladino della giustizia >>. Lui sembra rilassarsi dalla mia risposta, ma ancora non mi è chiaro questo suo atteggiamento idiota. Non so per quanto rimane lì a guardarmi, la schiena dritta, la testa alta, il suo corpo che sembra scolpito nella pietra e i suoi occhi, nei suoi occhi vedo che sta pensando a qualcosa, ma non riesco a capire cosa. << Jorge non farlo mai più, non capisco perché ti devi intromettere nella mia vita... >> lo rimprovero io sperando di avergli fatto capire che ha sbagliato. << Te l'ho detto per proteggerti, pensavo che... >> inizia a dire ma si blocca, << Pensavi a cosa Jorge... non pensavi affatto, so cavarmela e Robert non è un mostro, è un bravo ragazzo, ma tu ti sei intromesso in cose che non ti riguardano. Che ti importa? >> dico io, lui mi guarda ma non mi risponde, rimane lì a guardarmi. << Quindi l'hai scansato >> dice come se ci stesse ancora pensando su, << Oddio non ti capisco, perché ti interessa così tanto? >> appena finisco di pronunciare quelle parole due mani mi avvolgono il viso e due labbra, morbide si scontrano con le mie. Il mio corpo si incendia in un secondo, non me ne rendo nemmeno conto ho la mente vuota, non riesco a pensare, che cazzo sta succedendo?

Royal Love - Una favola reale ( Jortini )Where stories live. Discover now